Scatto Saipem dopo i nuovi contratti
La società italiana ha ottenuto due nuove commesse, una in Africa e una in Italia in collaborazione con Rosetti Marino, confermando così il forte slancio degli ordinativi nel segmento Offshore, secondo l’opinione di alcuni analisti.
Luci su Saipem
Saipem si prende la scena a Piazza Affari dopo i due contratti dal valore complessivo di 850 euro annunciati questa mattina prima dell’apertura di mercato.
Le azioni SPMI partono subito con un guadagno superiore al 2% e toccando un massimo di 1,51 euro, mentre da inizio anno la performance del titolo vede una crescita del 27%.
“Ottime notizie che confermano il forte slancio degli ordinativi nel segmento Offshore” per Saipem, sottolineano gli analisti di WebSim Intermonte.
Grazie ai due nuovi contratti, “l'acquisizione ordini dall'inizio dell'anno dovrebbe aver raggiunto circa 10,9 miliardi di euro, di cui 4,2 miliardi nel terzo trimestre 2023 ad oggi, dopo 4 miliardi contabilizzati nel secondo trimestre 2023 e 2,7 miliardi nel primo trimestre”, calcolano dalla sim, rafforzando la view positiva sulle azioni della società con giudizio ‘interessante’ e un target price a 2 euro per un titolo presente nel loro portafoglio ‘long Piazza Affari’ raccomandato.
Il contratto in Costa D’Avorio
Il primo contratto, del tipo ‘Subsea Umbilicals, Risers and Flowlines’, è stato assegnato da Eni Cote d'Ivoire e il suo partner Petroci per lo sviluppo del progetto Baleine Phase 2, relativo all'omonimo giacimento di olio e gas situato nell'offshore della Costa d'Avorio, a 1.200 metri di profondità.
Il lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di circa 20 km di linee rigide, 10 km di riser e jumper flessibili e 15 km di ombelicali collegati a un'unità galleggiante dedicata, con i lavori di installazione che saranno eseguiti con navi da costruzione offshore di Saipem e si svolgeranno nel 2024.
Con questa nuova aggiudicazione, Saipem apporta “un ulteriore contributo strategico alla storia del campo di Baleine e consolida la propria presenza in Costa d'Avorio”, spiega la società nel comunicato, ricordando di aver “contribuito alle attività di perforazione di Baleine Phase 1 con l'impiego dei mezzi Saipem 10000 e Saipem 12000, e ha poi eseguito in modalità ‘fast-track’ due contratti per la fase 1 del progetto”.
I lavori in Italia
Il secondo è stato assegnato a Saipem tramite un raggruppamento temporaneo di imprese con Rosetti Marino e Micoperi, da Snam Rete Gas per la realizzazione degli impianti per la nuova nave di stoccaggio e rigassificazione che sarà situata nel Mare Adriatico al largo di Ravenna.
Nel progetto sono compresi l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di una nuova struttura offshore, connessa a quella esistente, per l'attracco e l'ormeggio della nave Fsru, da collegare alla terraferma tramite una condotta offshore da 26" lunga 8,5 km, più 2,6 km a terra e un cavo parallelo in fibra ottica.
Il passaggio a terra utilizzerà un sistema di microtunneling per ridurre al minimo l'impatto ambientale e le operazioni offshore saranno eseguite dalla nave posatubi Saipem Castoro 10.
La nuova Fsru consentirà di aumentare la capacità di importazione di Gnl in Italia, “incrementando così la sicurezza energetica del Paese grazie alla diversificazione delle fonti di gas”, sottolineano da Saipem.
A Piazza Affari, intanto, anche il titolo Rosetti Marino viene sostenuto dalla notizia del contratto ottenuto e guadagna il 2% subito in apertura di seduta, scambiato a 40 euro per azione.
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