SGS: l'affidabilità svizzera
Consideriamo SGS, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione, una società di elevata qualità, molto ben gestita, con uno stato patrimoniale solido ed una generazione di cassa particolarmente buona. Sebbene gran parte degli analisti abbia sul titolo un giudizio neutrale, gli analisti che la conoscono bene come Vontobel e Katoinbank hanno un giudizio decisamente positivo.
Settimana scorsa BNP Paribas ha pubblicato una nota sul settore dei “business services” dove analizza gli effetti della guerra in Ucraina su queste società e considera le attuali dinamiche tra cui spesa dei consumatori, investimenti nel settore energetico, transizione energetica, fornitura di cibo, rischi di cyber security e altri fattori.
SGS (Société Générale de Surveillance) viene menzionata fra le società preferite e in grado di beneficiare di tematiche molto attuali quali gli aumenti di investimenti nel settore del gas e petrolio, fonti di energia rinnovabili e transizione energetica nel complesso.
Il gruppo ginevrino lo conosciamo bene, sin dai tempi in cui Sergio Marchionne ne era l’amministratore delegato: anche in quella situazione dimostrò tutte le sue eccellenti capacità manageriali e la sua tanto stimata visione del futuro.
La svizzera SGS è leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione. Con 95mila persone impiegate in oltre 2000 uffici e laboratori nel mondo, è organizzata in 10 divisioni: agricoltura, industria automobilistica, ambiente e sostenibilità, governi e istituzioni, industria, farmaceutica, minerali, petrolio e gas naturale, petrolchimica, beni di largo consumo. Consideriamo SGS una società di elevata qualità, molto ben gestita, con uno stato patrimoniale solido ed una generazione di cassa particolarmente buona.
Parte integrante della strategia societaria sono continue piccole acquisizioni, in cui SGS ha sempre dimostrato le proprie capacità: non pagano mai prezzi eccessivi e sono molto bravi nella fase di integrazione.
La società trae beneficio dalla ripresa economica globale e del commercio internazionale. il gruppo ha notevoli vantaggi competitivi ed un tasso di mantenimento dei clienti elevato, anche perché gli switching costs dei clienti sono elevati.
Possiamo, inoltre, individuare una serie di fattori strutturali di medio termine che guidano la sua crescita:
- la crescente regolazione in vari settori
- la maggiore importanza data alla sicurezza dei prodotti e dei processi produttivi
- la riduzione della vita media di vari prodotti
- l'aumento del commercio internazionale derivante anche dal ricorso sempre maggiore all'outsourcing.
I risultati del 2021
SGS ha archiviato il 2021 con ricavi in ripresa del 14,3% anno su anno e profitti operativi a +17,2%.
La guidance per il 2022 prevede una crescita dei ricavi intorno al 5/6% e un ulteriore aumento dei margini operativi. Una guidance che riteniamo conservativa (in linea con il generale approccio manageriale della società), dunque con buone probabilità verrà rivista al rialzo nel corso dell’anno.
Confermati i target del piano industriale 2020/2023 di crescita annuale composta del 10% con miglioramento dei margini operativi. La crescita di SGS ha una visibilità molto elevata soprattutto nel medio termine.
L’azione scambia a 27 volte gli utili attesi nel 2022, con 3,2% dividend yield e un solido FcF yield (generazione di cassa sulla capitalizzazione) intorno al 5%.
Apprezziamo il fatto che gran parte degli analisti ha sul titolo un giudizio neutrale, ad eccezione di analisti svizzeri come Vontobel e Katoinbank che, avendo un’ottima conoscenza della società, hanno un giudizio decisamente positivo.
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