Snap e il riscatto dei social media: +50% dopo il primo trimestre in utile della sua storia

Pre-market USA incandescente per Snap, dopo il crollo (-23%) arrivato ieri a Wall Street sulla scia dei pessimi risultati di Meta (Facebook) che hanno condizionato la gran parte dei titoli tecnologici.

Prima del suono della campanella della borsa di New York, le azioni della società che detiene l’app di messaggistica SnapChat arrivano a guadagnare oltre il 50% grazie ai risultati ottenuti nel quarto trimestre, conclusi con un utile per la prima volta nella sua storia.

Gli ultimi tre mesi del 2021 del gruppo si sono chiusi con un eps di 22 centesimi su base adjusted, più del doppio delle previsioni degli analisti intervistati da Refinitiv (10 centesimi).

Il fatturato è arrivato a 1,3 miliardi di dollari, appena sopra a 1,2 miliardi di dollari stimati dagli esperti.

Migliore delle attese (StreetAccount) anche il dato sugli utenti giornalieri attivi su base globale, pari a 319 milioni, mentre le previsioni si fermavano a 316,9 milioni.

Il fatturato medio per utente (ARPU), pari a 4,06 dollari, è risultato migliore delle attese di StreetAccount (3,79 dollari).

Infine, la società ha diffuso le sue previsioni per il primo trimestre del 2022, con un fatturato visto tra 1,03 e 1,08 miliardi di dollari, anche in questo caso migliore delle anticipazioni degli analisti (1,01 miliardi).

Gli utenti giornalieri attivi, infine, sono attesi dai vertici di Snap tra 328 milioni e 330 milioni, mentre da StreetAccount se ne attendevano 327,8 milioni.

La seduta di Wall Street che si aprirà nelle prossime ore potrebbe vedere il recupero di alcune società proprietarie di social media, ieri fortemente penalizzate.

Il trend odierno di Snap è seguito da Pinterest, in crescita di oltre il 15% con la diffusione della sua trimestrale, con Twitter in coda (+10%) dopo il crollo di ieri (-5%).

Pinterest ha comunicato di aver concluso il quarto trimestre con una crescita del fatturato del 20%, arrivando a 846,7 milioni di dollari, oltre le stime degli analisti (827 milioni).

La società si attende un primo trimestre 2022 con entrate in crescita ad un tasso più alto degli ultimi dieci anni su base annua.

Leggero recupero anche per Meta (+1,5%), ieri protagonista in negativo a New York visto il crollo del 26% dopo la delusione sulla trimestrale visto il calo degli utenti attivi giornalieri, arrivato per la prima volta nella storia del colosso di Mark Zuckerberg.

“Tutti i trader che ieri hanno venduto Facebook” stanno “acquistando società degli altri social media”, spiega Tim Ghriskey, senior portfolio strategist presso Ingalls & Snyder a New York.

“Dove si va con quei soldi? Ci si rivolge verso società simili che non hanno riportato lo stesso tipo di problema”, aggiunge l’esperto.