Société Générale dopo la trimestrale: un titolo da comprare subito


In attesa del nuovo piano industriale che sarà presentato il 18 settembre, la terza banca di Francia ha annunciato risultati del secondo trimestre nettamente migliori delle attese. E le cose miglioreranno automaticamente nel 2024. Titolo a sconto


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Il Ceo Krupa: il mio obiettivo è fare salire il prezzo delle azioni

Société Générale, terza banca di Francia, giovedì 3 agosto ha diffuso risultati migliori delle attese degli analisti e ha descritto un quadro positivo per il 2024, anno che dovrebbe vedere una netta crescita degli utili della società. Adesso l’attenzione degli investitori è tutta sul nuovo piano industriale che il nuovo Ceo, il manager franco-polacco Slawomir Krupa, presenterà al mercato il prossimo 18 settembre.

Ieri Krupa ha ricordato che uno degli obiettivi principali della sua gestione sarà quello di fare salire le quotazioni di Société Générale, che negli ultimi cinque anni sono scese del 30%. Nello stesso periodo l’indice Stoxx Europe 600 Banks è rimasto sostanzialmente invariato, ma le principali concorrenti di Société Générale sono tutte salite: BnpParibas ha guadagnato il 12% Intesa San Paolo è salita dell’11%, Unicredit segna un rialzo del 62%.

Utile netto del trimestre a 900 milioni, ben sopra le attese

Il secondo trimestre di SocGen si è chiuso con un utile netto di 900 milioni di euro, ben superiore ai 670 milioni previsti dal consensus degli analisti. I risultati di SocGen sono stati accolti bene dal mercato, con l’azione che ieri è salita dell’1,8% e oggi segna ulteriore rialzo del 2,2% a 25,39 euro.

Secondo Market Screener, dei 21 analisti che coprono Société Générale 14 raccomandano di comprare le azioni e sette hanno un giudizio neutrale. La media dei target price è 33,9 euro, più alta del 36% rispetto alla chiusura di ieri.

Netto calo dell’attività creditizia verso la clientela retail

All’utile più alto delle attese hanno contribuito i modesti accantonamenti fatti per il rischio di credito, pari a solo 166 milioni di euro contro i 430 milioni stimati dal mercato. Va detto, però, che i minori accantonamenti riflettono un calo del 14% dell’attività creditizia nei confronti della clientela retail, calo che si è fatto sentire sul volume complessivo dei ricavi, scesi nel trimestre a 6,29 miliardi di euro, l’8,9% in meno dello stesso periodo del 2022.

In Francia le banche guadagneranno per il rialzo dei tassi dal 2024

Il fatto è che il rialzo dei tassi, una manna per tutte le banche europee (vedi i risultati record di Intesa Sanpaolo e di Unicredit), è stato invece finora una croce per le banche francesi, alle quali la legge impedisce di trasferire automaticamente l’aumento del costo del denaro sui prestiti e sui mutui della clientela. Anche il tasso di interesse a cui le banche devono remunerare i depositi dei clienti che utilizzano la forma di risparmio più popolare, i Livret A, è determinato dal governo, ma questo, invece, è salito. Insomma, mentre in tutta Europa le banche hanno registrato un’espansione del margine di interesse, in Francia hanno subito una contrazione.

Questa situazione è però destinata a cambiare. Come ha spiegato ieri agli analisti il vice Ceo Pierre Palmieri: il margine di interesse salirà in maniera meccanica nel 2024 grazie ai provvedimenti amministrativi già decisi che faranno salire i tassi di prestiti e mutui e bloccheranno il rendimento dei Livret A.

Titolo a sconto rispetto ai principali concorrenti

Anche la divisione di investment banking ha registrato entrate in calo a causa della bassa volatilità sui mercati nel periodo aprile-giugno. Il trading da reddito fisso ha registrato un calo dei ricavi del 18%, il trading sull’azionario un calo del 5,8%.

L'attività bancaria retail al di fuori della Francia ha registrato una crescita, così come la divisione di leasing auto di SocGen ALD Automotive, i cui ricavi sono aumentati di oltre il 17% grazie all'acquisizione della rivale LeasePlan.

Per l’intero 2023 gli analisti prevedono un utile di 3,3 miliardi di euro, il 65% in più del 2022. E nel 2024 dovrebbe salire a 4,4 miliardi. Oggi SocGen è scambiato a un P/E 2024 di 4,5 volte, più basso di tutti i principali concorrenti: BnpParibas ha un P/E 2024 di 6,1 volte, Intesa Sanpaolo 6 volte, Unicredit 5,4 volte, Santander 5,4 volte. E’ ragionevole aspettare il nuovo piano industriale, ma il titolo sempre appetibile già da ora.

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