STM, trimestre in calo e negativo outlook su inizio 2025

La società ha comunicato un terzo trimestre in linea con le attese e una deludente previsione sul prossimo periodo, visto in contrazione oltre i livelli stagionali.
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Il trimestre di STM
Trimestre caratterizzato da un calo per ricavi, margini e utili per Stmicroelectronics, big italo-francese dei chip che ha deluso con la sua guidance. Passando ai numeri, il terzo periodo 2024 comunicato questa mattina ha visto calare del 26,6% su base annuale i ricavi netti, scesi a 3,25 miliardi di dollari, mentre il margine lordo passa da 47,6% al 37,8%, con un utile netto che è sceso del 67,8% a 351 milioni. Nonostante i cali, i dati risultano migliori delle attese del consensus di Bloomberg che indicava ricavi a 3,24 miliardi e utili per 297,8 milioni.
L'utile lordo è calato a 1,23 miliardi, pari a una flessione anno su anno del 41,8%, con un margine lordo del 37,8%, 20 punti base al di sotto del valore intermedio della guidance della società e diminuito di 980 punti base anno su anno, a causa principalmente del mix di prodotto e, in misura inferiore, del prezzo di vendita e di maggiori oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva. L'utile netto e gli utili per azione dopo la diluizione sono diminuiti rispettivamente a 351 milioni e a 0,37 dollari rispetto a 1,09 miliardi e 1,16 dollari nello stesso trimestre dell'anno scorso.
Oltre la guidance
"I ricavi netti del terzo trimestre sono stati in linea con il punto intermedio della nostra guidance delle attività”, sottolinea nella nota il CEO Jean-Marc Chery, aggiungendo che “i ricavi sono stati superiori alle nostre attese nella Personal Electronics, hanno riportato una flessione più contenuta nel settore Industrial e sono stati inferiori nell'Automotive”.
Inoltre, aggiungeva il manager, “il margine lordo del terzo trimestre, pari al 37,8%, è stato ampiamente in linea con il punto intermedio delle nostre previsioni delle attività. I ricavi netti dei primi nove mesi sono diminuiti del 23,5% anno su anno in tutti i segmenti rendicontabili, in particolare nel segmento Microcontrollers, che ha subito l'impatto di una debolezza perdurante del mercato Industrial. Il margine operativo è stato pari al 13,1% e l'utile netto è ammontato a 1,22 miliardi".
Le previsioni
Per quanto riguarda le previsioni per il quarto trimestre la società si attende come valori intermedi ricavi netti di 3,32 miliardi di dollari, corrispondenti a un calo anno su anno del 22,4% e a una crescita del 2,2% rispetto al trimestre precedente. Il margine lordo è atteso intorno al 38%, con un impatto di circa 400 punti base dovuto agli oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva.
Il valore intermedio di queste previsioni si traduce in ricavi per l'anno 2024 di circa 13,27 miliardi, corrispondenti ad un calo anno su anno del 23,2%, nella fascia inferiore della forchetta indicata il trimestre precedente, e un margine lordo leggermente al di sotto di quello fornito in quella occasione.
La view degli analisti
Dopo la trimestrale Morgan Stanley conferma la raccomandazione equal-weight e il target price a 35 euro su Stm, rispetto ai 25,68 euro di questa mattina (-0,50%), definendo i conti in “linea con le attese”, con indicazioni sul quarto "sotto le aspettative", per poi evidenziare l'annuncio di un nuovo programma di ristrutturazione dei costi.
“Terzo trimestre in linea, outlook sul quarto trimestre coerente con il consenso, ma primo trimestre 2025 visto in contrazione oltre i livelli stagionali", sintetizzano gli analisti di Equita Sim che sul titolo mantengono un rating hold, prezzo obiettivo a 32 euro. Per gli esperti "la nuova guidance implicherebbe una revisione 2024 intorno al -2% come ricavi (consensus in linea) e -3% come gross margin (-1% rispetto al consensus), con Eps tuttavia che potrebbe essere confermabile intorno a 1,70 dollari grazie al buon lavoro di contenimento costi nel terzo trimestre”.
Secondo Equita, “il messaggio più negativo è relativo alla partenza del 2025, vista in calo sequenziale ben oltre la normale stagionalità (media singola cifra)”, corrispondente ad “una normalizzazione che rischia di essere back-end loaded, con un calo nel primo trimestre che rende meno visibile un ritorno alla crescita sull'intero anno”, mentre “il minor livello di ricavi può portare a una ulteriore contrazione dei margini nella prima parte dell'anno, anche se compensati dall'intervento annunciato sui costi".
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