Settore viaggi pronto al decollo

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Green pass e campagna vaccinale stanno dando uno stimolo al comparto con una forte ripresa delle prenotazioni. Interessante il certificate emesso da Vontobel con Isin DE000VQ7BGR8 e per sottostanti due leader del settore, Deutsche Lufthansa e Tui. Il cash collect stacca premi trimestrali con memoria del 4,02% (16,08% annuo) se nessuno dei sottostanti crolla del 40%.

La durata è breve, 24 mesi, l’ultima data di valutazione è fissata il 27 gennaio 2023 e ha la possibilità di rimborso anticipato dal sesto mese

Punti di forza: cedole elevate, durata limitata e due soli sottostanti per un settore che beneficia di aiuti pubblici e su cui gli analisti tornano a vedere roseo.


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Green pass e vaccini, la luce in fondo al tunnel della pandemia

Green pass e vaccini faranno decollare il settore viaggi. Aprile potrebbe essere ricordato come il mese della svolta, con tassi di occupazione degli hotel e delle altre strutture che ha toccato il 60% in Cina e il 50% in Nord America. L’Europa è, solo per ora, fanalino di coda con un 18%. Sono dati aggiornati a 20 giorni fa e, secondo gli analisti, anche qui da noi si stanno verificando le stesse dinamiche degli altri Paesi: boom di prenotazioni con l’accelerazione della campagna vaccinale e il calo dei contagi.

Ad aggiungere ottimismo è l’entrata in vigore, a metà del prossimo mese, del nuovo pass europeo che uniformerà le regole per l’ingresso nei diversi Paesi membri e dell’area Schengen. Il settore turistico promette di crescere rapidamente già dalla fine di maggio per proseguire a giugno e per tutta l’estate, grazie l’allentamento delle restrizioni.

A livello mondiale il dato di occupazione degli Hotel è al 46%. Basti pensare che nello stesso mese di un anno fa, quando il mondo era davvero chiuso a chiave per contenere la diffusione di un virus quasi sconosciuto, quel tasso era del 13%. Legato cioè solo alle necessità strumentali delle strutture d’emergenza in giro per il mondo.

Aiuti di Stato e taglio costi

Nel frattempo le compagnie aeree e quelle turistiche sono profondamente cambiate.

Bloomberg intelligence stima che il tour operator Tui (uno dei maggiori al mondo), grazie al forte taglio costi e alla riorganizzazione interna abbia migliorato di 200 punti base (20% circa) il margine sull’Ebit. In particolare il 2022 dovrebbe registrare prenotazioni in forte aumento rispetto al 2019 (ovvero l’anno pre pandemia).

Ieri, Ryanair ha chiuso il peggiore bilancio degli ultimi 35 anni ma, in una nota, si legge che la società ha ordinato 210 nuovi velivoli, “si può pensare a una forte ripresa dei viaggi  aerei e del turismo, nella seconda metà dell’attuale esercizio. Il precedente forte aumento delle prenotazioni suggerisce che la ripresa è già iniziata”, si legge nel comunicato diramato dalla compagnia irlandese. Il forte taglio dei costi ha permesso a Ryanair si chiudere il bilancio con 3,5 miliardi di euro di liquidità e di aspettarsi il ritorno al pareggio già da quest’anno.

La divisione svizzera di Lufthansa vede l’azzeramento delle perdite netta ancor prima, in estate. Il sentiment comune è che, dopo mesi di restrizioni, si volerà più di prima, in parte per colmare il vuoto del passato e le rinunce fatte o business trip rimandati, e in parte per la voglia di riprendere una vita normale.

Sullo sfondo rimangono i piani di aiuto dei governi, in molti casi ormai presenti nel capitale delle compagnie aeree o turistiche. In totale il sostegno ricevuto dalla tedesca Tui, tra i maggiori tour operator al mondo sfiora, i 4,5 miliardi (1,8 miliardi ad aprile e 1,2 miliardi ad agosto).

Stesse dinamiche anche per Lufthansa. La Germania non ha lasciato soli i suoi colossi ed è intervenuta con pacchetti di aiuti modulabili. Alla compagnia di bandiera sono arrivati 9 miliardi di euro, in cambio di una quota del 20% e bond convertibili (380 euro a passeggero).

La finlandese Finnair ha portato a casa 354,4 euro per passeggero, mentre l’olandese Klm, che fa parte di un gruppo con Air France, ha ottenuto 302,8 euro, ottenendo aiuti per 3,4 miliardi.

Air France è riuscita ad ottenere nel 2020 aiuti per 396,6 euro a cliente, 7 miliardi.

La portoghese Tap ha portato a casa 226,8 euro e la lettone Air Baltic 186,6 a passeggero.

Il certificate ad hoc sul settore

Una via per puntare sulla ripresa del settore senza esporsi a una possibile diluizione legata agli aumenti di capitale è intervenire sul comparto tramite un certificate. Il meccanismo di rettifica dei livelli di strike in caso di aumento di capitale punta a mettere al riparo l’investitore dagli effetti diluitivi di questa operazione lasciando invece quelli più positivi ovvero il rilancio della società.

Cedole elevate e barriera profonda per il certificate emesso da Vontobel con Isin DE000VQ7BGR8 su Deutsche Lufthansa e Tui: stacca premi trimestrali con memoria del 4,02% (16,08% annuo) se nessuno dei sottostanti crolla del 40%.

I premi godono dell’effetto memoria ovvero, se anche ad una osservazione trimestrale, i sottostanti dovessero trovarsi sotto la barriera, e il certificate non distribuire cedole, il premio verrà comunque recuperato non appena i due sottostanti alle date di valutazioni successive si troveranno sopra la barriera. In quel caso oltre alla cedole del trimestre in corso si riceveranno tutti i premi non ricevuti precedentemente. La data di valutazione della prossima cedola è il 29 luglio.

La durata è breve 24 mesi, l’ultima data di valutazione è fissata il 27 gennaio 2023. A scadenza barriera di protezione profonda che protegge il capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale.

Il certificate offre la possibilità di rimborso anticipato a partire dal sesto mese, ovvero dalla data di valutazione del 29 ottobre se tutti i sottostanti si troveranno sopra la barriera il prodotto verrà rimborsato al valore nominale di 100 euro.

Ad oggi Lufthansa e Tui sono leggermente sotto la barriera e il certificate, a causa del calo della volatilità e dunque del rischio quota appena sopra 101 euro.

In caso di rimborso anticipato già a ottobre l’investitore porterebbe a casa circa il 7% in meno di sei mesi.

I punti di forza sono:

  • le elevate cedole (16% annuo)
  • la barriera profonda posta al 60%e
  • solo due sottostanti, fattore che riduce i rischi
  • un settore su cui gli analisti vedono una ripresa e con una forte presenza dello stato tedesco pronto a intervenire
  • la rettifica dei livelli di strike in
  • caso di aumento di capitale

Ricordiamo che l’investitore è sempre esposto al rischio emettente o azzeramento di un sottostante.

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Emittente
Vontobel
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