STM, analisti positivi dopo l’accordo con ZF
La società italo-francese fornirà un volume di decine di milioni di dispositivi in carburo di silicio ai tedeschi, rafforzando così la visibilità dell’obiettivo di fatturato di 2 miliardi di dollari entro il 2025, secondo alcuni analisti.
Accordo pluriennale per STM
Focus su STMicroelectronics dopo l’accordo pluriennale firmato con il gruppo ZF finalizzato ad una fornitura di dispositivi in carburo di silicio.
In particolare, il contratto prevede a partire dal 2025 un volume (su base pluriennale) di decine di milioni di dispositivi in carburo di silicio destinati a essere integrati nella nuova architettura modulare per inverter di ZF.
L’inverter “gestisce il flusso di energia dalla batteria al motore elettrico e la combinazione tra il progetto degli inverter e i materiali semiconduttori, come il carburo di silicio, rappresenta il fattore chiave per il miglioramento delle prestazioni dei veicoli elettrici”, sottolineano da Equita Sim.
L’importanza di ZF
ZF, società tedesca da 44 miliardi di fatturato e operante a livello globale con 168 siti produttivi in 32 paesi e 165 mila dipendenti, è specializzata nella fornitura di sistemi per la mobilità, con un backlog di oltre 30bn di prodotti per l’elettrificazione del powertrain dei propri clienti automotive.La società è un fornitore automobilistico di primo livello dietro solo a Bosch e Continental con 44 miliardi di euro di fatturato il titolo non è quotato, ma la società ha obbligazioni quotate.
L’azienda è principalmente nota per i suoi riduttori che equipaggiano essenzialmente tutte le case automobilistiche premium (Alfa Romeo, Audi, BMW, ecc.), ma è anche coinvolta nei settori industriale e marittimo.
Aumentata visibilità
“Visto il notevole backlog a inizio 2023, ZF aveva già annunciato un’altra partnership strategica con Wolfspeed, azienda americana che produce sia fette che device in SiC (carburo di silicio) e in particolare ha finanziato la nuova fabbrica che l’azienda americana sta costruendo in Saarland, in Germania”, ricordano da Equita.
Gli esperti della sim giudicano la notizia dell’accordo come “positiva” per STM, in quanto “aumenta la visibilità sulla crescita dei prodotti SiC che dovrebbero raggiungere oltre 1 miliardo nel 2023, 2 miliardi nel 2025 e oltre 5 miliardi nel 2030”, pertanto confermano la raccomandazione ‘hold’ sul titolo della società italo-francese e il prezzo obiettivo a 52 euro.
Previsioni sul SiC
Positivi anche gli analisti di WebSim Intermonte, secondo i quali l’accordo con ZF “conferma la posizione di leadership di STM nel settore del carburo di silicio (SiC) e rafforza la visibilità dell'obiettivo di fatturato di 2 miliardi di dollari entro il 2025”.
La società, aggiungono, ha “generato 700 milioni di dollari di fatturato dal carburo di silicio (SiC) nel 2022 (4% del totale) con una quota di mercato del 30%”, mentre “i ricavi sono previsti in aumento a oltre 1 miliardo di dollari nel 2023, oltre 2 miliardi di dollari nel 2025 (6%/11% del totale) e 5 miliardi di dollari nel 2030”.Se “alla fine del 2022, STM aveva 115 programmi (tra i mercati automobilistico e industriale) SiC attivi con 80 clienti, in crescita rispettivamente dal 110/90 e dal 79/72 al terzo trimestre 2022/YE21”, “l’azienda prevede di raddoppiare la capacità di SiC entro il 2025 (stabilimenti di Catania+Singapore) e in-source >40% del substrato entro il 2024 grazie alla sua fabbrica svedese (ovvero Norstel) con il 2023 previsto per essere l'anno con 200 mm di qualità industriale e rese per produzione di massa”, ricordano da Intermonte.
Con il titolo STM scambiato questa mattina a 46,48 euro (+0,30%), da WebSim confermano la raccomandazione ‘molto interessante’, con target price 57 euro.
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