Stellantis, nuova frenata delle vendite in Italia

Il mese scorso la casa automobilistica ha sottoperformato rispetto alle vendite complessive in Italia, vedendosi ridurre anche la quota di mercato, mentre per settembre si attende la svolta derivante dagli incentivi per l’acquisto di auto.
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Calano le vendite di Stellantis a luglio
Nuovo calo per le vendite di Stellantis in Italia, anche se più contenute. Il mese scorso, il gruppo ha visto ridurre le sue immatricolazioni a 30.797 unità, il -12,1% rispetto ai 35.038 veicoli dello stesso mese del 2024, quando a giugno erano crollate del 32,9%.Scende la quota del gruppo nel mercato italiano, ora ferma al 26% dal 28,1% del 2024, anche se migliore del 24,5% di giugno.
Nei primi sette mesi dell'anno, Stellantis ha immatricolato 281.454 vetture, con un calo dell'11,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (nel periodo gennaio-luglio 2024 erano state immatricolate 318.744 vetture). Al 31 luglio, la quota di mercato è del 31,5% (da 31,9% e contro il 29,3% di giugno), secondo dati sulle immatricolazioni auto elaborati da Stellantis su fonte Dataforce.
Passando ai marchi, prosegue il trend di crescita di Alfa Romeo nel nostro Paese, mentre Fiat e Fati Professional restano al vertice dei loro rispettivi settori con una quota dell'11,2% pari a 15.244 immatricolazioni totali in crescita del 9,2% rispetto al luglio 2024.
Alfa Romeo ha totalizzato 1.962 immatricolazioni, registrando un incremento del 14% rispetto allo stesso mese del 2024 e raggiungendo una quota di mercato dell'1,7%, in aumento di 0,3 punti percentuali anno su anno. Da inizio anno le immatricolazioni salgono a 18.847 unità, con una crescita del 35% sullo stesso periodo dell'anno precedente. La quota di mercato cumulativa si attesta all'1,9%, con un progresso di 0,5 punti percentuali rispetto al 2024.
“Questi numeri che testimoniano la solidità di una strategia commerciale centrata su una gamma coerente con l’identità di marca e su un'offerta capace di coniugare sportività, tecnologia e design italiano”, sottolinea la società in una nota.
Le vendite all’estero
Arrivati i dati relativi alle immatricolazioni di luglio 2025 in Francia e Spagna che hanno mostrato un mercato stabile, con un andamento negativo in Francia (-6%), in parte compensato da una crescita del 17% in Spagna grazie al piano incentivante 'Reinicia auto+'. Stellantis ha sottoperformato il mercato nei due Paesi, mostrando un calo del -6%. Il mix vede DS (-18%), Jeep (-12%) in calo, ma Alfa Romeo in crescita (+21%). La quota di mercato è in calo, sia anno su anno (-0,5%) sia soprattutto rispetto al 2019 (-9,7%).
“Il dato si confronta con la nostra stima di sell-out per la regione Enlarged Europe che vede una crescita del 6% nel secondo trimestre”, spiegano gli analisti di WebSim Intermonte che sulle azioni Stellantis mantengono la raccomandazione neutral, con target price a 8,50 euro rispetto ai 7,654 euro di questa mattina (+0,80%).
Positivo il dato del Messico, dove ha riportato vendite per 6.696 unità, un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il marchio con il maggior numero di vendite in luglio è stato Ram con 2.947 unità.
Il mercato italiano
Stellantis ha sottoperformato rispetto al dato complessivo del mercato italiano, sceso del 5,11% a luglio rispetto al 2024, con 118.493 unità. Anche il bilancio dei primi sette mesi dell'anno conferma la tendenza negativa, con un totale di 973.396 immatricolazioni, pari a una flessione del 3,75% rispetto allo stesso periodo del 2024 (1.011.338 unità).
Prosegue il buon andamento delle auto elettriche, anche se è ancora lontano dai ritmi di altri Paesi europeo. A luglio sono state vendute 5.764 vetture full electric, con un aumento del 40,59% rispetto a luglio 2024. La quota di mercato delle Bev si attesta al 4,85%, in crescita rispetto al 3,27% dello stesso mese dell'anno scorso. Nei primi sette mesi dell'anno sono state immatricolate 50.539 vetture elettriche, in aumento del 30,86% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una market share del 5,17%.
400 mila auto in meno nel 2025
L’Unrae parla di una “sofferenza strutturale che non accenna a migliorare” e che potrebbe far chiudere il 2025 con 400 mila auto in meno rispetto al 2019.
L'associazione ha rivisto al ribasso le stime per il 2025: 1.515.000 nuove immatricolazioni, 25.000 auto in meno rispetto alle previsioni di aprile. "Nel contesto dell'Unione europea dove l'Italia nel 2024 è quint'ultima per penetrazione delle auto elettriche, il rischio concreto", secondo Roberto Pietrantonio, presidente Unrae, "è che il nostro Paese diventi sempre meno attrattivo per investimenti e offerta. È il momento di agire: occorrono incentivi stabili, semplici e pianificati, che orientino i consumatori e restituiscano fiducia".
L’attesa per gli incentivi
Sui risultati pesa ancora la prospettiva di futuri incentivi per l’acquisto di auto. "Il mercato continua a mostrare segnali di tenuta, ma l'attesa per i nuovi incentivi rischia di trasformarsi in un freno”, secondo Fabio Pressi, presidente di Motus-E, il quale ritiene “positivo che il governo abbia annunciato per settembre l'arrivo di nuove agevolazioni mirate alle fasce a basso reddito”, ma “ora bisogna essere veloci e chiari perché i tempi per spendere le risorse sono stretti”.
“Per far raggiungere all'Italia i livelli di quote di mercato degli altri paesi europei c'è bisogno di misure continuative e certe negli anni, come ad esempio la revisione della deducibilità dei costi di acquisto e noleggio delle auto aziendali", conclude Pressi.
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