Stellantis in evidenza con distensione delle tensioni con la Cina

Pechino ha annunciato la sospensione dei controlli sulle esportazioni di chip prodotti da Nexperia, società con sede nei Paesi Bassi ma controllata dal gruppo cinese Wingtech Technology, favorendo così il settore automobilistico europeo.
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Azioni Stellantis in crescita
Inizio di settimana positivo per il settore automobilistico grazie alle buone notizie provenienti dalla Cina, arrivate in un contesto comunque favorevole per i mercati europei grazie alle prospettive di una fine vicina per lo shutdown statunitense.
L’indice Stoxx Automobiles & parts guadagna l’1,50% nelle prime due ore di scambi odierni, con le azioni Stellantis che guidano il gruppo, segnando una crescita del 2,50%, tra le migliori del benchmark europeo dopo Forvia (+4%).
Bene anche Valeo (+2,50%), Nokian Renkaat (+2,50%), Rheinmetall (+2,30%), Ferrari (+1,80%), Opmobility (+1,60%), Renault (+1,30%) e le tedesche Continental (+1,50%), Volkswagen (+1,20%), BMW (+1,20%), Porsche (+0,90%) e Porsche (+0,90%).
Spiragli di luce tra Cina e Paesi Bassi
Pechino ha annunciato la sospensione dei controlli sulle esportazioni di chip prodotti da Nexperia, società con sede nei Paesi Bassi ma controllata dal gruppo cinese Wingtech Technology.
Si tratta di un passo significativo verso un allentamento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti ed Europa, arrivato dopo settimane di incertezza per nuove interruzioni nella filiera mondiale dei semiconduttori.
Pechino ha confermato ieri di aver “adottato misure concrete per esentare le esportazioni conformi e destinate a usi civili", invitando l'Unione europea a “continuare a esercitare la propria influenza e a sollecitare la parte olandese a correggere le pratiche errate".
La vicenda era iniziata i primi giorni di ottobre quando il governo dei Paesi Bassi aveva assunto il controllo diretto di Nexperia per “ragioni di sicurezza nazionale”, cercando di evitare che l’azienda potesse spostare parte delle proprie attività strategiche in Cina.
L’allarme delle case automobilistiche
La risposta di Pechino vedeva restrizioni sulle esportazioni di chip provenienti dagli stabilimenti cinesi dell’azienda, corrispondente a circa metà della produzione totale. Mossa che aveva messo in allarme diversi costruttori automobilistici, tra cui Volkswagen, Volvo e Honda, i quali segnalavano rischi concreti per la continuità produttiva, mentre Stellantis e altri aveva attivato ‘war room’ dedicate a gestire l’emergenza.
Secondo l'Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA), le scorte di chip Nexperia disponibili in Europa avrebbero potuto esaurirsi nel giro di poche settimane se il blocco fosse rimasto in vigore.
Questo sviluppo “è positivo per gli OEM (original equipment manufacturer), in particolare per Volkswagen, che utilizza semiconduttori Nexperia e le cui previsioni (riconfermate durante i risultati del terzo trimestre del 2025 il 30 ottobre) erano soggette a una fornitura stabile di chip’”, spiegano da WebSim Intermonte.
Gli analisti di Barclays segnalano che i fornitori hanno già iniziato a ricevere nuovi chip da Nexperia, ma le scorte rimangono basse e il rischio di ulteriori interruzioni non può essere escluso. "Il sollievo per il mercato appare temporaneo, poiché le questioni di fondo relative al controllo e alla governance dell'azienda non sono ancora risolte", avvisano dalla banca.
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