Société Générale oltre le previsioni nonostante il calo dell’utile trimestrale

Una forte contrazione dell’utile netto nel quarto trimestre non ha impedito a Société Générale di battere le attese degli analisti, grazie ai segnali di ripresa delle attività retail domestiche e alla stabilità dei ricavi da trading della banca d’investimento.

Nel dettaglio, l’utile netto degli ultimi tre mesi 2023 è calato di quasi il 60% rispetto a un anno prima, scendendo a 430 milioni di euro, ma sopra i 333 milioni stimati in media da 13 analisti in un consensus compilato dalla società. I ricavi trimestrali al 31 dicembre sono scesi del 9,9% (6 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I ricavi dell’anno sono arrivati complessivamente a 25,1 miliardi, in calo del 7,6% rispetto al 2022, con un Cost-to-income ratio al 73,8% (con costi operativi +0,3% rispetto al 2022 a perimetro costante e oneri di trasformazione per circa 730 milioni di euro) e un utile netto pari a 2,5 miliardi di euro, in crescita del 37% rispetto al 2022.

I principali indicatori di stabilità finanziaria includevano un rapporto CET1 del 13,1%, un rendimento del capitale tangibile nel quarto trimestre dell’1,7% e un rapporto costi/ricavi del 78,3%.

Dopo la diffusione di questi numeri arrivata questa mattina prima dell’apertura della borsa di Parigi, il titolo ha iniziato le contrattazioni in leggero calo, per poi tornare positivo fino a sfiorare quota 23 euro, restando positivo dopo due ore di scambi.

La banca ha definito le sue performance annuali e trimestrali come “ottime”, in particolare per quanto riguarda il Global Banking & Investor Solutions e l’International Retail Banking, sottolineando anche un “inizio della ripresa” del margine di interesse per il retail francese nel quarto trimestre, in un anno segnato dall'impatto negativo delle coperture a breve termine. “Il 2023 è stato un anno di transizione e trasformazione”, sottolineava il CEO Slawomir Krupa, con uno “slancio eccezionale di BoursoBank, la forza dei nostri franchise Global Banking e Investor Solutions, la performance delle nostre attività bancarie internazionali in tutte le regioni, oltre alla capacità della nostra nuova banca in Francia e ad Ayvens di attuare trasformazioni senza precedenti sono tutti punti di forza della nostra capacità di eseguire ad alto livello”.

“Allo stesso tempo, sebbene il 2023 sia stato influenzato negativamente da un forte calo del margine di interesse nel Retail Banking francese e dagli elevati costi di integrazione di LeasePlan, è stato anche caratterizzato da una gestione disciplinata di costi, rischi e capitale”, concludeva Krupa.

Per l’anno in corso, la banca punta ad una crescita dei ricavi pari o superiore al +5% rispetto al 2023, un rapporto costi/ricavi inferiore al 71%, un costo netto del rischio tra 25 e 30 punti base, un ROTE superiore al 6% e ad un rapporto CET1 pari a circa il 13%.

Infine, il board ha avanzato una proposta di distribuzione di circa 1 miliardo di euro, pari a 1,25 euro per azione, corrispondente ad un dividendo in contanti di 0,90 euro per azione, oltre ad un programma di riacquisto di azioni proprie per circa 280 milioni di euro, pari a 0,35 euro per azione.