STM debole: nuova stretta in Cina su apparecchi esteri


La società italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore resta particolarmente esposta ai prodotti Apple, ancora sotto il mirino delle autorità di Pechino che stanno cercando di limitare le importazioni di prodotti provenienti da altri Paesi, sostenendo Huawei.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Le decisioni in Cina

Sembra proseguire la ‘guerra’ di Pechino ai prodotti tecnologici esteri e a farne le spese sono le grandi società come Apple e Samsung e chi ha un’esposizione significativa su queste big tech come STMicroelectronis.

Indiscrezioni di Bloomberg raccontano che sta aumentando il numero di agenzie e società sostenute dal governo cinese che hanno ordinato al proprio personale di non portare in ufficio iPhone e altri dispositivi esteri, cercando così di limitare l’espansione nel mercato locale da parte di queste realtà straniere.

Questo trend era iniziato già a settembre ma ora si sarebbe diffuso in almeno 8 province rispetto alle due iniziali (Pechino e Tinjian), comprese quelle maggiormente popolate situate sulla costa.

Notizia negativa

Questa mossa arriva mentre il presidente Xi Jinping sta cercando di sostenere la produzione e lo sviluppo di Huawei ed “è negativa per tutti i produttori di componenti legati al mondo personal electronics/communications”, spiegano da Equita Sim.

In particolare, secondo la sim, fra i produttori di semiconduttori coperti quella maggiormente esposta al segmento c’è STMicroelectronics, ed in particolare Apple (rispettivamente circa il 30% e il 16,8% dei ricavi nel 2022).

Se Apple scambia in negativo nella seduta pre-market di questa mattina (-1%), STM cede lo 0,80% dopo circa due ore di scambi, scendendo così a 46,14 euro rispetto ai 50 euro di target price fissato da Equita Sim.

Outlook positivo da Moody’s

A fine settimana scorsa è arrivato l'aumento del rating di lungo termine di STM da parte di Moody’s, i cui analisti hanno alzato il giudizio sulla società da Baa2 a Baa1.

La decisione arriva alla luce “della forte performance finanziaria” del gruppo, spiegava Dirk Goedde, vice president-senior analyst di Moody’s, derivata dall’attuale “elevata domanda di semiconduttori e la capacità di mantenere la sua elevata redditività nonostante una normalizzazione dei livelli di prezzo”.

“I margini elevati e la distribuzione disciplinata agli azionisti risultano in un forte free cash flow che assorbe i recenti alti investimenti in nuova capacità senza un deterioramento del profilo finanziario. Non ci aspettiamo un cambiamento nella prudente politica finanziaria di lungo termine”, aggiunge l’analista.

Per quanto riguarda il futuro, Moody’s si attende che STM continui a segnare una crescita dei ricavi a media singola cifra percentuale nei prossimi 12-18 mesi, con un margine Ebitda adjusted ben oltre il 30%, un adjusted gross debt/Ebitda sotto 1 volta e una generazione di free cash flow come percentuale del debito oltre il 30% nel 2024, con dividendi annui oltre 300 milioni di dollari.

Altri giudizi positivi degli analisti

Fiducia su STM era arrivata anche da diversi analisti come UBS, Stifel e Citi, con la prima che promuoveva il titolo della società da ‘neutral’ a ‘buy’ e le altre due che confermavano il loro suggerimento di acquisto.

Per Citi, che comprende il titolo nella sua focus list, il prezzo obiettivo sale addirittura da 67 a 80 euro, valutando “il forte appeal di medio termine sui fondamentali, non riflesso nelle attuali valutazioni” dell’azione. Questi esperti prevedono che “l’Auto/Industrial (circa il 50% dei ricavi di STM) sia il driver primario della crescita nel 2024”, con una domanda che resta sostenuta.

UBS aumenta il prezzo obiettivo da 52 a 54 euro e indicano tre ragioni per acquistare il titolo: gruppo risulta ben posizionato per nel ciclo dell’auto, il rischio di concentrazione dei clienti è sceso significativamente, il titolo scambia a sconto rispetto al settore e ben sotto la media storica a dieci anni.

Infine, limato da 60 a 50 euro il target price da parte di Stifel, i cui analisti hanno aggiornato il loro modello per tener conto di dinamiche del gross margin più deboli di quanto precedentemente atteso, abbassando le stime di eps vengono abbassate del 10% sul 2024, ma restano invariate per il 2025.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile maxipremio del 15% e premi trimestrali dell'1,5% (6% annuo) con il certificate su Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit
Sottostanti:
Intesa SanpaoloUniCredit S.p.ABanco BPM
Maxicedola
15%
Importo Maxicedola
€150,00
Rendimento p.a.
6%
Cedole
1,5% - €15,00
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VD39CH4
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy

I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: STM.MI
Isin: NL0000226223
Rimani aggiornato su: STMicroelectronics

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni