Stellantis, cala la domanda e si ferma la produzione

Indiscrezioni di stampa provenienti dalla Francia parlano del blocco della produzione in diverse fabbriche in Europa a causa del calo delle richieste di alcuni modelli della casa automobilistica.
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Azioni Stellantis in calo
Domanda in calo per alcuni modelli di Stellantis e il gruppo italo-francese si vede costretto a chiudere temporaneamente alcuni stabilimenti in Europa. La minore richiesta di veicoli del gruppo riguarda soprattutto il Suv Alfa Romeo Tonale e la Fiat Panda, oltre che modelli di Opel e DS.
La notizia trascina al ribasso le azioni Stellantis, in calo del 3% a 8,216 euro dopo circa due ore di scambi e in fondo al FTSE MIB di oggi (-0,20%).
Le chiusure degli stabilimenti
Il quotidiano francese Les Echos scrive che la casa automobilistica ha annunciato ai rappresentanti sindacali di Poissy la chiusura dello stabilimento rimarrà fermo per tre settimane, dal 13 ottobre al 3 novembre.
Pertanto, i circa 2 mila dipendenti impiegati saranno costretti a prendere una settimana di ferie forzate e 12 giorni di disoccupazione.
La chiusura, riferisce il giornale, non riguarderà soltanto Poissy, ma anche altri cinque stabilimenti europei che si fermeranno temporaneamente nel mese di ottobre. Nel dettaglio, sono citate le fabbriche di Eisenach in Germania, Saragozza in Spagna e la polacca Tychy. Inoltre, “Madrid e Pomigliano si fermeranno rispettivamente 14 e 15 giorni”, aggiunge il quotidiano, spiegando che i giorni di fermo cumulati si attestano più o meno a 62 giorni e “sono il sintomo di una Stellantis in difficoltà in Europa”.
Nella fabbrica Stellantis di Pomigliano si farà ricorso al contratto di solidarietà per la sospensione temporanea delle attività produttive della linea della Panda dal 29 settembre al 6 ottobre e di quelle della linea del Tonale dal 29 settembre al 10 ottobre.
"Stellantis ha scelto un approccio prudente e responsabile, sospendendo per un periodo limitato la produzione nello stabilimento di Pomigliano. Una misura di riequilibrio tra capacità produttiva e domanda effettiva, che consente di evitare produzioni a singhiozzo e ottimizzare l'assetto produttivo dell'impianto anche in coordinamento con la linea della Fiat Panda", ha precisato la società.
Nessuna sorpresa secondo analisti
Gli analisti di Equita commentano che ad ogni modo la notizia del fermo impianti in Europa “non sorprende”, ritenendo “che permetta di ottimizzare l’assorbimento del capitale circolante netto (NWC)” e così reiterano la raccomandazione di hold per le azioni Stellantis, indicando un target di prezzo più elevato delle attuali quotazioni, a 9,7 euro.
Lo stabilimento di Pomigliano “produce la Fiat Panda e il SUV di medie dimensioni Alfa Romeo Tonale, impiegando 3.800 dipendenti, mentre lo stabilimento di Poissy produce i SUV di piccole dimensioni DS3 e Opel Mokka con una forza lavoro di 2.000 persone”, sottolineano da WebSim Intermonte (neutral e tp a 8,50 euro).
Stellantis “sta affrontando un calo della domanda nella regione, con le immatricolazioni di auto in Europa sostanzialmente stabili da gennaio a luglio, mentre le immatricolazioni dei marchi Stellantis sono diminuite dell'8%”, evidenziano dalla sim, prevedendo che “anche agosto dovrebbe registrare un leggero calo per Stellantis, nonostante un facile confronto su base annua, poiché agosto 2024 ha visto un calo di oltre il 30% nelle immatricolazioni di auto”.
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