Stellantis «brilla» a Piazza Affari
Nel secondo giorno di contrattazioni il titolo della casa automobilistica nata da Fca-Psa continua la sua corsa in testa al listino principale della piazza milanese. Arrivano i buy di Ubs e Equita. Analisti positivi nonostante il calo delle vendite nel 2020.
Alle 12 titolo in rally a +5,21%
Prosegue la corsa di Stellantis a Piazza Affari. Dopo la chiusura di ieri in rialzo del 7,57% con una capitalizzazione di mercato a 42 miliardi di euro (+5% a Parigi) il titolo della nuova realtà automobilistica mondiale (quarto produttore in ordine di volumi) nata dalla fusione tra Fca e Psa continua a macinare vendite e, alle 12, si porta in testa al Ftse Mib (in positivo dello 0,28%) con un guadagno del 5,21% scambiato a 14,220 euro. Una variazione che, nelle attese degli analisti, potrebbe raggiungere nuove vette.
Questa mattina Ubs ha avviato la copertura sul titolo assegnando rating buy con target price a 21 euro. «Cinque miliardi di sinergie» entro il 2025 «più un track record manageriale eccellente uguale la più alta crescita dell’Eps (valore per azione, ndr.) nel settore», sintetizzano gli analisti. «La nostra analisi mostra che l’obiettivo di 5 miliardi euro di sinergie entro il 2025 è credibile». Inoltre, la squadra manageriale di Stellantis per gli esperti «ha un eccellente track record di integrazione di fusioni (Psa e Opel, Fiat e Chrysler)». Anche Equita Sim assegna un buy, con un tp meno marcato a 18,7 euro.
La conferenza del nuovo Ceo Tavares
Oggi occhi puntati sulla prima conferenza stampa del nuovo Ceo, Carlos Tavares. Il manager ha affermato che la fusione aggiungerà 25 miliardi di euro di valore per gli azionisti nel corso degli anni grazie ai tagli dei costi previsti. Al centro dell’incontro con i giornalisti, oltre alla strategia futura della neonata casa automobilistica e le indicazioni sul futuro degli stabilimenti italiani, potrebbe emergere qualche anticipazione sull’incontro di domani tra Tavares e i rappresentanti sindacali. Da parte dei sindacati, in ogni caso, è già arrivato il giudizio «positivo» sulla disponibilità al dialogo del nuovo management di Stellantis.
Tavares potrà essere chiamato a rispondere degli obiettivi anche all’interno del contesto internazionale frenato dalle conseguenze della pandemia.
A fine anno calano le immatricolazioni Ue, ma Stellantis tiene
A dicembre, tuttavia, nonostante il calo generalizzato del 4% delle immatricolazioni sul mercato europeo, ossia il blocco Ue, Efta più il Regno Unito, a 1,09 milioni di unità (-24,5% nell’anno a 10,8 milioni), Stellantis ha nettamente sovraperformato, con una crescita del 4% anno su anno a 234mila unità (e -29% nell’anno a 2,42 milioni di unità) trainata dalle sovraperformance dell’8% di Fca (-26% nell’anno a 700mila unità) e del 2% di Psa (-30% nell’anno a 1,72 milioni di unità). Secondo gli esperti di Equita Sim, «nel quarto trimestre Stellantis ha registrato un calo solo del 3% anno su anno a 693mila unità, nel complesso migliore delle attese rispetto al timore per gli effetti dei vari provvedimenti di lockdown».
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