STMicroelectronics non ferma la corsa: titolo ai massimi dal 2002


La società di componentistica è alla sua terza seduta in verde consecutiva beneficiando ancora della possibile decisione di Tsmc di aumentare tra il 10% e il 20% il prezzo dei chips.


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La corsa di STM e Infineon

Continua la crescita di STMicroelectronics a Piazza Affari, alla sua terza seduta consecutiva in verde. Le azioni della società italo-francese di componentistica elettronica guadagnano oltre l'1% dopo circa un'ora dall'avvio delle contrattazioni a Milano e toccano i 38,45 euro, livelli che non 'vedeva' dal 2002.

Stesso andamento positivo per Infineon, società tedesca attiva nel settore dei semiconduttori, il cui rally era iniziato lo stesso giorno di STM, il 27 agosto. Oggi le sue azioni vengono scambiate a 37 euro alla borsa di Francoforte, quota massima dal 2001.

L'aumento dei prezzi dei chip

I due titoli sono ancora influenzati dalla notizia della decisione da parte di Tsmc, colosso di Taiwan, il quale potrebbe aumentare i prezzi dei chip del 10% per i semiconduttori più avanzati e del 20% per quelli meno sofisticati. Tsmc, che detiene il 31% delle quota di mercato di chip a livello mondiale, potrebbe decidere l'aumento tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022, scrive il Wall Street Journal.

Il Ceo di Tsmc, C.C. Wei, aveva già inviato una lettera ai clienti lo scorso marzo nella quale comunicava lo stop agli sconti, compresi gli ordini più importanti, a causa del forte aumento del costo delle materie prime.

Inoltre, la società taiwanese è impegnata nel piano di investimenti da 100 miliardi di dollari in tre anni finalizzato all'espansione della propria produzione, decisa per affrontare proprio la carenza di chips, sviluppandone modelli più potenti.

L'analisi degli esperti

La decisione di Tsms, qualora fosse confermata, “avrà l'effetto di un aumento dei prezzi a cascata da parte dei clienti di Tsmc che includono la maggioranza delle aziende di semiconduttori a livello globale oltre ad alcuni importanti produttore di apparecchiature originali, come ad esempio Apple”, spiegano gli analisti di Equita, precisando però che numerose aziende, pur aumentando il listino prezzi, probabilmente non riusciranno a migliorare i propri margini. Anche Apple, infatti, ha guadagnato quasi il 4% dal 27 agosto, data della diffusione della notizia.

Da Equita, però, sottolineano che “non sarà il caso né di St, né di Infineon, che hanno un modello integrato con la produzione interna che supera il 70% dei volumi, e che dunque “dovrebbero beneficiare di un maggiore aumento della top line con un aumento di prezzi accompagnato da leva operativa e miglioramento dei margini”.

Mentre per Infineon attende il Capital Market Day previsto per il 5 ottobre in cui potrebbero emergere novità e indicazioni per il futuro, da Equita spiegano di avere ancora fiducia sul titolo tedesco, consigliando il buy con prezzo obiettivo a 40 euro. Per quanto riguarda STM, mantengono l'hold, ritenendo che le azioni siano correttamente valutate: il target di prezzo stimato è infatti a 38 euro, poco sopra gli attuali livelli di Borsa.

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Codice: STM.MI
Isin: NL0000226223
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