Stellantis, crollano le immatricolazioni ad agosto in Europa


Il mercato dell'auto ha subito un forte stop nel mese di agosto e il gruppo Stellantis ha visto le immatricolazioni scendere di quasi il 30%.


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Il crollo delle immatricolazioni

Mese di agosto difficile per Stellantis con le sue immatricolazioni in forte calo rispetto al 2020, secondo quanto comunicato dall'associazione dei produttori europei (Acea).

Il gruppo ha venduto in Europa (tra UE, Efta e Gb) 122.836 euro, segnando un crollo del 29,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato ha ridotto la quota di mercato di Stellantis al 16,9%, mentre l'anno precedente arrivava a 19,7%.

Il bilancio da inizio anno per il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA resta comunque positivo e negli ultimi otto mesi Stellantis ha immatricolato 1.684.122 vetture, il 14,8% in più rispetto all'analogo periodo 2020. Leggero aumento per la quota di mercato, cresciuta dello 0,4% e arrivata al 20,6%.

Tra i marchi del gruppo, Peugeot ha venduto 32.555 euro, con un calo del 39,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre la flessione di FCA è stata del 24,3% con 25.970 auto.

Male anche tutti gli altri brand, con Opel che si ferma a 24.463 unità (-17,0%), Citroen a 22,961 (-31,3%), Jeep a 8.078 (-26,2%), Ds a 2.136 (-11,7%), Alfa Romeo non va oltre i 1.410 (-50,2%) e Lancia/Chrysler che cala del 9,1% con 2.059 vetture.

I dati del mercato

Dall'Acea hanno evidenziato un mese di agosto caratterizzato da un calo pari al 18,1% rispetto al 2020 per i mercati dell'Unione europea, Paesi Efta e Regno Unito, con 724.710 euro immatricolate.

Anche in questo caso, il trend da inizio anno resta ancora positivo, con 8.188.886 unità vendute e un aumento del 12,7% rispetto all'analogo periodo del 2020, in piena pandemia.

Per avere un quadro più chiaro, il Centro Studi Promotor ha analizzato il periodo pre pandemia e il confronto con il 2019 vede il mercato dell'Europa Occidentale segnare un calo del 24,4% nel periodo tra gennaio e agosto.

Inoltre, alla fine del primo semestre di quest’anno, il calo corrispondente era del 23%, evidenziando un peggioramento nei mesi di luglio e agosto, destinato a proseguire a causa della crisi dei semiconduttori che sta portando allo stop della produzione per molte case automobilistiche.

Tra i paesi interessati, soltanto la Norvegia ha visto un aumento rispetto al 2019 grazie agli incentivi per le auto elettriche, segnando un +11,5%.

Male, invece, il resto dei 30 mercati europei con il dato peggiore riscontrato in Spagna (-33,4%), seguita da Regno Unito (-27,5%), Germania (-27%), dalla Francia (-23,3%) e dall'Italia, dove il calo minore (-20%) è arrivato grazie agli incentivi.

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