Sprint Unicredit tra la futura operazione Mps e una solida trimestrale


La banca milanese ha annunciato l'accordo con il Tesoro circa i presupposti di una futura acquisizione di Mps e i titoli delle due banche hanno aperto in forte crescita.


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Il 'matrimonio' con Mps

Dopo mesi di smentite e 'fase' piste, Unicredit rompe gli indugi e si prepara all'operazione Mps. La banca di Piazza Gae Aulenti ha comunicato l'approvazione, in contemporanea con il Ministero dell'Economia, dei presupposti necessari per una “potenziale operazione avente per oggetto le attività commerciali di Mps”.

Tra le condizioni indicate, Unicredit e Tesoro hanno accordato  la neutralità in termini di capitale, un accrescimento significativo dell'utile per azione, la protezione dai contenziosi legali e l'esclusione dei crediti deteriorati da qualsiasi transazione, relativamente alla potenziale acquisizione di alcun attività di Mps, costituendo  “la base per entrare in un periodo esclusivo di due diligence e negoziazione”, sottolineava l'ad di Unicredit, Andrea Orcel.

“Liberare l'enorme valore che UniCredit ha al suo interno continua ad essere la nostra priorità”, spiegava il manager, aggiungendo di essere “sempre stato chiaro sul ruolo che l'M&A potrebbe giocare come potenziale acceleratore in grado di migliorare i nostri risultati strategici, sempre nel pieno rispetto dell'interesse dei nostri azionisti”.

Il Tesoro, proprietario del 64% del capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena, avvierà un negoziato esclusivo, da chiudere “nel giro di 40 giorni” e “sarà subordinata al positivo esito della verifica della sussistenza dei presupposti essenziali”.

L'analisi sull'operazione e il rally in borsa

La notizia dell'accordo, arrivata nella serata di ieri, ha sostenuto i titoli delle due banche in apertura di contrattazioni. Le azioni di Unicredit sono arrivate a guadagnare oltre il 5%, toccando i 10,44 euro, mentre Mps arrivava a guadagnare il 12% a 1,25 euro per azione dopo non essere riuscita a far prezzo all'avvio.“Crediamo che con il Tesoro di mezzo e le rassicurazioni scritte nel comunicato di Unicredit, per un impatto a livello di ratio di solidità patrimoniali pari a zero e con un “significativo aumento dell’utile per azione” la fusione ha buone chance di andare in porto ottenendo il placet degli azionisti e del mercato”, prevedono gli analisti di Ora Finanza.

“Dopo la forte crescita di Intesa Sanpaolo, Unicredit non poteva restare alla finestra e con gli attori in campo e Draghi insieme la Bce della Lagarde dietro alle quinte, che premono per un sistema bancario europeo più consolidato e in grado di competere con i big Usa, questo sia solo un primo passo per lo scoppio di un M&A che a livello nazionale si espanderà in tutta Europa”, aggiungono questi esperti.

La trimestrale di Unicredit

A sostenere il titolo Unicredit è stata anche la trimestrale comunicata dalla banca prima dell'apertura, chiusa con un utile di 1,034 miliardi di euro. La prima trimestrale sotto la guida di Orcel ha registrato un raddoppio dell'utile rispetto allo stesso periodo di un anno fa (420 milioni) e maggiore (+40%) delle attese del consenso pubblicate dallo stesso istituto.

Migliori delle attese sono risultati anche i ricavi, arrivando a 4,398 miliardi rispetto ai 4,251 previsti, mentre i costi operativi si sono fermati a 2,461 (attesi 2,470 miliardi). L'utile operativo ha confermato il trend, con 1,937 miliardi rispetto alle previsioni di 1,781 miliardi, mentre il Cet 1 ratio al 15,5% è risultato in linea con le attese.

La guidance sul costo del rischio sottostante per il 2021 risulta inferiore dei 40 punti base, “equivalente a rettifiche su crediti sottostanti inferiori a 1,8 miliardi”, spiegavaa il gruppo nella nota, aggiungendo di aver alzato le attese sull'utile da attorno a 3 miliardi agli attuali sopra i 3 miliardi. I profitti netti nel semestre sono stati pari a 1,921 miliardi.

“UniCredit ha fondamenti robusti che poggiano sulla sua impronta geografica unica, sulla forza della rete distributiva e sulla solidità del bilancio”, spiegava Orcel.

“Questi elementi costituiscono una base eccellente per migliorare i risultati e creare valore di lungo termine per tutti i nostri azionisti. Abbiamo compiuto iniziali ma significativi progressi nella semplificazione del business, con l'obiettivo di operare con maggiore rapidità e trasparenza. Abbiamo ancora molto da fare e ci focalizzeremo sulla continua riduzione della complessità e sull'accelerazione del processo di digitalizzazione assicurandoci che l'interesse del cliente sia sempre al centro di ogni nostra decisione. C'è un enorme potenziale da valorizzare in UniCredit e guardo con entusiasmo alle opportunità che ci riserva il futuro”, concludeva l'amministratore delegato della banca.

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