Spotify, terza ondata di licenziamenti del 2023


La società taglierà il 17% della sua forza lavoro nonostante la trimestrale “stellare” comunicata recentemente e si aggiunge ad altre Big Tech che avevano preso la stessa decisione recentemente.


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Spotify licenzia

Non basta una “trimestrale stellare” e Spotify avvia la sua terza ondata di licenziamenti per il 2023, annunciata in una lettera firmata dal Direttore generale, Daniel Ek, inviata ai dipendenti e poi pubblicato sul suo sito.

I licenziamenti riguardano il 17% del suo organico e colpiscono l’intera forza lavoro globale di Spotify, quindi non solo gli Stati Uniti, dove l’azienda conta più di 4.000 dipendenti, mentre complessivamente sono 9.000 in tutto il mondo, di cui circa 1.500 verranno quindi lasciati a casa.

Per attutire il colpo, Spotify offrirà circa cinque mesi di risarcimento a tutti i dipendenti che devono lasciare il lavoro, con un importo che varia a seconda dell’anzianità dei dipendenti.

Durante questo periodo, inoltre, l'azienda continuerà a coprire l'assistenza sanitaria e coprirà anche le spese relative alle ferie non godute o accumulate.

La notizia dei licenziamenti ha spinto le azioni Spotify a guadagnare oltre il 2% nel pre-market USA di questa mattina e il titolo potrebbe superare quota 184 dollari all’apertura ufficiale di seduta.

Recuperare il divario

La decisione è stata motivata dal manager alla luce del “divario tra il nostro stato finanziario obiettivo e i nostri costi operativi attuali”, e questa risulta necessaria per “allineare Spotify con i nostri obiettivi futuri e assicurarci di essere dimensionati correttamente per le sfide future”.

“Riconosco che questo avrà un impatto su diversi individui che hanno fornito contributi preziosi”, scrive Ek, e se “molte persone intelligenti, talentuose e lavoratrici ci lasceranno”, “siamo una società migliore grazie alla vostra dedizione e al vostro duro lavoro”.

Trimestre stellare

Nell’annuncio Ek ha riconosciuto che “per molti una riduzione di questa portata può sembrare sorprendente, visti il recente dato positivo sugli utili e le nostre prestazioni”.

Il 24 ottobre scorso, infatti, lo stesso Ceo aveva definito su X la trimestrale della società come “davvero stellare”, aggiungendo che il gruppo “migliora passo dopo passo”.

Spotify aveva visto aumentare del 26% gli utenti attivi mensili rispetto al terzo trimestre del 2022, arrivati così ad un totale di 574 milioni e i 23 milioni di utenti in più rappresentavano “il secondo maggior” incremento netto del terzo trimestre nella storia dell’azienda e la società prevedeva di superare i 600 milioni entro la fine dell’anno.

Importante anche l’incremento del 16% registrato dagli abbonati paganti, elemento che corrispondente alla maggior parte delle entrate della società, raggiungendo i 226 milioni.

Il fatturato è salito dell'11% a 3,4 miliardi di euro mentre l'utile operativo è stato di 32 milioni di euro rispetto alla perdita di 228 milioni registrata nello stesso periodo dell'anno precedente.

Ma in realtà non ha mai registrato un utile netto per l'intero anno e solo occasionalmente ricavi netti trimestrali, nonostante il suo successo nel mercato della musica online.

“Anche se abbiamo fatto passi da gigante, come ho detto molte volte, abbiamo ancora del lavoro da fare”, in quanto “la crescita economica ha rallentato drasticamente e il capitale è diventato più costoso. Spotify non fa eccezione a queste realtà”, avvisava Ek nella lettera.

Le ondate di licenziamenti

Il taglio al personale arriva dopo che già a gennaio 2023 Spotify aveva licenziato il 6% della forza lavoro, per poi effettuare un altro taglio a maggio, corrispondente al 2% dei dipendenti.

Spotify non è l’unica società tecnologica a dover prendere questa decisione ma arriva dopo quanto deciso da Amazon e da LinkedIn, quest’ultima di proprietà di Microsoft, che dopo i 700 tagli di maggio ne ha annunciati altri 650.

Nel 2023, stando a Layoffs.fyi, si stima che oltre 200.000 lavoratori del settore tecnologico siano stati licenziati, molti dei quali in aziende che si occupano proprio di streaming.

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Codice: SPOT
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