Stellantis chiuderà una fabbrica nel Regno Unito
L’impianto di Luton fermerà la sua produzione di veicoli commerciali leggeri ma la casa automobilistica ha deciso di investire nell’altro impianto del Paese, quello di Ellesmere Port, trasformandolo in un hub di produzione completamente elettrico.
Stellantis chiude fabbrica in UK
Problemi per la produzione di Stellantis nel Regno Unito e la società continua a proseguire nella sua strategia di ottimizzazione, effettuando chiusure e limitando la produzione. La casa automobilistica, infatti, ha annunciato ieri i suoi programmi per la chiusura dello stabilimento di veicoli commerciali leggeri (LCV) a Luton, in Inghilterra, decisione che arriva in un momento di tensione con il governo britannico riguardo al volume di auto e furgoni elettrici che l'azienda deve vendere nel paese.
La decisione rappresenta un cambio di strategia rispetto a quanto comunicato in passato, visto che a febbraio aveva annunciato l’avvio nel primo semestre 2025 della produzione di veicoli elettrici nello stesso stabilimento. Attualmente lo stabilimento di Luton produce van di medie dimensioni per i marchi Vauxhall, Opel, Citroen, Peugeot e Fiat, mentre ad Ellesmere Port vengono prodotti piccoli van elettrici per gli stessi marchi.
Al tempo stesso, Stellantis ha annunciato l’investimento di 50 milioni di sterline per trasformare il suo altro impianto inglese, quello Ellesmere Port, in un hub di produzione completamente elettrico.
L’importanza di Luton
L’impianto di Luton rappresenta “una parte marginale della capacità produttiva del gruppo”, spiegano dagli analisti di WebSim Intermonte che su Stellantis confermano il loro giudizio ‘neutrale’ e il target price di 12,8 euro rispetto agli 11,98 euro di questa mattina (-1,80%).
La produzione nella fabbrica è attesa di circa 89 mila veicoli al 2024, o il 3,5%/1,5% della produzione europea/globale prevista per il gruppo e la decisione viene presa per incrementare l'efficienza produttiva del gruppo (rinunciando però ai volumi) e per ridurre il rischio relativo alle sanzioni relative ai limiti sulle emissioni che in UK sono significativi.
“Difatti la regolamentazione prevede che nel 2025 il 28% delle vendite devono essere elettriche (vs 22% nel 2024) con una multa fino a 15 mila sterline nel caso di non rispetto”, concludono da WebSim.
Problemi per la produzione in Italia
Stellantis resta al centro dell’attenzione anche per le problematiche relative all’impianto di Mirafiori, dove viene prodotta la Fiat 500 elettrica, dove a dicembre si fermeranno gli impianti. La notizia dovrebbe essere confermata ufficialmente dalla società in queste ore ma la decisione dell’azienda di concentrare a novembre tutti gli ordini disponibili per il modello elettrico a causa di una bassa richiesta per dicembre sembra confermare questa indiscrezione.
Secondo quanto riportato da MF, il mese scorso Mirafiori ha operato su un unico turno giornaliero, producendo circa 170 vetture al giorno, una capacità ridotta che riflette il calo di interesse per le auto elettriche. Situazione che sembra destinata a non migliorare con il nuovo anno, quando la produzione della 500 elettrica dovrebbe riprendere solo a partire dal 13 gennaio e con un’attività limitata alle tre settimane consecutive.
I problemi di Stellantis, però, superano anche le Alpi: in Francia la società ha rivisto al ribasso le sue previsioni per il 2025, con una produzione tagliata del 20%. Gli stabilimenti francesi, che realizzano SUV, berline e veicoli commerciali, produrranno solo 605.000 veicoli rispetto ai 766.000 inizialmente previsti, un calo di 161.000 unità. Anche qui, la debolezza della domanda è il fattore principale.
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