Stasera i conti di Nvidia


Ieri il titolo del produttore di chip ad alta performance ha chiuso in ribasso di oltre il 4%. Migliaia di aziende e di soggetti parlano da mesi dell’intelligenza artificiale, ma per il momento, Nvidia è tra i pochi che possono lasciar parlare le cifre del conto economico. “Il consenso vede il fatturato a oltre 20 miliardi di dollari, ovvero più di tre volte superiore a quello registrato l'anno scorso. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo. Future del Dax di Francoforte +0,1%. Il giro di vite contro i soggetti che praticano il trading automatico in gigantesche quantità, sta provocando una corsa alle ricoperture delle posizioni short in Cina. Indice Hang Seng di Hong Kong +2%


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La borsa degli Stati Uniti ha riaperto ieri in ribasso, in continuità con il trend della seconda parte della seduta di venerdì. Wall Street è stata zavorrata soprattutto dai tech. Nasdaq -0,9%. S&P500 -0,6%. Meno ampia la variazione negativa del Dow Jones, -0,2%.

In assenza novità rilevanti dal fronte macroeconomico, l’attenzione degli investitori si è rivolta alle società quotate. Due colossi della grande distribuzione, Wal-Mart e Home Depot hanno presentato i conti del trimestre e le indicazioni sull’anno in corso. Il numero uno dei supermercati ha battuto le aspettative su quasi tutte le metriche ed ha chiuso in rialzo del 3% nonostante i toni prudenti sul 2024. Il conto economico della società degli articoli per la casa è stato invece penalizzato dal rallentamento del segmento immobiliare. 

NVIDIA

Il giorno precedente la pubblicazione degli attesissimi dati del trimestre, il titolo del produttore di chip ad alta performance ha chiuso in ribasso di oltre il 4%.

Migliaia di aziende e di soggetti parlano da mesi dell’intelligenza artificiale, ma per il momento, Nvidia è tra i pochi che possono lasciar parlare le cifre del conto economico. “Il consenso vede il fatturato a oltre 20 miliardi di dollari, ovvero più di tre volte superiore a quello registrato l'anno scorso. E’ probabile, comunque, che l’azienda di Santa Clara debba fare meglio e sbaragliare le previsioni, visto che il titolo è salito di quasi il 50% dal primo gennaio, segnale che gli investitori hanno alzato l’asticella”, commentava ieri Ben Laidler, Global markets strategist di eToro. “Rimane da chiedersi se non si stia correndo troppo. La storia insegna, infatti, che il rischio di una bolla finanziaria può essere dietro l’angolo: le bolle finanziarie sono ovvie col senno di poi, ma difficili da vedere al momento. Il ruolo di Nvidia, come pedina fondamentale dell’ingranaggio che sta permettendo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, riporta alla memoria i fasti di Cisco. Il gigante delle apparecchiature di rete per internet è stato il corrispettivo di Nvidia durante il boom delle dot-com negli anni '90, ma è anche diventato un esempio di cautela. Il prezzo attuale delle azioni Cisco è ancora ben al di sotto del picco toccato nel 2000, ormai 24 anni fa. Poco importa che nel frattempo la scommessa internet sia stata un successo e che i profitti della società siano aumentati di sette volte da allora. Ciò è dovuto al fatto che gli investitori hanno strapagato, con una valutazione del rapporto prezzo/utili forward che per Cisco era di 107 volte al suo picco del 2000. Di fatto, la situazione attuale sembra non avere le caratteristiche associate a una bolla. Guardando semplicemente alle valutazioni, ad esempio, oggi quelle di Nvidia sono a circa un terzo rispetto a quelle di Cisco al suo massimo.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo. Future del Dax di Francoforte +0,1%. Ieri si è messo in luce il mercato azionario di Madrid, in rialzo dello 0,8%. Ftse Mib di Milano +0,1%.

ASIA

Il giro di vite contro i soggetti che praticano il trading automatico in gigantesche quantità, sta provocando una corsa alle ricoperture delle posizioni short in Cina. Indice Hang Seng di Hong Kong +2%, Shanghai Composite +1,5%. Le due principali società di gestione della borse valori hanno congelato per tre giorni i conti correnti di un grosso fondo hedge molto attivo a inizio settimana con vendite automatiche. Salgono i titoli del comparto tech, tra cui i colossi Alibaba e Tencent. Scendono le società minerarie, penalizzate dal calo del prezzo del minerale di ferro. Rimbalzano le società del settore immobiliare dopo che il canale televisivo di stato ha dato di conto dell’approvazione di una serie di maxi prestiti ai soggetti in crisi di liquidità. HSBC perde il 3% dopo la presentazione dei dati del trimestre: l'utile pre tassi è passato da cinque miliardi di dollari a un miliardo di dollari, principalmente per delle voci straordinarie. Nel comunicato, la banca anglo cinese si mostra cauta sul 2024.

Il dollaro si è indebolito nei confronti delle maggiori controparti valutarie. Cross sul dollaro a 1,082. In rialzo l’oro, a 2.030 dollari l’oncia. Rimbalza il petrolio, dopo il calo di quasi il 3% di ieri.

INFLAZIONE E BUSTE PAGA

Nel quarto trimestre del 2023 l'indicatore sulla negoziazione dei salari nell'area euro è rallentato dal livello record di 4,7% registrato nei tre mesi precedenti al 4,5% su base annua, confermando che le pressioni salariali si stanno raffreddando. "I salari sono la preoccupazione numero uno per la Bce al momento, come ha sottolineato piú volte la presidente della Bce Christine Lagarde nei suoi recenti discorsi. Ci aspettiamo che la crescita dei salari si moderi in modo piú significativo nel corso del 2024 grazie al calo dell'inflazione e dell'indebolimento delle condizioni economiche" ma nel frattempo "deve essere un sollievo per l'Istituto di Francoforte il fatto che l'indicatore sia rallentato dal 4,7 al 4,5% nel quarto trimestre", osservava ieri Ing.

Per 1,5 milioni di metalmeccanici i sindacati Fiom, Fim e Uilm chiedono per il triennio con decorrenza dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2027 incrementi medi dei minimi retributivi a regime da 280 euro, si legge stamattina sul Sole24Ore. Con un aumento dei flexible benefit completamente esentasse a 250 euro (dagli attuali 200), favorendo la conversione del Premio di risultato in prestazioni di welfare attraverso una piattaforma unica nazionale gestita dalle parti. Propongono anche di sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro per portarlo progressivamente a 35 ore settimanali, fatte salve le intese aziendali esistenti. L’aumento economico dei minimi retributivi pari a 280 euro è riferito al livello C3 del nuovo inquadramento contrattuale (ex-5°cat.). In Germania invece, il sindacato IG Metall punta a 32 ore. Sulla carta oggi saremmo a 35 ore, ma l’applicazione è a macchie di leopardo. L’ente ferroviario Deutsche Bahn e il sindacato dei macchinisti Gdl trattano da mesi la riduzione dell’orario di lavoro da 38 a 35 ore settimanali, a parità di stipendio, equivalente a un aumento salariale dell’8,5 per cento. La riduzione dell’orario di lavoro nelle mire dei macchinisti è parte di un pacchetto che punta a stipendi più alti e bonus una-tantum per compensare l’alta inflazione.

TITOLI

Mediobanca. Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, ha ceduto lo 0,12% tra il 9 e il 14 febbraio.

Stellantis. L’azienza potrebbe produrre veicoli elettrici basati sulla tecnologia della cinese Leapmotor in Europa, Nord America e altri mercati, ha detto ieri l'ad Carlos Tavares, dopo indiscrezioni di stampa su una possibile produzione a Mirafiori. Il gruppo automobilistico ha annunciato che continuerà a produrre la 500 elettrica a Torino, incluse le sue prossime versioni, e ha detto anche di puntare ad un aumento di vendite delle Maserati prodotte a Mirafiori.

Banca Ifis ha lanciato via sindacato un bond senior preferred a 5 anni da 400 milioni di euro. Il titolo è stato prezzato a reoffer a 99,362. Il rendimento è stato fissato a 290 punti base sul Midswap e gli ordini hanno superato i 2,3 miliardi di euro.

Enel ha lanciato un bond ibrido perpetuo di size benchmark da 900 milioni di euro con una domanda di oltre 3,6 miliardi e un rendimento fissato

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