Silicon Motion: arrivata l'offerta di MaxLinear. Sarà guerra a chi offre di più?

L’offerta di acquisto da parte del produttore di chip MaxLinear non si è fatta attendere troppo e ieri prima dell'apertura di mercato è arrivata la proposta agli azionisti di Silicon Motion: 93,54 dollari in cash e 0,388 azioni di MaxLinear per ogni azione detenuta.

Ai prezzi di ieri prima dell'apertura equivaleva a 114,34 per una valutazione di Silicon Motion pari a 3,8 miliardi di dollari.

Nel corso della giornata, MaxLinear ha perso il 16% precipitando a 44,6 dollari per cui a questi prezzi l'offerta è di fatto pari a 108,6 dollari: Silicon è salita "solo" del 17% chiudendo a 95 dollari. Performance che vanno tuttavia contestualizzate nel pesante crollo di Wall Street della giornata di ieri, dove Nasdaq e Soxx hanno perso quasi il 5%.

Siamo comprensibilmente contenti di aver creduto nello scenario dell'arrivo di un’offerta concreta, anche al prezzo che avevamo ipotizzato come ragionevole. Come evidenziato ieri, prima dell’offerta, fra tutte le potenziali società interessate a Silicon, Maxlinear è la più piccola e l’acquisizione di Silicon sarebbe stata di grande portata, motivo che ci ha portato a credere che avrebbe messo sul piatto una parte di cash ed una parte di azioni. Per gli altri nomi di cui si è parlato, si sarebbe invece trattato di una piccola acquisizione fattibile completamente in contanti.

Di per sé, non ci stupisce il calo di ieri di MaxLinear (stupisce un po' il suo ammontare): la nostra esperienza ci insegna che in caso di relative grosse acquisizioni la prima reazione del mercato è solitamente di pesante vendita, "hit first, think later".

Alla luce di quanto scritto nella tesi di investimento, della bassa valutazione evidenziata e dei buoni risultati di ieri sera, riteniamo, come affermato da altri analisti, che 115 dollari sia un valore della società del tutto giustificabile sui fondamentali e su modelli di valutazione aziendale.

Inoltre, non si può escludere una "bidding war", offerte di altre società a prezzi più alti. Secondo l'analista della "boutique" Americana Craig Hallum, Anthony Stoss, che sul titolo ha una raccomandazione di acquisto e prezzo obiettivo di 120 dollari, non si possono escludere altre offerte, specialmente considerando che "le penali per uscire dall'accordo non sono eccessivamente aggressive, il che potrebbe rendere più probabili ulteriori offerte da altre società interessate".

Inoltre, per Matt Bryson, analista di Wedbush che su Silicon Motion ha raccomandazione di acquisto con prezzo obiettivo a 115 dollari, le sinergie con MaxLinear sono limitate.

Vista l'ipotesi di nuove offerte, ricordiamo i nomi di altri possibili pretendenti: MediaTek, Marvell, Broadcom, Microchip e Qualcomm.

Sempre nella giornata di ieri la società tecnologica americana/taiwanese ha chiuso brillantemente il primo trimestre 2022 con ricavi pari a 242 milioni di dollari, in rialzo del 32,7% rispetto allo stesso periodo 2021 e oltrepassando di 2,54 milioni il consensus.

Gli utili per azione si sono attestati a 1,72 dollari (+56,7% anno su anno) contro 1,54 dollari stimati dal consensus.

L’ad della società, Wallace Kou, si dice molto positivo sulle prospettive della società e sempre più “fiducioso ed ottimista riguardo le nostre prospettive di crescita, considerando che i nostri progetti con i clienti ed i nostri mercati di riferimento continuano ad espandersi". Kou ha evidenziato inoltre le opportunità dei nuovi prodotti, inclusi quelli per il mercato automobilistico, che permetteranno di continuare a guadagnare quote di mercato.