Stellantis rinvia il nuovo piano industriale

Il management della casa automobilistica si prende tre mesi in più per elaborare il nuovo piano con l’obiettivo di cercare di garantire che questo rappresenti una vera e propria svolta per il gruppo.
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La proroga del piano industriale di Stellantis
Si prende più tempo il management di Stellantis per mettere a punto in nuovo piano strategico. La casa automobilistica guidata da Antonio Filosa ha infatti posticipato la presentazione del documento alla prima metà dell’anno, spostando così la prima scadenza prevista per il primo trimestre 2026 al 30 giugno.
L’obiettivo della proroga di tre mesi ha come obiettivo quello di garantire che il piano rappresenti una vera e propria svolta per la società, cercando così di far uscire il gruppo dal momento di difficoltà industriale e finanziaria in cui si trova da diversi mesi.
La notizia emerge dalla trascrizione della call di commento alle stime preliminari sulle consegne del terzo trimestre svoltasi la settimana scorsa e tenutasi venerdì 10 ottobre da Ed Ditmire, head of Investor Relations del gruppo.
Il manager spiegava agli analisti come la società sia nel pieno di una revisione strategica volta a ridefinire priorità, programmi e obiettivi. In particolare, alla luce della nomina di nuovi membri del team, il manager citava il tempo necessario per “per consentire al nuovo management di contribuire pienamente alla definizione del piano industriale”.
Altre ragioni citate da Ditmire erano “l'evoluzione del quadro dei dazi commerciali negli Stati Uniti" e "l'intensa interlocuzione in corso con i policy maker europei", chiamati a definire nuovi standard ambientali e industriali che condizioneranno il futuro dell'automotive in Europa.
Verso la trimestrale
Stellantis diffonderà i dati sui ricavi e le consegne del terzo trimestre il prossimo 30 ottobre. Nell’attesa, Deutsche Bank ha alzato il target price sulle azioni Stellantis, portandolo da 7,5 a 8 euro rispetto agli 8,858 euro di questa mattina (+3%). Gli esperti della bancai hanno "leggermente aumentato" le loro stime sul 2025 e si aspettano che i ricavi nel terzo trimestre siano saliti a doppia cifra, ricordano la base di confronto "soft" dello stesso periodo del 2024.
Prezzo obiettivo confermato a 8,5 euro per Citi, con raccomandazione neutral, dopo che le indicazioni sulle consegne nel terzo trimestre del gruppo sono state dell'11% al di sopra delle attese degli analisti, che notano come i dati siano anche del 4% sopra il consenso e citano in particolare la performance positiva del Nord America.
"I volumi del gruppo nel terzo trimestre sono stati nel complesso in linea con le attese e sono stati ampiamente favoriti da una facile base di confronto, ma il dato del 10% superiore al consenso in Nord America appare piuttosto di sostegno e depone bene per una riconquista di quote di mercato per il gruppo", secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, che sul titolo hanno una raccomandazione neutral e un target price a 9,1 euro.
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