Stellantis, vendite in aumento per il terzo mese consecutivo in Europa

Il dato di settembre della casa automobilistica si inserisce in un contesto positivo per il mercato automobilistico europeo, con il settore elettrico che continua a crescere.
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Le immatricolazioni di Stellantis
Terzo mese consecutivo caratterizzato da una crescita delle vendite di Stellantis in Europa (UE, Efta, UK) dopo il dato positivo di agosto. Il mese scorso la casa automobilistica italo-francese ha registrato un aumento dell’11,5% in Europa rispetto allo stesso mese di un anno fa, arrivando a 165.457 veicoli, e ha migliorato la propria quota di mercato dal 13,3% del 2024 al 13,4%.
Calano, invece, le immatricolazioni del gruppo nei primi nove mesi dell’anno, scese del 5,6% e attestandosi a 1.464.419 veicoli. Sale leggermente la quota di mercato nel periodo, passando dal 15,9% al 14,7%. Tra gennaio e settembre, il marchio con la migliore performance è stato Alfa Romeo (+39,4%), mentre la peggiore è Lancia (-71%).
“Uno dei principali fattori alla base di questa performance è stata la strategia ‘smart car’. Modelli come Citroën C3, C3 Aircross, FIAT Grande Panda e Opel Frontera hanno notevolmente incrementato il ritmo di acquisizione ordini, contribuendo al mantenimento della leadership di Stellantis nel segmento strategico delle vetture ibride, con una quota da gennaio del 15,2%, e un incremento di 4,1 punti percentuali rispetto a settembre 2024”, sottolinea Stellantis in una nota.
I numeri del mercato
Il buon risultato di Stellantis si inserisce in contesto positivo per il mercato europeo, cresciuto a settembre del 10,7% (1.236.876 veicoli) grazie all’aumento a doppia cifra in Spagna (+16,4%) e Germania (+12,8%), oltre che dei progressi registrati in Italia (+4,2%) e Francia (+1%).
Questo risultato permette di superare la stagnazione della prima parte dell’anno e di chiudere il consuntivo dei primi nove del 2025 con un piccolo avanzo rispetto all’anno precedente.
Il risultato dell’elettrico
Per quanto riguarda l’elettrico, crescono in Europa anche le motorizzazioni ibride plug-in, salite del 32% mentre la quota sul totale delle immatricolazioni è passata dal 7,1% dei primi 9 mesi del 2024 al 9,3%.
In questo settore, però, l’Italia resta indietro: con una crescita delle motorizzazioni elettriche nel periodo gennaio-settembre del 26,6% sullo stesso periodo del 2024 e una quota di mercato passata dal 4% dei primi 9 mesi del 2024 al 5,2% dello stesso periodo del 2025. Servirà aspettare i risultati di ottobre e dei mesi a venire per capire come l’effetto degli incentivi assegnati la settimana scorsa andrà a incidere su queste percentuali.
A livello di case automobilistiche, oltre a Stellantis, crescono a due cifre le immatricolazioni di Renault (+15,2%) mentre Volkswagen aumenta del 4,4% da inizio anno, del 9,7% nel mese di settembre.
Tra gli emergenti, Saic Motor conquista il 2,7% di quota di mercato nel mese mentre Tesla scende al 3,2 e scivola all’1,7% da inizio anno. Segue Byd con il 2% di quota nel mese, l’1,2% nel periodo gennaio-settembre, percentuale quadruplicata rispetto allo stesso periodo del 2024.
Terzo mese consecutivo di crescita per il mercato
“A settembre 2025, le immatricolazioni di nuove auto nell'UE sono aumentate dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, segnando il terzo mese consecutivo di crescita”, sottolineano dall’Acea.
“Questo recente slancio è stato in parte trainato dal lancio di nuovi modelli, con il solo settembre che ha registrato un forte aumento del 10%. La quota di mercato delle auto elettriche a batteria si è mantenuta stabile al 16,1% da inizio anno, ancora al di sotto del ritmo richiesto in questa fase della transizione. I veicoli ibridi-elettrici sono rimasti la tipologia di alimentazione più popolare tra gli acquirenti”, aggiungono dall’associazione.
“È indubbiamente una buona notizia a cui se ne accompagna un’altra che riguarda l’auto elettrica che nel periodo gennaio-settembre ha visto le immatricolazioni in Europa Occidentale attestarsi a 1.796.688 con un incremento sullo stesso periodo dell’anno scorso di ben il 25,4% e con il raggiungimento della quota di mercato del 18,1% contro il 14,7% del 2024” evidenzia il Centro Studi Promotor diretto da Gian Primo Quagliano.
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