Stellantis, aumentano le vendite ad ottobre in Italia


La casa automobilistica è riuscita ad aumentare di oltre il 15% le sue immatricolazioni, ma si tratta di un aumento inferiore a quello del mercato complessivo.


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Immatricolazioni Stellantis

Ottobre positivo per le vendite di Stellantis in Italia, gruppo che comprende tra gli altri i marchi Fiat, Jeep, Lancia, Chrysler, Alfa Romeo, Peugeot, Opel, Citroen/Ds, anche se continua a crescere in misura minore rispetto al mercato generale.

La casa automobilistica ha immatricolato 44.158 vetture il mese scorso, in aumento del 15,7% rispetto alle 38.154 vendute nello stesso periodo del 2022.

Tra i marchi del gruppo, in evidenza Alfa Romeo (+48,23%), Chrysler/Jeep/Dodge (+36,8%), Fiat (+21,27%) e Lancia (+15,6%).

In aumento le vendite anche nel totale dei 10 mesi del 2023, nel corso dei quali il gruppo ha venduto 431.844 auto rispetto alle 392.304 unità registrate lo scorso anno (+10,1%), con una quota di mercato che su base annua è passata al 32,8% dal 35,9%.

Con i nuovi dati, elaborazioni realizzate da Dataforce calcolano che la quota di mercato della casa automobilistica è scesa al 31,7% rispetto al 32,9% dell’ottobre 2022.

Andamento in borsa e analisti

A Piazza Affari, intanto, le azioni Stellantis aprono positive con una crescita dell’1,5% dopo circa un’ora di scambi, toccando un massimo di 18,65 euro.

Tra le raccomandazioni degli analisti, Jose Asumendi di JP Morgan raccomanda nuovamente il titolo con una valutazione ‘buy’ e un prezzo obiettivo invariato a 21 euro.

Consiglio di acquisto anche da Intesa Sanpaolo, con fair value di 21,20 euro decisa dopo la trimestrale della società.

L’ottobre italiano

La crescita di Stellantis (+15,7%) risulta inferiore a quella del totale dell’aumento delle immatricolazioni in Italia, arrivate a ottobre a 139.052 unità, con un balzo del 20,3% sullo stesso mese del 2022.

Per quanto riguarda le case principali, il mese ha visto crescite importanti per Dacia (+65,14%), Renault (+31,59%), Skoda (+46,41%) e Seat (+34,65%). Bene, ma con variazioni inferiori a quelle del mercato, anche Hyundai (+17%), Volkswagen (+12,94%), Bmw (+11,2%) e Toyota/Lexus (+10,4%).

Viaggiano più lentamente Audi (+6,31%), Ford (+3,15%), Kia (+4,73%) e Mercedes (+5,12%). Exploit di Suzuki, con immatricolazioni piu' che raddoppiate a quota 3.645, Mg (+89,68%) e Tesla, che ha venduto 908 veicoli dai 30 di un anno fa. Negative per Volvo (-9,29%), Opel (-4,25%) e Mini (-37,57%).

Secondo i dati pubblicati dal Ministero dei Trasporti, inoltre, nel periodo gennaio-ottobre sono state vendute 1.315.964 vetture, mentre i trasferimenti di proprietà sono stati 494.553 a fronte dei 439.960 dell'ottobre 2022, con un aumento del 12,41%.

Il volume globale delle vendite mensili, pari a 633.605, ha quindi interessato per il 21,95% vetture nuove e per il 78,05% vetture usate.

L’analisi del mercato

L’anno in corso vede un giorno lavorativo in più e la crescita (+20%) mostrata dal mercato dell’auto in Italia risulta maggiore rispetto ai 10 mesi del 2022, ma rispetto all’ottobre 2019 il bilancio resta ancora negativo (-11,6% ad ottobre), fanno notare dall’UNRAE, con 310.000 auto in meno (-19% su base annuale).

Il mercato di ottobre recupera “leggermente rispetto a settembre anche le vetture dotate di batteria elettrica, con le BEV che salgono a quota 4,1% e le Plug-in al 4,1%, per una quota complessiva di ECV che risale all'8,2%”.L'UNRAE segnala inoltre che “il clima di attesa che si sta creando fra i consumatori per le recenti dichiarazioni su possibili interventi di sostegno alla domanda” potrebbe “paralizzare interi segmenti del mercato fino a quando non saranno sciolti i dubbi sugli incentivi”.

Pertanto, “visto il perdurare di un fortissimo e gravissimo ritardo nella transizione energetica l'UNRAE ribadisce la necessità di intervenire sull'attuale sistema di incentivi in modo da renderli più fruibili, indirizzati senza compromessi ai target europei e destinati anche alle imprese, vero motore della transizione, rivedendo le regole e recuperando i residui del 2022 e quelli ormai quasi consolidati del 2023”, dichiara il Presidente Michele Crisci.

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