Settore aereo pronto al decollo
La domanda nel trasporto aereo si sta riaccendendo quasi con la stessa rapidità con cui si è spenta.
A cura di Todd Saligman, Analista di investimenti azionari, Steve Watson, Gestore di portafogli azionari e Chris Thomsen Gestore del portafoglio azionario presso Capital Group
Dopo due anni di cieli "non trafficati", con la graduale uscita dalla pandemia gli aeroporti di tutto il mondo sono alle prese con orde di passeggeri che cercano di recuperare il tempo perduto. “Per le compagnie aeree, l'inversione di tendenza della domanda è stata rapida e impetuosa, superando anche le aspettative più ottimistiche”, spiega il team di analisti di Capital Group, che evidenzia una domanda che si è riaccesa quasi con la stessa rapidità con cui si è spenta. "Molte compagnie aeree statunitensi hanno riferito che marzo è stato il mese migliore di sempre in termini di prenotazioni e stiamo registrando risultati simili in Europa", afferma Todd Saligman.
I viaggi aerei negli Stati Uniti si stanno riprendendo dopo la brusca flessione dell'era pandemica
E con le vacanze estive in arrivo, il numero di viaggi aerei potrebbe addirittura superare i livelli pre-COVID in occidente. Tutto ciò nonostante i venti contrari che le compagnie aeree si trovano ad affrontare: gli esperti di Capital fanno riferimento all’aumento dei costi del carburante, alla carenza di piloti e alla diminuzione dei voli disponibili man mano che il settore ritorna a pieno regime. Situazione diversa in Oriente, dove i viaggi aerei rimangono attualmente indietro rispetto a Usa ed Europa.
"Non siamo ancora tornati ai livelli pre-COVID, ma è solo questione di tempo", afferma Saligman, dato che il settore turistico “è caratterizzato da una crescita a lungo termine in molti Paesi. Il margine di crescita è quindi ampio, soprattutto nei mercati emergenti come Cina e India, dove la classe media è in crescita e il trasporto aereo è ancora agli albori".
Volatilità e costi del carburante
Ma le azioni delle compagnie aeree continuano a essere volatili: quelle d’oltreoceano sono scese del 31% nel 2020 nel pieno delle restrizioni globali. Nel 2021 hanno perso un ulteriore 2%, nonostante la ripresa economica in molti altri settori. Il 2022 del turismo è altalenante con un rialzo di quasi il 10%, nonostante la flessione registrata dopo l'invasione dell'Ucraina. La guerra “ha contribuito all’aumento vertiginoso del prezzo del carburante per aerei, aumentato quest’anno del 110%”: rappresenta la seconda spesa più ingente per le compagnie aeree, dopo la manodopera.
Tuttavia, “le compagnie aeree sono state in grado di trasferire questi costi sotto forma di tariffe più elevate", spiega Saligman, secondo cui “questi titoli continueranno probabilmente a essere volatili, ma credo che i prossimi 6/12 mesi saranno molto proficui per le compagnie aeree, così come per le compagnie di crociera e altre società legate ai viaggi".
Voliamo assieme
Attenzione però ad aumenti eccessivi dei prezzi dell'energia, al conflitto Russia-Ucraina e a future severe restrizioni legate alla pandemia.
Nel lungo termine, le prospettive sono tuttavia favorevoli e secondo Steve Watson "gli investitori dovrebbero concentrarsi meno sui tempi e più su come saranno i flussi di cassa e gli utili nei mesi e negli anni a venire".
Poiché il settore aereo ha registrato una ripresa ritardata, in parte dovuta alla comparsa di Omicron a dicembre scorso, le compagnie aeree e le altre società del settore potranno prendere parte alla ricrescita che ha sollevato altri settori duramente colpiti dalla crisi del 2020.
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