Stasera riparte il negoziato sul debito, rimbalza la borsa di Hong Kong


Janet Yellen avverte che il default si sta avvicinando: Joe Biden chiama McCarthy dall'Air Force One per far viaggiare la trattativa. Il presidente degli Stati Uniti segnala un ammorbidimento delle relazioni con la Cina, poche ore dopo lo stop del regolatore cinese alle vendite delle memorie di Micron nel Paese. Isabel Schnabel della BCE vuole ancora più determinazione nel contrasto all'inflazione.


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Sembra essere ancora lontano il negoziato sull’innalzamento del debito degli Stati Uniti, il tema principale per le borse in questo avvio di settimana: i future sono poco mossi in attesa dell’incontro di stasera a Washington tra il presidente Joe Biden ed il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy.

Ieri pomeriggio si sono visti per un paio di ore i rispettivi staff. Biden, che già aveva ridotto i suoi impegni all’estero per seguire in prima persona la vicenda, ha chiamato McCarthy dall’areo che lo riportava a casa dal Giappone. Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha detto che le possibilità che gli Stati Uniti possano pagare i conti fino a giugno sono "piuttosto basse", sottolineando l'urgenza della situazione. La Casa Bianca ed i repubblicani non sembrano vicini all'accordo, i primi insistono su un limite di spesa pluriennale ed un aumento delle spese per la difesa, mentre i secondi affermano di voler tutelare le fasce più deboli, lasciando inalterati i finanziamenti per la sanità e l’istruzione.

CINA

Salgono le borse di Shanghai e Shenzen, anche per effetto di un nuovo abbassamento della temperatura che misura l’attrito diplomatico tra Washington e Pechino. Parlando con i giornalisti presenti sull’Air Force One, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato che si aspetta un miglioramento dei rapporti con la Cina, ”molto presto”. La paralisi dei rapporti provocata dall’abbattimento del pallone spia all'inizio di quest’anno sembrerebbe essere stata superata. Biden ha detto che la sua amministrazione sta considerando la revoca delle sanzioni al ministro della Difesa cinese, Li Shangfu, che il segretario alla Difesa Lloyd Austin sta cercando di incontrare in un evento a giugno a Singapore. Le dichiarazioni del presidente sono arrivate poche ore dopo dall’ultimo episodio della guerra commerciale in atto tra la prima e la seconda potenza economica. La Cina ha bocciato i semiconduttori di Micron a causa di "gravi rischi" sulla sicurezza informatica dei suoi prodotti. In questo modo, secondo quanto detto in serata dall'Autorita' di regolamentazione nazionale sulla cybersecurity, gli operatori delle infrastrutture informatiche chiave dovrebbero smettere di acquistare i prodotti Micron. A marzo, la Cina aveva reso pubblica l'iniziativa su Micron, il piu' grande produttore Usa di chip di memoria, al fine di tutelare la sua catena di approvvigionamento informatica e la sicurezza nazionale.

Il provvedimento sta alimentando il rialzo dei produttori cinesi di chip quotati a Hong Kong: l’indice Hang Seng guadagna a l’1,3%.

LA SETTIMANA

I principali dati macro da tenere in considerazione questa settimana sono gli indici PMI preliminari di maggio delle principali economie (martedì), con focus particolare sul settore manifatturiero, ancora in contrazione in diversi paesi (Eurozona, UK e Giappone).

Nel Regno Unito sarà importante il dato sull’inflazione di maggio (mercoledì) per i riflessi che potrebbe avere sulle future decisioni della Bank of England.

In Eurozona avremo l’indice IFO sulla fiducia degli imprenditori tedeschi (mercoledì), la seconda lettura sul PIL tedesco (giovedì) e vari indicatori di fiducia.

Negli USA il dato principale è costituito dal Deflatore PCE core di aprile (venerdì) atteso in lieve rallentamento, che rappresenta la variabile preferita dalla Fed per monitorare l’andamento dell’inflazione. Sono in programma anche numerosi indici manifatturieri regionali (Richmond Fed, Fed Kansas City, Chicago Fed) che forniranno indicazioni in vista dell’ISM Manifatturiero in calendario il primo giugno. Per finire giovedì è in programma la seconda lettura del PIL relativo al primo trimestre. Sono attesi i verbali Fed relativi alla riunione di maggio (mercoledì) importanti per capire quanto è unito il comitato sull’ipotesi di una pausa a giugno. Inoltre, non mancheranno varie dichiarazioni di esponenti Fed e BCE. Mercoledì in calendario c’è anche la riunione della banca centrale neozelandese (attesa alzare di 25 pb), e giovedì i meeting delle banche centrali di Turchia e Sud Africa con la prima attesa lasciare i tassi invariati e la seconda alzare di 50pb.

TASSI E VALUTE

Il BTP riparte da 4,25% di rendimento. Il Bund da 2,42%.
L’euro rimbalza su dollaro a 1,082.

La Bce ha bisogno di usare determinazione nel far scendere l'inflazione, a fronte di aspettative ostinatamente alte, salari in aumento e una politica fiscale troppo generosa. Lo ha detto venerdì sera Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo della Bce. 
"Per questo è così importante che mostriamo forte determinazione a riportare l'inflazione al 2%", ha aggiunto Schnabel a Londra.

Il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato di essere a favore della conferma dei tassi d'interesse sui livelli attuali nella riunione della banca centrale del 14 giugno. In questo modo, i membri del Federal Open Market Committee avrebbero più tempo per valutare gli effetti degli aumenti dei tassi d'interesse passati e delle previsioni sull’inflazione. Negli ultimi giorni, alcuni governatori hanno affermato che l'attività economica e l'inflazione non stanno rallentando abbastanza da giustificare il mantenimento dei tassi d'interesse invariati, mentre altri hanno suggerito di saltare un aumento dei tassi per studiare meglio gli effetti ritardati degli aumenti rapidi dei tassi.

TITOLI

Telecom Italia. Alcuni consiglieri hanno sollecitato di convocare una riunione straordinaria del Cda per la cooptazione in consiglio di Luciano Carta, candidato proposto da Vivendi, hanno riferito due fonti.

Generali attende entro quattro settimane le offerte non vincolanti per la controllata Tua Assicurazioni, secondo Il Sole 24 Ore di sabato.

MFE, a seguito ad acquisti effettuati venerdì di azioni ProSiebenSat.1 Media, ha arrotondato la propria quota, composta da titoli detenuti e assicurati, al 28,87% del capitale sociale (29,70% degli attuali diritti di voto escluse le azioni proprie).

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