Stellantis, controproposta arrivata dalla UAW sugli aumenti salariali


Dopo 14 giorni di sciopero che hanno riguardato i lavoratori delle tre maggiori case automobilistiche negli Stati Uniti, continuano le trattative con il sindacato e gli analisti fanno i conti sull’impatto economico dello stop alla produzione.


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Nuova proposta per Stellantis

Proseguono le trattative tra il management di Stellantis e il sindacato United Auto Workers nel pieno dello sciopero indetto dai rappresentanti dei lavoratori contro le cosiddette ‘Detroit Three’, ovvero Chrysler (di proprietà della casa italo-francese), General Motors e Ford.

Dopo 14 giorni di stop dal lavoro, la UAW ha presentato in queste ore una nuova proposta a Stellantis in assenza di seri progressi nelle trattative sindacali in corso.

Il sindacato ha confermato questa nuova proposta inviata alla casa automobilistica, anche se non ne sono stati diffusi i dettagli.

Le trattative

L’UAW aveva richiesto un aumento salariale del 40% per i lavoratori, adeguamenti del costo della vita legati all’inflazione, garanzie sul posto di lavoro o sulla retribuzione, l’eliminazione dei salari più bassi per i lavoratori con minore anzianità e pensioni a benefici definiti.

Le tre grandi case automobilistiche avevano rifiutato queste proposte, offrendo aumenti salariali del 20%, oltre a benefici pensionistici e non hanno accettato la richiesta di massima retribuzione dopo 90 giorni di lavoro per i nuovi assunti.

Secondo quanto riferito da fonti di Bloomberg non identificate, il sindacato avrebbe ridotto le richieste ad un aumento salariale nel quadriennio del 30% (dal 40% iniziale), compresi gli aggiustamenti sul costo della vita.

L’impatto degli scioperi secondo gli analisti

“Domani si potrebbe capire se le parti si sono realmente avvicinate in quanto in assenza di progressi il sindacato aveva anticipato l’intenzione di allargare gli scioperi”, scrivono da Equita Sim, che sul titolo Stellantis mantengono una raccomandazione ‘buy’, con target price di 23 euro rispetto ai 18,258 di questa mattina (+0,50%).

“Come previsto, la UAW ha ampliato lo sciopero alla Stellantis poiché rimane una distanza significativa sul rinnovo del contratto, anche se la struttura insolita della negoziazione degli scioperi progressivi ne riduce l'impatto complessivo”, spiegano da WebSim Intermonte.

I costi del personale ammontano a circa il 10% del fatturato di Stellantis, mentre la forza lavoro nordamericana rappresenta circa il 30% del totale”, pertanto, “un aumento salariale di circa il 10% comporterebbe una pressione di 0,4 punti percentuali sui margini del gruppo”, calcolano dalla sim.

“Per quanto riguarda l’impatto dello sciopero, le stime suggeriscono un importo complessivo di 5 miliardi di dollari per le tre case automobilistiche per ogni 10 giorni di sciopero, che riteniamo in linea con un impatto di circa 130 milioni di euro al giorno per Stellantis considerando la quota di mercato (nel 2019 il costo per GM era di circa 90 milioni di dollari al giorno)”, concludono da WebSim, mantenendo il giudizio ‘neutrale’ sul titolo Stellantis, con prezzo obiettivo di 18,60 euro.

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