STM corre a Milano: +4,3% grazie al rilancio dei semiconduttori

Il titolo beneficia dell’effervescenza globale sui semiconduttori e del report positivo di J.P. Morgan su ASML. A sostegno anche le novità interne: ritiro del piano di esuberi in Italia e nuova linea produttiva in Francia
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Torna l’interesse sui produttori europei di chip
STMicroelectronics (STM) è la protagonista della seduta odierna a Piazza Affari. Il titolo segna il miglior rialzo del listino, con un guadagno del 4,3% a 24,11 euro, sovraperformando nettamente l’indice FTSE MIB (+0,8%). L’avanzata della società italo-francese dei semiconduttori arriva dopo settimane di scambi cauti e rimette il titolo al centro dell’attenzione degli investitori.
A spiegare il balzo odierno è innanzitutto un rinnovato interesse verso il comparto dei semiconduttori in Europa. Dopo un’estate caratterizzata da prese di beneficio e diffidenza verso il settore, i capitali tornano a concentrarsi sui produttori di chip. A innescare il movimento sono le notizie provenienti dalla Cina: Pechino avrebbe chiesto ai giganti tecnologici nazionali di sospendere gli ordini di chip statunitensi ad alte prestazioni, spingendo gli investitori ad acquistare titoli dei produttori locali.
Novità positive da Huawei e Asml
Il fermento cinese ha avuto un effetto domino anche in Europa. Huawei, uno dei principali clienti di STM, ha annunciato lo sviluppo di nuove architetture per l’intelligenza artificiale, alimentando aspettative di crescita nella domanda di componenti avanzati.
Parallelamente, i listini europei hanno beneficiato di un report positivo di J.P. Morgan su ASML, leader mondiale nella produzione di macchinari per la litografia dei semiconduttori. La banca d’affari ha segnalato un miglioramento degli ordini e prospettive più solide a partire dal 2026, confermando ASML come “top pick” del settore.
StM ritira il piano di esuberi
Oltre al vento favorevole che soffia sull’intero comparto, STM beneficia anche di sviluppi societari positivi. Negli ultimi giorni il gruppo ha annunciato:
- Il ritiro del piano di esuberi in Italia, in particolare sul sito di Agrate, grazie anche all’acquisizione del business MEMS da NXP. La decisione, accolta con favore da Governo e sindacati, riduce le tensioni sociali e conferma il ruolo strategico dei poli produttivi italiani, in particolare Agrate e Catania.
- Il lancio di una nuova linea produttiva in Francia, dedicata alla tecnologia Panel-Level Packaging (PLP), innovazione che promette chip più piccoli, potenti e meno costosi. La linea dovrebbe entrare in funzione nel 2026 e rafforzerà la presenza industriale europea in un settore dominato dall’Asia.
Queste mosse industriali dimostrano la volontà di STM di mantenere una posizione competitiva, anche alla luce delle opportunità offerte dal Chips Act europeo.
Un titolo volatile
Nonostante il rialzo odierno, il quadro borsistico resta complesso. STM si muove infatti su livelli sostanzialmente invariati rispetto a inizio anno. A pesare ancora sul sentiment degli investitori è la brusca caduta del 21 luglio, quando il titolo perse oltre il 16% in un solo giorno dopo la revisione al ribasso delle guidance sul terzo trimestre. Quella seduta segnò il peggior crollo da oltre dieci anni per il gruppo.
Il prossimo appuntamento cruciale sarà il 22 ottobre, quando verranno diffusi i risultati del terzo trimestre. Gli analisti guardano con attenzione a ricavi e margini, dopo che a luglio STM aveva sorpreso negativamente il mercato con previsioni più deboli delle attese.
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