STM sotto pressione con Apple che punta a produrre in proprio i microchip

STM sotto pressione con Apple che punta a produrre in proprio i microchip

Indiscrezioni di stampa lanciano l’ipotesi di una produzione autonoma di microprocessori decisa da Apple e a Piazza Affari si scatenano le vendite su STM, tra le peggiori del Ftse Mib di oggi.

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Apple vuole fare da sola

La crisi da carenza di microprocessori potrebbe spingere Apple a produrre in autonomia i componenti necessari per i suoi prodotti come smartphone, tablet, ecc.

Secondo indiscrezioni diffuse da Bloomberg, infatti, il gigante di Cupertino avrebbe avviato l’assunzione di ingegneri per un nuovo ufficio nel Sud della California, da impiegare proprio allo sviluppo di chip di sua proprietà.

In particolare, i nuovi assunti lavoreranno su radio wireless, circuiti integrati e radiofrequenza, oltre ad un system-on-a-chip wireless, e svilupperanno anche semiconduttori per la connessione a Bluetooth e Wi-Fi.

Il quotidiano americano specifica che si tratta di componenti forniti ad Apple da società come Broadcom, Skyworks e Qualcomm.

Secondo un’analisi di iFixit, gran parte degli integrati negli iPhone 13 Pro sono prodotti da società esterne come Broadcom e Skyworks, confermando così l’importanza di Apple per queste società.

L’effetto in borsa

La notizia sta attirando le vendite in borsa sulle società coinvolte dalle possibili scelte di Apple. A Milano, gli investitori ‘mollano’ in particolare STMicroelectronics, arrivata a cedere oltre il 3% dopo circa due ore di scambi, con un minimo toccato a 40,505 euro.

A New York, le vendite hanno colpito ieri anche le altre già citate società fornitrici di componenti Broadcom (-3%), Qualcomm (-5%) e Skyworks (-8%), mentre il pre-market odierno conferma l’andamento negativo per questi titoli.

L’analisi di Equita Sim

La reazione dei mercati viene considerata attesa dagli analisti di Equita Sim, in particolare sulla società italiana, in quanto “a fine 2020, ultimo dato pubblico, Apple rappresentava il 24% dei ricavi di STM, sostanzialmente il doppio di quanto generato nel 2017 (11% del fatturato), mentre nel pre 2017 il dato era inferiore al 10%”.

Gli esperti della sim milanese sottolineano come “la maggioranza del fatturato di STM ad Apple sia legata agli iPhone, mentre una parte minoritaria è connessa agli iPad e gli accessori. Dei componenti forniti da STM per iPhone, circa metà del fatturato sarebbe legato ai sensori responsabili della funzione di riconoscimento facciale (Face ID)”.

Secondo Equita, fra gli altri prodotti relativi ad iPhone quelli più rilevanti sono i microcontrollori sicuri per la eSIM e i circuiti integrati per il power management.Se per quanto riguarda il breve periodo da Equita non vedono rischi di disruption imminente per STM, “la visibilità su Apple nel medio termine rimane bassa e la concentrazione troppo elevata, considerando che Apple ha il 15% del mercato smartphone in termini di volumi, ma rappresenta circa l'80% dei ricavi personal electronics di STM”.

Nonostante queste notizie, la sim milanese ha confermato sul titolo STM il rating ‘hold’ con target price a 44 euro.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: STM.MI
Isin: NL0000226223
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