Scendono i tassi, salgono i dubbi sulla bolla IA

Nel corso della notte il sentiment è cambiato per effetto delle ultime sull’intelligenza artificiale arrivate da uno dei soggetti che più sta impegnando risorse sul tema, Oracle.
La società dei database del cloud ha riportato nel trimestre appena passato ricavi totali pari a 16,1 miliardi di dollari, leggermente al di sotto delle stime dei consensus. La voce cruciale, quella relativa alle obbligazioni di prestazione rimanenti, ovvero il valore dei contratti futuri che devono ancora essere riconosciuti come ricavi (RPO) è meglio delle attese, ma per convertire gli impegni in ricavi servono molti soldi.
La Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse per la terza volta nel corso del 2025. A favore di un taglio hanno votato in nove, mentre tre per la prima volta dal 2019 hanno votato contro, se si guarda al sondaggio interno che si tiene una volta l’anno, i dissenzienti sono ancora di più.
Secondo le nuove previsioni della Fed l'inflazione è attesa restare saldamente sopra il 2% per i prossimi anni. La crescita è però prevista accelerare.
Con 312 sì e 112 no, la Camera Usa ha approvato il National Defense Authorization Act (Ndaa), un maxi disegno di legge sulla politica di difesa, autorizzando una spesa militare annuale record di 901 miliardi di dollari.
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Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, il future del Dax di Francoforte perde lo 0,3%. Scende di più, di circa l’1% il future del Nasdaq. Ieri invece, per effetto delle decisione della Federal Reserve di andare avanti con il taglio tassi e di riavviare il riacquisto di bond governativi a breve scadenza, l’indice dei tech di Wall Street aveva chiuso in rialzo dello 0,3%.
Nel corso della notte il sentiment è cambiato per effetto delle ultime sull’intelligenza artificiale arrivate da uno dei soggetti che più sta impegnando risorse sul tema.
ORACLE
Nei dati del secondo trimestre dell’esercizio fiscale ci sono parecchie luci e anche qualche ombra: il mercato ha primeggiato gli aspetti meno positivi, visto che il titolo è precipitato nel dopo borsa: -11%.
La voce cruciale, quella relativa alle obbligazioni di prestazione rimanenti, ovvero il valore dei contratti futuri che devono ancora essere riconosciuti come ricavi (RPO) è 523 miliardi di dollari: le stime del consenso degli analisti di FactSet erano 502 miliardi, +438% rispetto all'anno precedente. A contribuire alla crescita sono stati nuovi contratti da Meta Platforms e Nvidia, ha dichiarato Oracle in una nota, indicando che l'azienda sta diversificando il proprio portafoglio lontano dal suo principale cliente OpenAI.
Per trasformare l’RPO in entrate, bisogna però spendere miliardi di dollari nei prossimi anni per costruire infrastruttur. Il CFO Doug Kehring ha dichiarato durante la chiamata con gli analisti che Oracle ha accesso a varie opzioni di finanziamento del debito, pubbliche e private, così che sarà possibile "prendere in prestito sostanzialmente meno di quanto la maggior parte delle persone stia modellando.”, si legge in un resoconto sul tema scritto da Market Watch di Dow Jones.
I clienti possono anche portare i propri chip, riducendo l'importo delle spese in conto capitale e comunque, Oracle è "impegnata a mantenere il nostro rating di debito di investimento. Le rassicurazioni sulla volontà di non scendere nella classifica del rating non sono bastate perché Oracle ha riportato ricavi totali pari a 16,1 miliardi di dollari, leggermente al di sotto delle stime dei consensus. Le entrate totali del cloud sono aumentate del 33% in valuta costante, raggiungendo 8 miliardi di dollari.
FEDERAL RESERVE
La banca centrale degli Stati Uniti ha tagliato i tassi di interesse per la terza volta nel corso del 2025: il costo del denaro scende di un quarto di punto in una forchetta fra il 3,50% e il 3,75%, ai minimi degli ultimi tre anni. Per il 2026 la banca centrale stima solo una riduzione dei tassi di 25 punti base, in deciso rallentamento rispetto agli ultimi anni. Da quando ha avviato il suo ciclo di tagli nel settembre 2024, la Fed ha ridotto il costo denaro sei volte (la prima è stato un maxi taglio da mezzo punti, tutte le successive da 25 punti base).
La decisione ha spaccato la Fed. A favore di un taglio hanno votato in nove, mentre tre per la prima volta dal 2019 hanno votato contro. Due infatti avrebbero preferito lo status quo, mentre uno (Stephen Miran nominato da Donald Trump) voleva una riduzione più pesante di 50 punti base. Le colombe del Fomc, preoccupate dall’indebolimento del mercato del lavoro, l'hanno alla fine spuntata sui falchi che puntavano quantomeno allo status quo vista la corsa dei prezzi. Secondo le nuove previsioni della Fed l'inflazione è attesa restare saldamente sopra il 2% per i prossimi anni. La crescita è però prevista accelerare il prossimo anno al 2,3%, in rialzo rispetto all'1,8% stimato in settembre.
GUERRA
Con 312 sì e 112 no, la Camera Usa ha approvato il National Defense Authorization Act (Ndaa), un maxi disegno di legge sulla politica di difesa, autorizzando una spesa militare annuale record di 901 miliardi di dollari. Ora tocca al Senato, che dovrebbe approvarlo la prossima settimana. I 901 miliardi di dollari destinati alla difesa sono 8 miliardi in più rispetto alla richiesta del presidente Donald Trump all'inizio di quest'anno. Il Ndaa prevede anche 400 milioni di dollari di assistenza militare all'Ucraina per ciascuno dei prossimi due anni e include altre misure a rafforzamento dell'impegno degli Stati Uniti per la difesa dell'Europa, riflettendo il forte sostegno della maggior parte dei legislatori a Kiev mentre combatte contro gli invasori russi.
UCRAINA
La risposta di Kiev al piano Usa, tanto attesa da Donald Trump e meditata per diversi giorni da Volodymyr Zelensky insieme ai leader europei, è arrivata nel pomeriggio americano. Gli Usa "non vogliono perdere il loro tempo" sull'Ucraina: ‘Zelensky deve essere realista', torna a mettere in chiaro Donald Trump che fa sapere di aver discusso "in termini piuttosto forti” nella telefonata con Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz. "Gli europei vogliono un incontro con noi e Zelensky nel fine settimana in Europa", fa sapere il presidente Usa. E mentre il leader ucraino annuncia di aver coinvolto il Parlamento sull'ipotesi del voto, Trump torna ad affondare, interrogandosi su "quando terranno le elezioni?". In Ucraina "c'è un enorme problema di corruzione", torna a insinuare.
Il Wall Street Journal riporta che è scontro tra Usa-Europa sulla ricostruzione dell'Ucraina e sulle riaperture alla Russia. L’Europa, che dal 2022 cerca di ridurre la propria dipendenza dal gas russo per indebolire le risorse del Cremlino e diminuire la propria vulnerabilità verso un rivale strategico, è riluttante a riprendere gli acquisti di energia da un Paese che considera la sua più grande minaccia alla sicurezza. I funzionari europei vogliono utilizzare gli stessi fondi russi congelati — detenuti nelle istituzioni europee — per concedere un prestito al governo ucraino, ormai a corto di liquidità, così che possa acquistare le armi necessarie per difendersi e continuare a operare mentre le casse si svuotano. I funzionari europei temono che l’approccio statunitense dia alla Russia la pausa necessaria per rilanciare la propria economia e rafforzarsi militarmente.
TASSI IMMOBILI IN EUROPA
Giovedì della prossima settimana ci sono le comunicazioni di politica monetaria della BCE. Nessuno o quasi si aspetta interventi, in quanto il Consiglio direttivo non ha perso l’occasione per mostrare quanto sia soddisfatto dell'attuale livello dei tassi. “In realtà, i funzionari della BCE dovranno iniziare a cercare un nuovo slogan, poiché “in una buona posizione” sta iniziando a sembrare ormai superato”, commenta Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco.
Non è ancora il momento di agire ma è ora di cominciare a far sapere qualcosa sulle prossime mosse, anche lontane. Van Vliet non si aspetta messaggi forti in arrivo da Francoforte, anche perchè l’inflazione sembra destinata a diminuire leggermente, senza comunque allontanarsi come in passato dall'obiettivo del 2%. “Anche la stabilizzazione dell'euro, dopo un periodo di rapido apprezzamento, contribuisce a rasserenare le prospettive di crescita”. Il mercato concorda e prezza un andamento stabile dei tassi ufficiali, andando oltre emerge solo una leggera tendenza al ribasso. Robeco si allinea a questa ipotesi: “Per ora, l'ostacolo all'aumento dei tassi è probabilmente ancora maggiore rispetto a quello alla loro riduzione”.
L’euro si è ieri apprezzato su dollaro, arrivando sui massimi da circa metà ottobre. In calo i tassi di rendimento delle obbligazioni. La decisione di riavviare il riacquisto di titoli breve e brevissima scadenza da parte della Federal Reserve ha irrigidito la curva dei tassi.
Petrolio poco mosso, in prossimità dei minimi di medio periodo. Brent poco sopra quota 62 dollari il barile. Non ha mosso più’ di tanto i prezzi la notizia del sequestro di una petroliera del Venezuela da parte degli Stati Uniti.
L'indice giapponese Nikkei ha chiuso in ribasso, con SoftBank Group che guida le perdite in scia al crollo di Oracle, dopo che il colosso tech statunitense ha mancato le previsioni di Wall Street.
TITOLI
Snam ha sottoscritto un accordo con Igneo Infrastructure Partners per acquisire la partecipazione del 48,2% detenuta da quest’ultima in Olt– Offshore LNG Toscana, che gestisce la FSRU Toscana al largo di Livorno. Il corrispettivo complessivo dell’acquisizione ammonta a circa 126 milioni di euro e porta la quota di Snam in Olt al 97,3%. Il closing è previsto entro la prima metà del 2026. Stellantis. Exane Bnp Paribas taglia la raccomandazione a Underperform da Neutral Ferrari. Exane Bnp Paribas alza la raccomandazione a Outperform da Neutral e taglia il target price a 399 euro da 414. Brunello Cucinelli prevede un incremento del fatturato a cambi costanti tra l'11% e il 12% nel 2025, "superiore rispetto alle attese di inizio anno", con una crescita a cambi correnti intorno al 10%. In particolare il quarto trimestre è visto in crescita a doppia cifra a cambi costanti. Leonardo. L'aeronautica militare del Bangladesh ha firmato una lettera di intenti con il gruppo italiano della difesa per l'acquisto dei caccia Eurofighter Typhoon nell'ambito di un processo di rinnovamento delle proprie linee esistenti.
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