Snam: ottimismo sui risultati del terzo trimestre


Per gli analisti la società è “buy”. Il cda ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2020 di 0,0998 euro. Le prospettive sul 2020 e sul periodo successivo restano però ancora poco chiare.


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La pandemia non impatta sui conti di Snam

I risultati del terzo trimestre pubblicati questa mattina dalla società di San Donato Milanese mostrano un andamento in linea con quello dello scorso anno. Il cda del gruppo ha anche deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2020 di 0,0998 euro per azione (pagamento a gennaio 2021) superiore a quello dello scorso anno (0,095 euro). Un buon presupposto per il prossimo anno, quando la società prevede di pagare 0,2495 euro per azione sostenuto da ricavi in crescita del 3,9% (a 2,032 miliardi), un Ebitda adjusted a +0,5% (1,67 miliardi), oltre le attese del consensus (fermo a 1,662 miliardi), e l’utile netto adjusted in crescita dello 0,7% (873 milioni) rispetto ai primi nove mesi del 2019 e superiore al consensus (867 milioni).

L’indebitamento finanziario netto, spinto dalle acquisizioni effettuate nel periodo di riferimento, oltre che dal pagamento del dividendo e dello share buyback, sale a 12,805 miliardi (a dicembre 2019 era di 11,923 miliardi).

Investimenti tecnici per 762 milioni

La società di infrastrutture dell’energia nei primi nove mesi ha effettuato investimenti tecnici per 762 milioni di euro (+17,2%), di cui 185 milioni di euro in innovazione e transizione energetica SnamTec (+112 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019, nonostante il rallentamento causato dalla pandemia). In questo scenario si collocano le iniziative di sviluppo nel settore dell’idrogeno e della transizione energetica. Nel primo caso la società sottolinea nei conti gli accordi siglati con FS Italiane per lo sviluppo e la diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia e con la britannica ITM Power per la collaborazione commerciale e tecnologica nell’idrogeno verde e il contestuale ingresso di Snam nell'azionariato; ha inoltre perfezionato le acquisizioni del 70% di Mieci ed Evolve (efficienza energetica) e del 50% di Iniziative Biometano (biometano agricolo).

L’incremento più significativo è registrato dai nuovi business: 102 milioni rispetto ai 47 milioni del 2019(+85,5%), grazie alla crescita delle commesse di impianti di biogas e biometano da parte del “braccio” Ies Biogas, dall’apporto delle imprese consolidate alla fine del 2019 e, infine, dall’avvio delle attività di efficienza energetica e di vendita dei compressori per la mobilità sostenibile.

«Siamo sempre più forti nella transizione energetica grazie alle acquisizioni nel biometano e nell’efficienza energetica pubblica e privata in Italia e all'avvio della nostra prima iniziativa nell'idrogeno verde con Itm Power – ha dichiarato l’ad Marco Alverà –. Abbiamo incrementato gli investimenti rispetto al 2019 e recuperato rapidamente i ritardi nei lavori grazie all’impegno di tutte le nostre persone, continuando a garantire il servizio essenziale di sicurezza energetica tutti i territori nei quali operiamo. Nel contempo, è proseguito lo sviluppo in nuovi mercati, in particolare con l’ingresso nelle reti degli Emirati Arabi Uniti».

Prospettive sul futuro “sfocate” dalla pandemia

Le prospettive sul 2020 e sul periodo successivo, restano ancora poco chiare. La pandemia dopo il rallentamento nei mesi estivi, ha visto un nuovo incremento, soprattutto in Europa. Pertanto, la società dei gasdotti ad alta pressione «non è in grado, ad oggi, di determinare con attendibilità gli impatti derivanti dal COVID-19 sui target del 2020 e degli anni successivi», si legge nel comunicato dei conti. Nonostante ciò, alla luce dell’andamento attuale e delle informazioni «oggi disponibili», Snam si spinge a considerare un «un impatto limitato rispetto ai suoi obiettivi nel 2020», riservandosi di valutare «ulteriori impatti futuri sulla performance economico/finanziaria e sulla situazione patrimoniale del Gruppo, nonché sui piani di sviluppo dei business», alla luce dell’evoluzione della pandemia.

La società segnala la conferma del rating S&P a BBB+ a lungo termine, con outlook da negativo a stabile.

Titolo poco sopra la parità, ma per gli analisti è “buy”

Alle 12 il titolo segna un guadagno dello 0,11% a 4,388 euro. Per Equita Sim, in attesa della conference call delle 14, il titolo resta appetibile e conferma il rating buy con target price 5 euro. Stesso giudizio per Intesa Sanpaolo (con tp 5,1 euro), mentre per Banca Akros il rating è accumulate e il prezzo obiettivo di 5,3 euro sul titolo.

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