Stm, timida reazione in borsa dopo l’accordo USA-Cina sui dazi

Stm, timida reazione in borsa dopo l’accordo USA-Cina sui dazi

Le azioni della società produttrice di chip erano crollate dopo la diffusione della trimestrale ma lo scatto iniziale odierno dovuto alla schiarita tra le due superpotenze si sgonfia dopo poche ore.

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Azioni STM in cerca di riscatto

Timido tentativo di recupero per STMicroelectronics a Piazza Affari dopo i cali delle sedute precedenti scorsi arrivati a seguito della deludente trimestrale della scorsa settimana.

Le azioni Stm guadagnano oltre l’1% dopo due ore di contrattazioni (massimo 22 euro), anche se lo sprint si riduce nei minuti successivi con le quotazioni che tornano vicino alla parità. Il titolo era crollato del 14% nelle due sedute successive alla comunicazione dei dati del terzo trimestre 2025.

Più attenuato il suo calo nel corso di questo 2025: -8% rispetto ai livelli di inizio gennaio, quando quotava 23,79 euro.

Pace sui dazi USA-Cina

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che gli Stati Uniti e la Cina sono pronti a "concludere" un accordo commerciale, mentre si prevede che incontrerà la sua controparte cinese nel corso della settimana in Corea del Sud, dove i due decideranno il quadro di un accordo commerciale definito nel fine settimana.

A meno di quattro giorni dall’incontro tra Trump e Xi Jinping, Stati Uniti e Cina hanno dunque trovato una “intesa preliminare” sui dazi che allontana lo spettro dello scontro tra le due super potenze.

La schiarita arriva dopo che Trump aveva minacciato l’introduzione di tariffe al 100% sulle importazioni cinesi a partire da venerdì come rappresaglia dopo le restrizioni decise da Pechino alle esportazioni di terre rare, minerali impiegati nella produzione dei chip e di molti componenti elettronici avanzati. Questi elementi sono fondamentali per la miniaturizzazione e l’efficienza energetica dei microchip, oltre che per la fabbricazione di magneti permanenti, circuiti integrati, display e dispositivi high tech come smartphone e computer.

Deutsche Bank riduce il prezzo obiettivo

La notizia dell’accordo, positivo per Stm, arriva dopo una serie di tagli ai target price fatti dagli analisti sul titolo della società produttrice di chip a seguito della trimestrale.

Oggi Deutsche Bank ha ridotto da 30 a 28 euro il prezzo obiettivo della società, confermando la raccomandazione buy. I conti del terzo trimestre sono stati discreti, ma l'outlook sul quarto un po' fiacco, spiegano gli analisti. "Un primo sguardo al 2026 ha rivelato un altro anno di transizione in vista, soprattutto sui margini", aggiungono gli esperti, che hanno abbassato le stime di Eps per l'anno prossimo, mantenendo comunque la loro visione positiva di più lungo periodo sull'azienda. Per gli analisti il management di Stm sta facendo i passi giusti per aumentare la competitività e migliorare la presenza manifatturiera del gruppo.

Pioggia di tagli dei tp

Quello di DB è solo l’ultimo taglio al prezzo obiettivo degli analisti. La settimana scorsa Equita l’aveva ridotto da 24 a 22 euro, confermando la raccomandazione hold. Dalla sim citano la "minore velocità di uscita 2025 ed elementi di cautela su trend dei margini 2026" e hanno abbassato le stime sul prossimo anno del 4% sul fatturato e del 17% sull'Ebit.

Gli esperti di Berenberg in una nota su Stm dal titolo 'A slow recovery path is confirmed' hanno ridotto il target price sul titolo da 26 euro da 28 euro, confermando il giudizio buy, mentre Ubs lo ha limato da 31 a 30 euro, mantenendo il buy. Nel quarto trimestre 2025 ci sarà una ripresa "più lenta, ma sempre una ripresa", prevedono gli analisti, che si aspettano poi un "continuo progresso sia nei ricavi, sia nel gross margin nel 2026".

Il taglio di Jefferies porta il suo tp sulla società da 30 a 26 euro, confermando a buy il rating. A detta degli esperti, la ripresa del fatturato dell'azienda sta procedendo più lentamente del previsto. "Prevediamo che il primo semestre del 2026 sarà sostanzialmente stagionale, con incrementi limitati del margine lordo, il che ha comportato riduzioni delle nostre stime. Abbiamo inoltre ridotto il target price da 30 a 26 euro. Sebbene le tendenze a breve termine siano deboli, continuiamo a considerare l'attuale contesto di bassi livelli di scorte e cautela da parte dei clienti come positivo in una prospettiva di medio termine", affermano gli analisti.

Fair value da 22 a 20 euro per Barclays, (uderweigth): “la ripresa dei ricavi appare essere più debole di quanto sperato”, segnalano gli analisti, che hanno abbassato le stime di Eps di circa il 20% sul 2026 e del 13% sul 2027.

Infine, se Oddo BHF lo ha ridotto da 30 a 28 euro (outperform), dopo aver ridotto le stime di Eps dell'1% sul 2025 e del 18% sul 2026, AlphaValue lo mantiene a 22,3 euro (reduce), dopo conti "ampiamente in linea con le attese, ma la guidance per il quarto trimestre è soft e la continua pressione sui margini operativi sta pesando sulla ripresa del titolo".

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: STM.MI
Isin: NL0000226223
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