Stellantis, vendite in calo nel Nord America


La performance di settembre della casa automobilistica italo-francese negli Stati Uniti e in Canada è stata inferiore a quella dei concorrenti General Motors e Ford, oltre che ai numeri del mercato complessivo.


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Le vendite di Stellantis negli USA

Calano le immatricolazioni di Stellantis negli Stati Uniti e in Canada a settembre, in frenata anche rispetto alle vendite delle concorrenti.

La casa italo-francese ha visto ridursi le sue vendite nei paesi nordamericani dall’1% su base annuale, con 381 mila unità immatricolate, in linea con la performance da inizio anno ma il risultato è stato peggiore se paragonato al +6% del secondo trimestre e nettamente inferiore al +21% di General Motors e del +8% di Ford.

Complessivamente, negli USA le vendite di settembre sono state 1,33 milioni, 15,67 milioni nell’intero 2023, in crescita del +17% secondo stime di JD Power, con dati non ancora completi.

La view degli analisti

Dopo la diffusione del dato, Banca Akros ha confermato il rating accumulate su Stellantis, con target price di 21 euro rispetto ai 17,636 di questa mattina (-1%).

Secondo il broker, i numeri diffusi dalla casa automobilistica rappresentano una notizia con “impatto neutrale”, per poi sottolineare come “i brand premium come Jeep e Ram hanno venduto 289 mila unità, pari al 75,9% delle vendite totali” e “il peso di questi due brand è stato di 200 punti più basso rispetto allo stesso periodo del 2022”. Da Equita Sim confermano il rating ‘buy’ su Stellantis, con prezzo obiettivo pari a 23 euro per azione.

Dalla sim ritengono che, “a differenza dei precedenti trimestri, il mix sia sfavorevole in quanto sono calate sia Jeep che Ram, quasi totalmente compensate dal balzo di Chrysler che però genera margini inferiori”.

“La crescita dei volumi è leggermente inferiore a quanto ci aspettavamo, ma con la stessa performance nel primo trimestre Stellantis era comunque riuscita a sorprendere il consensus in positivo”, concludono da Equita.

Il trend della società nel Nordamerica “non è positivo alla luce anche della spinta produttiva del primo semestre, arrivata, a nostro avviso, da un aumento delle scorte dei dealer”, spiegano da WebSim Intermonte.

“Evidenziamo inoltre un mix debole per brand (Jeep e RAM -4%), mentre non era disponibile il dato complessivo per canale ma riteniamo che anch’esso non sia stato positivo (fleet>retail, fleet RAM +19%)”, ricordando che “l’area del Nord America rappresenta il 30% volumi di gruppo e il 60% dell’Ebit adjusted, pertanto da Intermonte confermano il giudizio ‘neutrale’ sul titolo, target price 18,60 euro.

Le immatricolazioni in Italia e Francia

Ieri, intanto, erano stati pubblicati i dati sulle immatricolazioni del mese di settembre per Francia e Italia.

Nel mese di settembre 2023, le immatricolazioni di Francia e Italia hanno mostrato una crescita del +16% anno su anno a livello di mercato, mentre per Stellantis i dati mostrano una crescita del +9% sempre su base annuale, sostenuta dalle immatricolazioni in Italia (+24%).

“Tali dati mostrano un mix che dovrebbe essere positivo con Jeep, Alfa Romeo e DS in aumento, ma una quota di mercato in continuo calo (-1,9 pp rispetto al 2022 e -7,4 pp rispetto al 2019)”, concludono da WebSim.

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