Stm in luce ma Trump minaccia nuovi dazi sui chip

Se il Presidente degli Stati Uniti ha esentato i produttori dalle tariffe, oggi torna a minacciare il settore con nuove tariffe commerciali sui semiconduttori importati nel Paese.
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Azioni STMicroelectronics in evidenza
Titoli tecnologici europei in luce questa mattina dopo l’esclusione dai dazi decisa dagli USA su smartphone, computer e alcuni altri prodotti elettronici importanti in gran parte dalla Cina.
A Milano le azioni STMicroelectronics iniziano la seduta in crescita superiore al 4%, salendo così a 18,538 euro, recuperando così le perdite arrivate dallo scorso 4 aprile.
Tra il resto dell’azionario del settore, si mettono in evidenza anche Technoprobe (+3% a 5,43 euro), Infineon (+3%), Asml (+3%), Asm (+5%), Logitech (+5%), Nordic Semiconductor (+4%), Eles (+3%) e Sesa (+3%).
A Wall Street, inoltre, l’avvio delle contrattazioni pre market USA vedono Apple guadagnare oltre il 5%, Micron del 4%, Nvidia, AMD e Intel del 3%,
Esclusi dai dazi ma resta l’incertezza
I produttori europei di chip forniscono chip fondamentali per l'industria degli smartphone e dell'elettronica personale, mentre quelli di apparecchiature per chip per computer, come ASML, sono ora esclusi dalle tariffe "di base" del 10% imposte da Donald Trump.
Tuttavia, domenica il segretario al Commercio Howard Lutnick ha chiarito che tali esenzioni saranno solo temporanee e che un nuovo pacchetto di dazi settoriali sui semiconduttori, potenzialmente esteso anche a smartphone e laptop, sarebbe atteso nei prossimi due mesi. Trump stesso ha dichiarato che l'intervento per la filiera del consumer electronics sarebbe solamente stato spostato in un differente gruppo di tariffe legate alla sicurezza nazionale (Section 232).
La posizione di Trump è stata spiegata in uno post pubblicato sul suo account social Truth, nel quale il Presidente ribadiva: nessun Paese "si salva" dai dazi doganali statunitensi, "soprattutto la Cina che ci ha trattato molto peggio".
Il tycoon ha poi annunciato la sua volontà di imporre nuove tariffe commerciali sui semiconduttori importati negli USA, decisione che arriverebbe “nel corso della settimana” e che “saranno efficaci in un futuro non troppo lontano". Per quanto riguarda i dazi su smartphone e dispositivi elettronici, Trump ha detto che un annuncio arriverà "molto presto" anche se l'intenzione è di parlarne anche con le aziende e la volontà di avere "una certa flessibilità" su alcuni tipi di prodotti.
La view degli analisti
“Nonostante l'incertezza rimanga elevata, l'approccio dell'amministrazione americana appare più aperto al dialogo, soprattutto in settori molto sensibili come chip e consumer electronics", spiegano gli analisti di EQUITA.
"In attesa di chiarimenti su tempistica, livelli e perimetro delle nuove misure, riteniamo che la rimozione dello scenario peggiore (blocco delle forniture per effetto dei dazi oltre il 100% dalla Cina) sia un elemento di supporto (quantomeno temporaneo) per il settore”, aggiungono dalla sim.
Tra i titoli sotto copertura di EQUITA, “Stm ha circa il 20% del fatturato esposto al consumer electronics (di cui circa il 15% legato ad Apple), mentre Technoprobe ha un'esposizione di circa il 50%", concludono questi esperti.
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