Stellantis, vendite in Europa inferiori al mercato


Dopo un dicembre ‘difficile’, la casa automobilistica ha visto diminuire le sue immatricolazioni anche nel corso di tutto il 2022 e sembra non riuscire a restare in scia delle performance del suo mercato di riferimento.


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Le immatricolazioni di Stellantis

Rallentano ancora le vendite di Stellantis nel mese di dicembre in Europa, concludendo così un 2022 non particolarmente brillante.

Nel dettaglio, l’ultimo mese del 2022 ha visto Stellantis immatricolare 159.425 unità nei paesi europei (UE+UK+EFTA), segnando un calo del 10,3% rispetto al dicembre dello scorso anno, mentre la sua quota di mercato si è ridotta al 14,6% dal 18,7% del dicembre 2021.

Tra i marchi, si segnalano i boom di Alfa Romeo (+42%) e di Jeep (+24,2%), mentre Fiat aumenta del 2,1%.

Notizie negative per Stellantis anche per quanto riguarda l’intero 2022, con una quota di mercato diminuita dal 20,2% al 18,2% e una minore (-13,7%) quantità di auto immatricolate (2.52.543) se si confrontano i dati con il 2021.

Il 2022 ha visto la “performance storica” della Peugeot 208, arrivata a essere l’auto più venduta in Europa con circa 220 mila unità vendute su base annua.

Nella Top 10 dei modelli europei ci sono anche la Fiat 500 (sesto), la Opel/Vauxhall Corsa (settimo) e la Citroen C4 (ottavo).

Il Chief Operating officer dell’area ‘Enlarged Europe’ di Stellantis ha definito i risultati della società “eccellenti”, in quanto “confermano che siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo tenere le mani sul volante e concentrarci sulla strada da percorrere”.

“Nell'ambito del nostro piano strategico Dare Forward 2030, lavoriamo costantemente al nostro obiettivo di essere Carbon Net Zero nel 2038, pronti a lanciare nuovi modelli elettrici già quest’anno”, ha aggiunto il manager.

I numeri nell’UE

Il risultato di Stellantis resta deludente anche se paragonato a quello del mercato europeo, cresciuto del 12,8% nel mese di dicembre e quinto mese consecutivo di crescita nel 2022.

L’Acea sottolinea come i migliori risultati sono stati quelli riscontrati in Germania e in Italia, con aumenti a doppia cifra rispettivamente del 38,1% e del 21%, mentre il peggiore è stato il mercato spagnolo, in contrazione del 14,1%, mentre quello francese è rimasto fermo (-0,1%).

Nell’intero 2022 si è assistito ad un calo del 4,5% nell’Unione europea, principalmente a causa dell’impatto delle carenze di componenti nella prima metà dell’anno.

Tra i quattro principali paesi si è ‘salvata’ solo la Germania (+11%) grazie all’ascesa delle vendite di auto elettriche, mentre sono arretrati i mercati di Italia (-9,7%), Francia (-7,8%) e Spagna (-5,4%).

Domanda debole

Secondo il Centro Studi Promotor, la performance del mercato è stata caratterizzata da una “domanda debole”, anche se superiore all’offerta di prodotto generata dalla scarsità di microchip e dalle difficoltà delle catene di fornitura.

“Nella seconda metà del 2022 la crisi dell'offerta si è comunque ridimensionata e questo ha consentito di contenere le perdite entro certi limiti”, sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor di Bologna”

Se “le difficoltà di forniture ancora sussistono, si ritiene che la situazione possa ancora migliorare nei prossimi mesi”, prevede Quagliano, ritenendo che “a questa possibilità è legato il raggiungimento nel corso del 2023 di risultati più vicini ai livelli precedenti la pandemia”.

Su quest'anno incideranno ancora però gli effetti della guerra in Ucraina, la crescita del costo del denaro e il quadro economico incerto.

Accordo con Terrafame

Nel frattempo, Stellantis ha annunciato un accordo con la finlandese Terrafame finalizzato alla fornitura di solfato di nichel dal 2025 per la produzione di batterie per i veicoli elettrici (EV), inserito all’interno della strategia della casa automobilistica compresa nel piano strategico Dare Forward 2030.

Di durata quinquennale, l’accordo permetterà di coprire una significativa parte del fabbisogno di nichel sostenibile prodotto nella regione.

“Questo accordo fa parte della strategia di approvvigionamento di materie prime essenziali per soddisfare le nostre esigenze la produzione dei pacchi batteria per i veicoli elettrici”, spiegava Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, sottolineando che la società continua “a costruire una nuova value chain globale insieme a partner di prima categoria, per sostenere la nostra strategia globale e portare avanti il nostro impegno a diventare il punto di riferimento nel settore nel contrasto al cambiamento climatico, con l'obiettivo di azzerare le emissioni nette entro il 2038, in anticipo rispetto alla concorrenza”.

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