Stellantis sperimenta la ricarica in 5 minuti

La casa automobilistica sta sperimento a Madrid la nuova tecnologia grazie al sostegno economico ottenuto dal governo spagnolo e punta ad estenderla a tutti i suoi clienti nei prossimi mesi.
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Ricarica in 5 minuti per Stellantis
Caricare la propria auto in soli cinque minuti. È questo l’obiettivo della nuova tecnologia attualmente sperimentata da Stellantis per cercare così di favorire le vendite delle vetture elettriche.
La sperimentazione, finanziata da 9,8 milioni di euro stanziati dal governo spagnolo, è attualmente in corso a Madrid e riguarda la sostituzione delle batterie sulla Fiat 500e fornite da Ample, azienda specializzata nel cambio di accumulatori per auto.
La flotta composta da 40 unità è gestita da Free2Move, società di car sharing di proprietà della stessa Stellantis, e la sperimentazione prevede la guida dei veicoli da parte degli utenti. Attualmente le auto sono servite da un’unica stazione di sostituzione delle batterie, ma è prevista la creazione di altre in città, oltre ad aumentare il numero delle vetture fino a 100 nei prossimi mesi.
Le prossime mosse
Se la sperimentazione avrà successo, la tecnologia sarà offerta a tutti, ha promesso l'amministratore delegato di Fiat, Olivier François. "Ci stiamo impegnando a testare e analizzare approfonditamente questo concept in condizioni reali e puntiamo a estenderlo presto ai clienti privati", ha affermato il manager, aggiungendo che "per questo crediamo profondamente in questo progetto e abbiamo scelto la nostra iconica Fiat 500 come capofila dell'iniziativa: fornirà spunti preziosi sia per il nostro marchio che per il gruppo, mentre plasmiamo il futuro della mobilità".
Per il momento non è chiaro se la sperimentazione verrà estesa ad altri veicoli elettrici Stellantis, dato che la 500e si basa su una piattaforma specifica e non sulla piattaforma e-CMP per veicoli elettrici utilizzata da Citroën, Peugeot, Vauxhall e altri.
Azioni Stellantis in evidenza
A Milano, intanto, le azioni Stellantis scattano in testa tra le blu chip del FTSE MIB (-1,25%), a 8,829 euro, recuperando così le perdite di venerdì scorso (-3,39%) dopo la chiusura positiva di ieri (+0,66%).
Resta nettamente negativo il bilancio del titolo della casa automobilistica in questo 2025: da inizio gennaio le azioni stanno perdendo il 30%, considerando i 12,62 euro di inizio gennaio.
Tra gli elementi a sostegno del titolo ci sono le speranze di un accordo sui dazi tra Unione europea e Stati Uniti. Secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, la UE punta ad un dazio fisso del 10% su tutte le esportazioni verso gli USA nella speranza di evitare maggiori tariffe su automobili, farmaci ed elettronica.
L'offerta di Bruxelles verrebbe presentata solo a determinate condizioni e non sarebbe permanente. In cambio l'UE sarebbe pronta a ridurre i dazi sui veicoli prodotti negli Stati Uniti e a modificare eventualmente gli ostacoli tecnici o legali per facilitare la vendita delle auto americane in Europa. L'UE si sarebbe anche offerta di vietare completamente gli acquisti di gas naturale russo, creando potenzialmente una maggiore domanda per i produttori statunitensi di Gnl.
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