Stellantis verso l’accordo con gli USA sul dieselgate. Attesa per i dati sulle immatricolazioni


La casa automobilistica potrebbe arrivare ad un accordo con il Dipartimento di Giustizia americana sullo scandalo dieselgate, evitando sanzioni pesanti.

Domani sono attesi i dati sulle immatricolazioni di ottobre per Stellantis ma il dato relativo alla Francia, già diffuso, lascia presagire un ulteriore forte calo per le vendite anche in Italia


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Possibile accordo tra Stellantis e USA

Lo scandalo del ‘dieselgate’ negli Stati Uniti potrebbe vedere presto una fine e Stellantis, coinvolta nella vicenda, potrebbe uscirne fuori quasi indenne. Secondo indiscrezioni pubblicate dal quotidiano Il Messaggero nel corso del weekend, infatti, sarebbe vicino l’accordo tra il produttore di automobili e il Dipartimento di Giustizia USA sulla controversia in piedi dal 2015.

La vicenda riguarda circa 100 mila veicoli con motore diesel venduti oltre Atlantico da FCA, accusata di aver modificato i dati sulle emissioni.

L’accordo tra il produttore e il Dipartimento di Giustizia americano potrebbe vedere una semplice multa tra i 250 e i 300 milioni di dollari, secondo fonti del quotidiano romano.

Se confermata, la sanzione avrebbe “un impatto modesto”, in quanto rappresenta “meno dell’1% dell’attuale market cap di Stellantis”, sottolineano da Equita Sim, considerando anche che una delle altre casa coinvolte nello scandalo, Volkswagen, aveva pagato oltre 2 miliardi di dollari.

Gli analisti della sim milanese mantengono la loro posizione ‘buy’ sul titolo, con prezzo obiettivo di 22,60 euro.

Posizione di acquisto su Stellantis anche per Intesa Sanpaolo, con prezzo obiettivo ridotto a 24,10 dai 24,60 euro dopo la trimestrale, mentre il fair value di Banca Akros si ferma a 22 euro.

Attesa per le immatricolazioni

Con le azioni Stellantis in crescita dell’1% dopo circa due ore dall’avvio delle contrattazioni odierne di Piazza Affari, con un massimo toccato a 17,58 euro, l’attenzione degli operatori sarà rivolta ai dati sulle immatricolazioni di ottobre del gruppo in Italia e in Germania, previste per domani.

Il terzo trimestre di Stellantis aveva visto un calo delle consegne pari al 27% in tutto il mondo (1.131.000) rispetto allo stesso periodo del 2020, con la produzione pianificata ‘abbattuta’ dalla crisi dei chip, con 600 mila vetture in meno.

I dati italiani di ottobre sono stati preceduti da quelli francesi e nel mercato transalpino le vendite hanno evidenziato un calo del 30,7%, con la performance di Stellantis nel paese risultata peggiore di quella del mercato (-37,6%).

Flessione simile anche per il mercato giapponese nel suo compesso, dove le immatricolazioni di ottobre sono scese del 30,2%, confermando il pesante impatto della carenza di chip sulla produzione e, come conseguenza, sulle consegne ai clienti finali.

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