Stellantis soffre la crisi del mercato italiano: vendite in forte calo ad agosto


Il mese scorso si è rivelato negativo per il mercato dell’auto e la casa automobilistica ha visto anche ridurre la sua quota di mercato sottoperformando il dato complessivo.


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Calano le vendite di Stellantis

Agosto nero per le immatricolazioni di Stellantis, colpita più del mercato italiano dalla crisi del settore auto anche se i suoi marchi restano tra i più venduti nel nostro Paese.

Crisi che ha portato le vendite della casa automobilistica italo-francese a registrare un calo del 32,24% il mese scorso, con la sua quota di mercato che scende dal 28,04% al 24,82%, secondo calcoli dell’agenzia Reuters. I modelli del gruppo restano tra i dieci più venduti in Italia, dove Fiat si conferma il più acquistato (3.315 unità), mentre si posizionano in questa classifica anche Jeep Avenger, la Peugeot 208 e la Opel Corsa.

Stellantis, che comprende tra gli altri i marchi Fiat, Jeep, Lancia, Chrysler, Alfa Romeo, Peugeot, Opel, Citroen/Ds, rimane in testa al mercato italiano (auto + veicoli commerciali) anche nei primi otto mesi dell’anno, con una market share del 32,07% e guida con una quota di mercato del 31,05%.

I dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti seguono quelli comunicati ieri relativi alle immatricolazioni in Francia, dove il gruppo guidato da Carlos Tavares ha fatto peggio dell’intero mercato con un calo del 31,7% (22.600 veicoli immatricolati) rispetto al -24,3% delle vendite complessive nel Paese.

Alla Borsa Italiana, intanto, le azioni Stellantis virano subito in rosso nella prima mezz’ora di scambi, arrivando a cedere lo 0,80% a 14,888 euro.

Dati inferiori alle attese degli analisti

Stellantis “continua a sottoperformare: pesantemente in Italia, non beneficiando degli incentivi entrati in vigore a giugno, ma anche in Francia”, sottolineano gli analisti di Equita Sim, che sul titolo del gruppo mantengono una raccomandazione ‘hold’ con target price di 20,50 euro.

Sebbene il mese di agosto “sia stagionalmente il meno importante e sia stato penalizzato da 1 giorno lavorativo in meno sia in Italia che in Francia, i dati sono inferiori alle nostre attese”, proseguono dalla sim. “Come previsto i problemi produttivi per il lancio dei nuovi modelli di cui si è parlato nell’ultima conference call, continueranno a pesare nei prossimi mesi”, concludono da Equita.

Le immatricolazioni in Italia

Il calo complessivo per il mercato italiano è stato pari al 13,37% ad agosto, con 69.121 autovetture immatricolate a fronte delle 79.787 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente.

I trasferimenti di proprietà sono stati 301.345 a fronte di 306.962 passaggi registrati ad agosto 2023, con una diminuzione del 1,83%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 370.466, ha interessato per il 18,66% vetture nuove e per l’81,34% vetture usate.

Non decolla il mercato delle auto elettriche e, dopo un picco all'8,3% grazie agli incentivi di giugno, la quota di veicoli elettrici è scesa al 3,7% in agosto, lontano dagli standard europei.

Finito l’effetto incentivi

“L’effetto incentivi, che aveva portato le immatricolazioni a crescere del 15% in giugno e del 4,7% in luglio, pare essersi completamente dissolto con un risultato che, rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto ad agosto 2019, accusa una contrazione di ben il 22,5%”, sottolineano dal Centro Studi Promotor.

Secondo il Presidente Gian Primo Quagliano, “i dati di agosto confermano la situazione di grave difficoltà per il mercato dell’auto italiano che appare penalizzato dai forti aumenti dei prezzi delle auto e da una transizione energetica che si rivela sempre più difficile. Magra consolazione per gli italiani è il fatto che difficoltà analoghe incontrano gli automobilisti degli altri paesi dell’Unione Europea. E’ del tutto evidente, come il Centro Studi Promotor afferma da tempo, che occorre rivedere la politica per l’auto, non solo a livello nazionale, ma anche a livello di Unione europea”.

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