Soffrono i bond, sale la volatilità e scendono le azioni


La debolezza delle obbligazioni penalizza sia i tech che le utility. Il rendimento delTreasury Note sale a livelli mai visti da molti anni anche perché il Tesoro degli Stati Uniti sta accelerando al massimo con le aste. In più c’è la maxi causa dell’Antitrust contro Amazon. Passi avanti al Congresso nella composizione del dissidio tra Repubblicani e Democratici, ma non abbastanza da evitare lo shutdown. Borse della Cina stamattina in rialzo.


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La combinazione dell’intervento dell’antitrust contro una delle più grandi società del mondo, il nuovo aumento dei rendimenti delle obbligazioni e le persistenze incertezze sulla chiusura del governo alla fine della settimana, hanno spinto Wall Street sui minimi di circa cento giorni. L’S&P500 ha perso l’1,5% a 4.273 punti, tutti e undici gli indici settoriali sono scesi, l’S&P500 Utilities ha registrato la flessione più pesante, -3%. Tutte le azioni simil bond hanno sofferto.

TREASURY

Il titolo a dieci anni è arrivato a 4,56% nel corso della seduta, sui massimi degli ultimi sedici anni, stamattina il decennale è a 4,50%. L'amministratore delegato di Jp Morgan, Jamie Dimon, ha messo in guardia dal rischio che i tassi di interesse negli Usa possano arrivare al 7%, un'evenienza che il mondo non sarebbe ancora pronto ad affrontare e che potrebbe provocare forti turbolenze all’economia. "Penso che sia assolutamente possibile", ha detto il numero uno di Jp Morgan, la piu' grande banca al mondo, in un’intervista al Times of India in occasione di un summit con gli investitori. "Se fossi una societa' di consulenza, direi, siete preparati per tassi al 7%? Siete preparati per una recessione?”. Per il banchiere "lo scenario peggiore" sarebbe "il 7% con stagflazione”: "Passare da zero al 5% ha colto qualcuno di sorpresa ma nessuno avrebbe tolto il 5% dall'alveo delle possibilita'", ha detto Dimon. Secondo il quale passare dal 5 al 7% - un livello per il quale "non sono sicuro che il mondo sia preparato" - sara’ "piu' doloroso" di quanto non sia stato passare dal 3 al 5%.

Siamo in una settimana pesante sul fronte emissioni, con un totale di 191 mld di dollari di T-bills ed emissioni su Treasuries per un ammontare massimo totale di 158 miliardi.

AMAZON

Il titolo ha perso il 4%.

Gli Stati Uniti hanno dato il via alla tanto attesa azione legale dell’antitrust contro il colosso dell’e-commerce, citandolo in giudizio con l'accusa di soffocare illegalmente la concorrenza. Il procedimento, iniziato dalla Federal Trade Commission insieme a 17 Stati, potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui gli americani fanno acquisti. Secondo le accuse, la societa’ fondata da Jeff Bezos porta avanti illegalmente un monopolio su settori della vendita al dettaglio online schiacciando i commercianti e favorendo i propri servizi. "La causa punta a chiedere ad Amazon di rendere conto di queste pratiche monopolistiche e di ripristinare la promessa perduta di una concorrenza libera ed equa", ha affermato Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission.

Amazon avrebbe impedito ai commercianti sulla sua piattaforma di offrire prezzi piu' bassi altrove, e li ha costretti a spedire i prodotti con il suo servizio logistico se volevano far parte del pacchetto di abbonamento Prime.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, future del Dax di Francoforte -0,1%. Con il calo di ieri, l’indice EuroStoxx 50 è tornato sui livelli di marzo. Oggi non ci sono dati macroeconomici di grande rilievo, domani escono l’inflazione tedesca e spagnola.

ITALIA: CONTI PUBBLICI

Sul mercato delle obbligazioni si indeboliscono sia il Bund che il BTP, più il secondo del primo. Il rendimento del decennale italiano si è avvicinato ai massimi da oltre dieci anni, a 4,73%, nel giorno della presentazione della NADEF, il testo base per la prossima legge di bilancio. Viene meno un’incertezza contabile: Eurostat ha confermato ieri che il Superbonus maturato deve essere classificato sulle spese sostenute nel 2023 come credito “pagabile”, da registrare interamente in spesa nell’anno stesso. Lo ha affermato l'Istat aggiungendo che Eurostat "nel suo parere ha affermato che tali considerazioni non possono estendersi anche alle spese sostenute nel 2024 poiché, pur rimanendo valide le altre eccezioni minori, viene meno la deroga relativa alle spese già programmate nel 2022”.

Il ministero dell'Economia si appresta a ridurre l'obiettivo di crescita per il 2023 allo 0,8% dal +1% indicato ad aprile, ha scritto ieri Reuters. La crescita tendenziale del 2024, senza cioè incorporare l'effetto espansivo delle misure in cantiere in vista della manovra, è pari all'1% e segnala una revisione al ribasso rispetto all'attuale target di +1,5%. L'obiettivo di crescita per il prossimo anno dovrebbe comunque essere un po' più alto di 1%.

STRETTA SULLA LIQUIDITA’

Dopo aver alzato in poco tempo il costo del denaro di 450 punti base, la BCE potrebbe essere arrivata alla fine del ciclo rialzista ma non al termine della stretta sulla liquidità. Già nel corso della riunione del board del 26 maggio, potrebbe esserci all’ordine del giorno l’incremento dei requisiti di riserva obbligatoria che le banche devono aver depositato sul conto corrente di Francoforte. Il tema è stato discusso a fine estate nel corso di un convegno ad hoc. Il coefficiente, oggi all’1% dei depositi, potrebbe essere portato al 3-4%. In questo modo la banca centrale potrebbe drenare liquidità senza insistere sul rialzo dei tassi e senza intervenire sul reinvestimento dei titoli in scadenza nell’ambito del PEPP.

TITOLI

Monte Paschi. Il Tesoro sta pensando di collocare una prima quota pari all'8% di Mps entro la prima decade di ottobre. E' quanto scrive Il Messaggero. Secondo il quotidiano, il Mef avrebbe già individuato Equita sim come adviser per procedere alla vendita. Il quotidiano scrive che le analisi dei tecnici del Tesoro avrebbero accertato che una quota inferiore al 10% potrebbe essere assorbita agevolmente senza turbolenze gravi sul titolo

Danieli stima un Ebitda tra 400 e 430 milioni per l'esercizio 2023/2024 dopo i 424 milioni circa (+18% su anno) registrati nel bilancio 2022/2023 chiuso a fine giungo. Il portafoglio ordini, che non comprende più alcun valore per progetti in Russia per lo loro basse prospettive di sviluppo futuro, è atteso a 6-6,5 miliardi.

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