Scatto Prysmian su possibile piano USA per il rilancio dell’AI

Oggi Trump potrebbe annunciare un investimento importante nell’intelligenza artificiale e la società italiana produttrice di cavi per energia potrebbe beneficiarne in quanto fortemente esposta negli Stati Uniti.
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Titolo Prysmian in evidenza
Azioni Prysmian in luce a Piazza Affari dopo le indiscrezioni circa un aumento degli investimenti statunitensi nell’intelligenza artificiale.
Il titolo della multinazionale italiana specializzata nella produzione di cavi per energia e telecomunicazioni guadagna oltre il 2% dopo due ore di contrattazioni alla Borsa di Milano (FTSE MIB piatto), toccando quota 62,24 euro, ai massimi da fine febbraio 2025.
La quotazione della società si avvicina così a cancellare le perdite subìte in questo 2025, al momento limitate all’1% considerando i 63,03 euro di inizio gennaio.
L’annuncio di Trump
Indiscrezioni pubblicate da Bloomberg parlano della possibilità che oggi Donald Trump potrebbe annunciare un investimento da 70 miliardi di dollari nell'AI, puntando così a far compiere agli USA un nuovo passo in avanti per assicurare la leadership del Paese in questa tecnologia.
Trump dovrebbe rendere pubblici i dettagli di questo piano nel corso di un evento che si svolgerà fuori Pittsburgh, e, secondo le fonti anonime del media, gli investimenti di diverse aziende includeranno nuovi data center, l'espansione della produzione di energia e l'ammodernamento delle infrastrutture di rete, oltre a programmi di formazione e apprendistato sull'AI.
Il tycoon dovrebbe essere affiancato dal senatore repubblicano David McCormick, che ospiterà il vertice inaugurale sull'energia e l'innovazione in Pennsylvania presso la Carnegie Mellon University. Prevista la partecipazione di leader del settore dell'intelligenza artificiale e dell'energia, tra cui Larry Fink di BlackRock, Alex Karp di Palantir, Dario Amodei di Anthropic, Darren Woods di Exxon Mobil e Mike Wirth di Chevron.
Le indiscrezioni parlando anche della presenza di Jon Gray di Blackstone, atteso annunciare un progetto da 25 miliardi di dollari per lo sviluppo di data center e infrastrutture energetiche e una joint venture per aumentare la produzione di energia, che dovrebbe creare 6.000 posti di lavoro all'anno nel settore edile e 3.000 posti di lavoro a tempo indeterminato.
L’esposizione negli USA
Se l’intelligenza artificiale richiede grandi quantità di energia elettrica, e quindi un aumento della sua produzione, questo potrebbe innescare richieste di infrastrutture, settore nel quale opera la stessa Prysmian, esposta Oltreoceano.
Gli USA rappresentano il primo mercato per Prysmian sia come quota di ricavi che come rilevanza strategica dopo l’acquisizione di Encore Wire, leader dei cavi a bassa tensione per edifici e infrastrutture.
L’acquisizione ha drasticamente aumentato l’esposizione nordamericana, rendendo il gruppo uno dei principali player locali anche nel segmento elettrificazione.
Oltre a Encore Wire, nel 2025 Prysmian ha annunciato l’acquisizione di Channell Commercial Corporation, rafforzando ulteriormente la propria esposizione negli Stati Uniti, in particolare nel settore Digital Solutions e tecnologie per data center e telecomunicazioni
Nelle sue analisi più recenti, JP Morgan sottolinea la “fortissima esposizione” di Prysmian al mercato statunitense dopo le ultime acquisizioni. Pur non citando una percentuale esatta di ricavi, nelle analisi sulla redditività statunitense e sulle sinergie, JP Morgan indica chiaramente che la porzione americana ha superato la soglia del 40% sul totale del gruppo e rappresenta il driver principale delle prospettive di crescita future.
Anche Barclays riconosce l’importanza strategica degli USA, stimando un’ulteriore salita del peso nordamericano nei ricavi e nella marginalità consolidata. Le note recenti descrivono Prysmian come “ben posizionata per beneficiare della crescita del mercato statunitense”, in virtù di una quota di ricavi stabilmente superiore al 40%.
La strategia USA
Gli annunci di ogni rappresenterebbero l'ultimo passo di Trump verso il rispetto della sua promessa di garantire la leadership degli Stati Uniti nell'AI. Dall'inizio del suo secondo mandato, il presidente ha adottato un approccio ad ampio raggio che include l'attrazione di investimenti dal settore privato, l'allentamento delle normative e l'accelerazione delle procedure di autorizzazione per i nuovi progetti.
All'inizio di quest'anno, Trump ha annunciato un investimento di 100 miliardi di dollari in data center di AI da parte di SoftBank, OpenAI e Oracle. L'amministrazione ha anche revocato le restrizioni sui chip di AI dell'era Biden nell'ambito di un più ampio sforzo per promuovere l'innovazione americana e facilitare l'accesso degli alleati statunitensi a tecnologie avanzate.
Le mosse dell'amministrazione mirano a mantenere gli Stati Uniti in vantaggio sulla Cina nella corsa al vantaggio nell'intelligenza artificiale. La Cina ha investito in modo significativo in questa tecnologia emergente e la startup cinese DeepSeek ha scosso gli investitori di Wall Street a gennaio con il suo rivoluzionario modello R1, che suggeriva che l'intelligenza artificiale potesse essere sviluppata a costi molto inferiori.
Trump e altri dirigenti dell'amministrazione hanno anche sottolineato l'importanza di soddisfare un'altra priorità del settore tecnologico: garantire che gli Stati Uniti abbiano energia sufficiente per gestire i data center di intelligenza artificiale ad alto consumo energetico. A loro avviso, un'adeguata fornitura di elettricità è strettamente legata alla sicurezza nazionale, essenziale per mantenere gli USA in vantaggio sui concorrenti globali nella corsa al dominio dell'intelligenza artificiale.
Entro il 2035, si prevede che i data center rappresenteranno l'8,6% dell'intera domanda di elettricità degli Stati Uniti, più del doppio della loro quota attuale del 3,5%, secondo i dati di Bloomberg.
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