Scatto Stellantis dopo trimestrale di Ford


Il comparto europeo dell’auto scambia in verde questa mattina guidato dal ritorno all’utile del gigante di Detroit arrivato nel 2023 e dalle previsioni ottimistiche per l’anno in corso.


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Stellantis in scia al settore auto

Settore automobilistico europeo di corsa nella mattinata di oggi dopo la convincente trimestrale di Ford Motor, in crescita del 5% nel pre-market USA e pronta ad una seduta positiva a Wall Street.

Se l’Euro Stoxx 600 Auto risulta tra i migliori gli indici settoriali, Stellantis si illumina e guadagna il 2,5%, la migliore in Europa, seguita da Renault (+2,5%), BMW (+2,3%), Ferrari (+2%), Porche (+1,70%), Mercedes (+1,70%), Volkswagen (+1,70%) e Daimler (+1,60%). Stellantis supera quota 22 euro e porta al +45% la sua performance negli ultimi 12 mesi.

La trimestrale di Ford

Il colosso di Detroit ha chiuso il quarto trimestre con una perdita netta (526 milioni, -0,13 dollari per azione), ma nell’intero anno è tornato in attivo con un utile di 4,3 miliardi di dollari, quando nel 2022 aveva subito una perdita di 2 miliardi.

Escludendo le voci straordinarie, l'utile adjusted è stato di 0,29 dollari per azione, più del doppio rispetto agli 0,14 dollari attesi dagli analisti, mentre i ricavi si sono attestati a 46 miliardi, in rialzo del 4% circa rispetto ai 44 miliardi del quarto trimestre 2022 (in rialzo da 158,1 a 176,2 miliardi quelli dell'intero anno), con il giro d'affari legato all'automotive a 43,2 miliardi, anche in questo caso meglio dei 40,12 miliardi previsti dal consensus. Annunciata anche una cedola straordinaria da 0,18 dollari, in aggiunta al dividendo ordinario di 0,15 dollari.

Per il 2024 l’outlook risulta superiore alle attese, con un Ebit adjusted tra 10 e 12 miliardi di dollari, un free cash flow adjusted tra 6 e 7 miliardi e spese in conto capitale tra 8 e 9,5 miliardi, dopo un 2023 “solido”, secondo il Ceo Jim Farley, il quale ha precisato che la società non è “ancora vicini al suo potenziale”.

“Dopo General Motors, anche Ford ha detto di prevedere una modesta crescita dei volumi negli Stati Uniti nel corso dell'anno”, sottolineano gli analisti di Banca Akros, ritenendo le notizie odierne positive per la casa automobilistica: “sembra che i margini possano reggere relativamente bene nel 2024”.

Renault corre da sola

Da Parigi, intanto, fonti del ministero delle Finanze hanno rivelato all’agenzia Reuters che il governo di Macron continua a sostenere la strategia di Renault di rimanere una casa automobilistica indipendente, dopo che domenica Il Messaggero ipotizzava una fusione con Stellantis. L’esecutivo francese è primo azionista di Renault e ha una partecipazione in Stellantis.

Il governo ha sostenuto fin dall'inizio la strategia dell'amministratore delegato di Renault Luca de Meo di creare Ampere, una nuova divisione elettrica e di software con sede in Francia, accanto alle attività tradizionali nel settore dei motori a combustione interna e degli ibridi, ma la decisione del gruppo della scorsa settimana di rinunciare all'Ipo di Ampere ha riacceso le voci di fusione con Stellantis, già emerse dopo l'uscita del gruppo dalla Russia nel 2022, che allora era il suo secondo mercato più grande dopo la Francia.

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