Stellantis, immatricolazioni in calo anche a luglio in Europa


Il gruppo resta in ritardo anche rispetto al periodo pre-pandemia, non riuscendo a sfruttare la scia del dodicesimo mese consecutivo di aumento delle vendite messo a segno il mese scorso dal mercato dell’Europa Occidentale.


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Stellantis cede quote di mercato

Continuano a diminuire le immatricolazioni di nuove auto di Stellantis. Il mese di luglio ha visto il gruppo registrare un calo delle vendite pari al 3,3% nell’Unione europea (più UK e paesi Efta) rispetto allo stesso mese del 2022, scendendo così a quota 160.251.

Secondo i dati diffusi dall’Associazione Europea dei Produttori Auto (ACEA), la quota di mercato della società italo-francese è scesa dal 16,6% di giugno all’attuale 15,7%.

Nei primi 7 mesi del 2023, le immatricolazioni del gruppo hanno segnato un aumento del 4,1% toccando quota 1.304.948, in aumento delle 1.253.572 unità dello stesso periodo del 2022.

A luglio tra i principali marchi del gruppo si segnalano le performance negative del marchio Peugeot (-3,9%) e del marchio Fiat (-4,9%), mentre tra gennaio e luglio, invece, il marchio Peugeot ha registrato un incremento delle immatricolazioni pari al 5,9% mentre il marchio Fiat ha fatto segnare un calo del 4,3%.

La view degli analisti

Stellantis “continua a registrare una performance inferiore al mercato, con un calo del 3% rispetto all'anno precedente, simile a quanto accaduto nei mesi scorsi”, sottolineano da WebSim Intermonte.

Nel mese di luglio, il gruppo “ha perso 2,8 punti percentuali di quota rispetto al 2022 e il 6% rispetto al 2019 (rispettivamente -2,2 e -5,7 punti percentuali dall'inizio dell'anno)”, aggiungono dalla sim, mantenendo un giudizio ‘neutrale’ sul titolo Stellantis, con 18,60 euro rispetto ai 17,22 euro di questa mattina (+0,10%).

I dati in Europa

Nei paesi dell’Europa occidentale, comprendenti l’UE, l’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e il Regno Unito, le immatricolazioni di auto nel mese di luglio sono arrivate a 1.022.468, con una crescita del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’aumento a due cifre è stato registrato nei principali mercati, quali Germania, Francia e Spagna, mentre in Italia la crescita si ferma di poco sotto il 9%.

Da inizio 2023 l’incremento complessivo delle vendite è stato del 17,5%, con 7,6 milioni di veicoli venduti.

Dodicesimo incremento

I numeri indicano “il dodicesimo incremento consecutivo” delle vendite in Europa, sottolinea il Centro Studi Promotor.

Questa crescita è dovuta al venir meno di una parte dei fattori che avevano fortemente colpito il mercato: “con la pandemia all’inizio del 2020 e poi con le conseguenze della guerra in Ucraina e le forti carenze di componenti essenziali per la costruzione di autoveicoli”, spiegano da Promotor.

Se si raffrontano i primi sette mesi del 2023, invece, resta un calo del 21,98% sullo stesso periodo del 2019, pertanto il mercato automobilistico europeo “è ben lontano dall'essere tornato alla normalità”, in quanto “le nuove immatricolazioni in molti Paesi non riescono a soddisfare completamente l'esigenza di rottamare le vetture più vecchie e di conseguenza più inquinanti e più pericolose”.

Da un lato vi sono ancora “lunghe attese per la consegna di modelli la cui produzione è penalizzata dalle carenze che ancora permangono di componenti e dall’altro c'è una crisi della domanda determinata dalle incertezze in molti paesi per la transizione energetica imposta dall'Unione europea”, concludono da Promotor.

Ritardo elettrico in Italia

Se si guarda il dettaglio delle immatricolazioni di auto elettriche, si conferma il forte ritardo italiano: nell'Unione Europea sono aumentate del 62,4% e la quota di mercato è stata quasi del 15%, mentre in Italia la crescita è stata del 14,4% pari al 3,4% del totale.

Sempre a luglio, il dettaglio delle immatricolazioni del gruppo ha registrato un calo del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2022 a quota 160.251, mentre nei primi 7 mesi dell'anno le immatricolazioni hanno segnato, invece, un aumento del 4,1% toccando quota 1.304.948, In aumento delle 1.253.572 unità dello stesso periodo del 2022.

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