Scatto Juventus dopo “storica” sentenza sulla Superlega

Scatto Juventus dopo “storica” sentenza sulla Superlega

Il titolo della società bianconera guadagna dopo che la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che le norme di FIFA e UEFA sono contrarie al diritto UE e alla concorrenza, aprendo di fatto nuovi scenari nel mondo del calcio.

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Corre il titolo Juventus

Mattina storica per il calcio europeo e molti si sono affrettati ad affermare che d’ora in poi nulla sarà come prima dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (CURIA) sul tema Superlega, ovvero il progetto di campionato privato alternativo alla Champions League, mettendo in discussione il monopolio di FiFA e UEFA.

Di certo Piazza Affari è stata subito pronta a cavalcare l’onda scommettendo sul titolo Juventus, arrivato a guadagnare anche il 7% nei minuti successivi all’arrivo della sentenza, con un massimo di 0,272 euro, recuperando così i livelli di inizio ottobre 2023.

La sentenza

Questa mattina la Corte ha stabilito che gli organismi calcistici FIFA e UEFA stanno abusando della loro posizione dominante vietando ai club di competere in una ‘Superlega’ europea.

Le norme FIFA e UEFA sull'approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, sono “contrarie al diritto dell'UE”, oltre a essere “contrarie al diritto della concorrenza” e alla “libera prestazione dei servizi”.

Poi aggiunge: “non esiste un quadro normativo della FIFA e della UEFA che ne garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminatorietà e la proporzionalità”.

Il pronunciamento così duro, che fa a pezzi i cardini del sistema attuale, è così spiegato dalla Corte: “L’organizzazione di competizioni di calcio per club e lo sfruttamento dei diritti media sono, evidentemente, attività economiche” e quindi “devono pertanto rispettare le regole della concorrenza e il rispetto delle libertà del movimento”.

Un giorno storico per il calcio

Con questa sentenza si apre alla possibilità di creare qualsiasi competizione internazionale da parte da parte di qualsiasi soggetto, rendendo legittima la Superlega, così come qualsiasi altro soggetto potrebbe contattare squadre di calcio per organizzare una lega parallela a UEFA o FIFA senza che queste entità possano incorrere in sanzioni per i club che deciderebbero di farne parte.

Una sentenza che rischia di avere la portata della sentenza Bosman, che nel dicembre del 1995 rivoluzionò per sempre il calciomercato, permettendo ai giocatori a fine contratto di spostarsi liberamente in un altro club.

La reazione

Arrivata in pochi minuti la reazione di A22 Sports management, la società che detiene i diritti del progetto Superlega: “Abbiamo ottenuto il Diritto di Competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro”.

La società ha poi lanciato delle nuove proposte come “la visione gratuita di tutte le partite della Super League”, dando poi appuntamento alle 12 di oggi quando lancerà in diretta streaming “un progetto di competizioni maschili e femminili a partecipazione basata sul merito sportivo con promozioni/retrocessioni e senza membri permanenti. I tifosi potranno vedere le partite in diretta gratuitamente sulla nuova piattaforma di streaming digitale all'avanguardia”

“Abbiamo ottenuto il diritto a competere. Il monopolio UEFA è finito, il calcio è libero. Adesso i club non riceveranno più minacce e sanzioni. Sono tutti liberi di decidere il proprio futuro”, dichiarava il CEO della Superlega, Bernd Reichart.

La posizione della Juve

Nel corso dell’assemblea degli azionisti svoltasi a novembre, il tema Superlega era stato oggetto di molte domande dei soci rivolte al management.

Rispondendo, il presidente Gianluigi Ferrero ha ricordato che la società è “uscita dal progetto che era un contratto fra un certo numero di squadre. L’80% delle squadre è uscito subito e la Juventus ha fatto quello che hanno fatto le altre 9 squadre e ha mandato richiesta di recedere da quel contratto”, ha aggiunto il manager non ipotecando ulteriormente il futuro.

La Juventus, “come qualunque altro attore prenderà atto della decisione della Corte europea e dopo un attento esame della sentenza vedremo e valuteremo quali saranno gli effetti”, ha concluso Ferrero.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: JUVE
Isin: IT0000336518
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