Stellantis in calo, fiato sospeso per i risultati sulle vendite

La casa automobilistica avrebbe dovuto diffondere oggi i dati sui volumi preliminari di consegne del secondo trimestre e il primo semestre ma si sono diffuse voci di un possibile rinvio che non piace al mercato.
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Azioni Stellantis in rosso
Stellantis in netto calo questa mattina a Piazza Affari, peggiore titolo del listino milanese, confermando così il momento poco felice.
Nella prima ora di scambi, il titolo arrivava a cedere il 4%, scendendo così ad un minimo di 7,78 euro, ai minimi dallo scorso aprile, con oltre 10,5 milioni di pezzi scambiati a fronte di una media a 30 giorni per una intera seduta di 21,9 milioni.
Con il calo di oggi, le azioni Stellantis stanno cedendo oltre il 35% in questo 2025, considerando i 12,62 euro di inizio gennaio.
Spostati i dati sulle vendite?
Dopo circa due ore di scambi, ancora non sono arrivati chiarimenti da parte di Stellantis circa il calo odierno.
Oggi la società avrebbe dovuto diffondere i dati sui volumi preliminari di consegne del secondo trimestre e il primo semestre.
Dalle sale operative, però, un trader intervistato dall’agenzia Reuters riporta di indiscrezioni secondo le quali la casa automobilistica avrebbe spostato al 29 di luglio il dato sugli shipment globali di nuove vetture, accorpandolo a quello dei risultati trimestrali.
“Lo spostamento della diffusione di questo dato crea incertezza e la cosa non piace al mercato”, sottolinea il trader.
Le previsioni sulle consegne
Gli analisti di WebSim Intermonte stimano che le consegne si attestino a 1,475 miliardi di unità, in calo del 4%. “A livello di gruppo confermiamo in larga parte questa stima, ma sulla base dei dati di immatricolazioni più recenti apportiamo alcune revisioni per area geografica: aumentiamo di 20 mila unità (+6%) il Nord America, dove il calo si è rivelato meno severo del previsto, mentre riduciamo l’Europa di 23mila unità (-3%). Le nostre stime assumono un trimestre neutro in termini di destocking in Usa, Sud America e Medio Oriente, con un re-stocking stagionale in Europa”, spiegano dalla sim.
Nel dettaglio, “le nostre stime risultano coerenti con le aspettative di consenso implicite: a fronte di volumi in calo del -4%, stimiamo ricavi in flessione del -10%, suggerendo un Arpu negativo del -6%, coerente con un mix geografico sfavorevole, un trend di prezzo in normalizzazione e venti contrari da Fx. Il mix modelli/marchi appare neutro, mentre resta bassa la visibilità sul canale distributivo”, proseguono gli analisti.
Altre news
A questa situazione si aggiungono le indiscrezioni di stampa (riportate da Bloomberg che cita l'agenzia egiziana Map) secondo sui la società prevede di raddoppiare entro il 2030 la propria produzione nell'impianto di Kenitra in Marocco, con un investimento da 1,2 miliardi di euro. Dalla fabbrica usciranno piccoli veicoli elettrici e motori mini-ibridi.
Sullo sfondo l'assemblea straordinaria che il 18 luglio si terrà ad Amsterdam per confermare la nomina di Antonio Filosa alla carica di ceo della società.
Intanto, Mediobanca Research conferma la raccomandazione underperform su Stellantis. Gli analisti non prevedono "nessun impatto significativo" sul titolo dalla decisione della società, annunciata mercoledì, di interrompere il suo programma di sviluppo della tecnologia dell'idrogeno per i veicoli commerciali leggeri. "L'attenzione rimane sui risultati del primo semestre del 2025 e sulle previsioni per l'anno fiscale 2025 che la società dovrebbe rivedere", sottolineano gli esperti.
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