Stellantis, vendite in aumento a marzo ma crescita inferiore al mercato italiano


La società ha immatricolato oltre 43 mila auto il mese scorso in Italia ma è riuscita ad aumentare la propria quota di mercato e Fiat resta il marchio più venduto.


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Stellantis in crescita

Marzo positivo per Stellantis, mese in cui il gruppo ha visto aumentare sia le vendite che la propria quota di mercato in Italia.

Le immatricolazioni della società sono arrivate a 58.986 nel nostro paese, segnando così una crescita del 35,7% rispetto alle 43.573 unità dello stesso mese del 2022, anche se sotto il livello del mercato italiano (+40,8%).

I dati elaborati da Dataforce aggiungono che l’aumento ha permesso a Stellantis di incrementare la propria quota di mercato a marzo dal 35,2% al 36,5%.

Per quanto riguarda il primo trimestre dell’anno, con 144.917 unità vendute la quota di mercato del gruppo che comprende tra gli altri i marchi Fiat, Jeep, Lancia, Chrysler, Alfa Romeo, Peugeot, Opel, Citroen/DS si attesta al 33,8%, in calo rispetto alla quota del 36,5% dello stesso mese dell’anno precedente.

Analisti positivi

Dopo la diffusione dei risultati di Stellantis, Equita Sim conferma la raccomandazione ‘buy’ e il prezzo obiettivo a 20,5 euro sul titolo della casa automobilistica, oggi positiva (+0,10%) a Piazza Affari a 16,70 euro.

Nel mese scorso le “immatricolazioni di mercato sono state in ulteriore recupero ovunque”, e “Stellantis sottoperforma, ma ci attendiamo recuperi in corso d’anno”, prevedono gli analisti della sim.

“Pur ricordando che il primo semestre 2023 beneficia della consegna degli ordini inevasi accumulati nel secondo semestre 2022 grazie al progressivo miglioramento della carenza di componenti e dei problemi di logistica (in previsione di un secondo semestre più sfidante), il mercato nel primo trimestre evidenzia un recupero del volumi superiore alla stima di Stellantis per il 2023 (Europa e Nord America +5% anno su anno)”, aggiungono.

“Ci aspettiamo che la sottoperformance di Stellantis in Europa (per il più lento recupero su logistica e carenza) e negli USA (per problemi produttivi) venga progressivamente almeno in parte recuperata nel corso dell’anno”, prevedono da Equita.

Record per il mercato

A livello nazionale, il mercato automobilistico prosegue verso una ripresa, segnando un rimbalzo record delle immatricolazioni del 40,8% a marzo.

Nel dettaglio, il bollettino mensile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato 168.294 autovetture immatricolate, segnando così un balzo rispetto alle 119.548 unità registrate nello stesso mese del 2022.

Numeri positivi, certo, ma ancora lontani dai livelli pre-pandemia del 2019 quando il trimestre aveva visto 538.060 immatricolazioni (-20,6%).

I risultati dei vari brand

Risultati brillanti anche per quasi tutti i brand, ad eccezione di Jaguar, con Nissan, Alfa Romeo, Dr o Cupra che raddoppiano o triplicano rispetto a febbraio.

Positiva Tesla con quasi 3 mila autovetture vendute e Maserati, mentre si consolida la cinese MG che raggiunge l’1,4% della quota di mercato e 2.300 unità vendute.

Il marchio più venduto resta Fiat, con oltre 17 mila auto immatricolate e una crescita del 6% da inizio anno, seguita da Volkswagen (11.700 e +40% a/a), mentre raddoppia Jeep nel mese e un +50% da inizio anno.

Circa 10 mila vetture vendute all’anno per Toyota, Peugeot e Ford, con un positivo recupero dei volumi su marzo 2022.

Le ragioni del recupero

Di “clamoroso risultato” raggiunto dal mercato italiano parla il Csp, secondo il quale il recupero è dato dal confronto con il mese di marzo 2022 particolarmente negativo, mentre se si paragona i numeri di quest’anno con il marzo 2021 il calo risulta del 29,7%.

Altro fattore sottolineato dal Csp è il miglioramento “significativo” della capacità delle case automobilistiche di fornire le auto richieste, mostrando così di essere sulla via giusta per uscire dalla crisi dovuta alla carenza di microchip e di altri componenti.

Per quanto riguarda il 2023, secondo il Centro Studi Promotor le immatricolazioni potrebbero arrivare alle 400 mila unità nell’anno, anche se i prezzi in salita e l’elettrificazione a rilento delle flotte potrebbero condizionarne il futuro.

Quest’ultimo elemento, in particolare, mostra un ritardo italiano rispetto agli altri paesi, con quest’ultimi che presentano numeri “ormai a due cifre”, sottolinea Gian Primo Quagliano, direttore di Promotor, “nonostante siano disponibili dal 10 gennaio 190 milioni per incentivi all'acquisto di auto elettriche che sono stati utilizzati solo per il 10,3%”.

Risultati in Europa

Ieri, intanto, l’ACEA, l’associazione europea dei produttori, ha comunicato che a febbraio, nella UE (più UK e Paesi Efta) le immatricolazioni di nuove auto del gruppo Stellantis sono state pari a 167.097 unità, in aumento del 2% su base annua.

Nel primo bimestre le immatricolazioni di nuove auto del gruppo sono salite dell’1% a quota 323.838 unità (320.660 nello stesso periodo del 2022).

A febbraio la quota di mercato del gruppo è scesa al 18,5% dal 20,4% di febbraio 2022 e tra i singoli marchi del gruppo spicca la perfomance di Peugeot (53.527 nuove immatricolazioni, +6,3% annuo) mentre si conferma stabile la performance di Fiat, con 30.590 nuove immatricolazioni, in aumento dello 0,5% rispetto a febbraio 2022.

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