Sui dazi all’Europa molto rumore per nulla

26/05/2025 06:15
Sui dazi all’Europa molto rumore per nulla

Dopo la telefonata di domenica tra Donald Trump e Ursula von Der Leyen, arriva il posticipo all’introduzione dei dazi del 50% al nove luglio. Cambia il sentimento del mercato e salgono i future delle borse dell’Europa.

Chiusi per festività i mercati finanziari di Londra e di New York.

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Il non preoccupante ribasso di venerdì dell’S&P500, aveva lasciato intendere che il mercato ha ormai cominciato a prendere le misure alle esternazioni di Donald Trump. Puntualmente, così come avvenuto con la Cina, ma prima con il Canada, il Messico e altre partner commerciali, minacciati e poi risparmiati dai dazi, è arrivato un passo indietro.

STATI UNITI - EUROPA

Venerdì Trump aveva minacciato di voler raccomandare tariffe del 50% sulle merci in Europa, in quanto a suo avviso, la trattativa, non sta andando da nessuna parte. Successivamente, solo poche ore dopo, c’è stata la telefonata ufficiale tra il responsabile europeo del negoziato, lo slovacco Maroš Šefčovič, con la sua controparte di Washington. Il clima si deve essere disteso, perché ieri in mattinata è avvenuto un nuovo contatto, tra Donald Trump e Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione la racconta così: “L'UE e gli Stati Uniti condividono le relazioni commerciali più strette e importanti del mondo. L'Europa è pronta a far avanzare i colloqui in modo rapido e deciso. Per raggiungere un buon accordo, avremmo bisogno del tempo necessario fino al 9 luglio”.

La versione di Trump, rilasciata nel corso della conferenza stampa davanti alla scaletta dell’aeroporto di Morristown, nel New Jersey, è un po’ diversa: "Ho detto a chiunque volesse ascoltare che devono farlo”, ha prima esordito minaccioso. Poi ha detto che a chiedere la proroga al 9 luglio sono stati gli europei, per cui, il suo è stato un gesto di buona volontà. Von Der Leyen, “mi ha chiamato e chiesto un'estensione rispetto alla scadenza del primo giugno" per i dazi al 50%. "Ha chiesto il 9 luglio e ho accettato”. Prima di salire sull’Air Force One, al termine della visita all’Accademia di West Point, Trump ha aggiunto che la telefonata è stata molto cordiale e che nei prossimi giorni ci saranno altri incontri”.

Gli avvenimenti del fine settimana hanno cambiato i connotati del mercato.

Oggi Wall Street è chiusa per festività.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo: future del Dax di Francoforte +1,5%. Venerdì l’indice EuroStoxx 50 aveva perso l’1,8%, il Ftse Mib di Milano l’1,9%.

E’ chiuso per festività il mercato finanziario di Londra.

EURO

Si apprezza a 1,14 su dollaro: +0,4%. La valuta unica tocca i massimi, su dollaro, da inizio mese. Per Richard Franulovich di Westpac Strategy Group, il tema di mercato del “sell America” potrebbe accelerare in seguito al riacutizzarsi delle minacce tariffarie da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Indipendentemente dal fatto che questa si riveli o meno una tattica negoziale, la reintroduzione delle minacce tariffarie rafforza il già convincente caso di ribasso strutturale del dollaro”, puntualizza l'esperto.

La posta in gioco della partita tra Stati Uniti e Europa è molto alta: nel 2024, i primi hanno importato dai paesi UE 606 miliardi di dollari di merci, mentre il flusso al contrario è stato di 370 miliardi di dollari. L’interscambio vale quasi il 5% del PIL degli Stati Uniti, più del doppio di quello della Cina.

QUESTA SETTIMANA

"Tra i principali dati macro da monitorare ci saranno le prime indicazioni sull’inflazione dell’Eurozona (si parte martedì 27 con la Francia per finire venerdì 30 con quella italiana e tedesca) che dovrebbero puntare ad un ulteriore rallentamento della dinamica dei prezzi", affermano gli strategist di Mps. Numeri sull’inflazione arriveranno venerdì negli Usa con il Pce di aprile atteso in lieve rallentamento ed in Giappone con l’inflazione di Tokyo attesa stabile rispetto ai valori del mese precedente. Negli Usa, inoltre, è atteso martedì il dato sulla fiducia dei consumatori, "importante per gli effetti che potrebbe avere sui consumi", sottolineano gli esperti, con la seconda lettura del Pil del 1* trimestre in arrivo giovedì 29 e le indicazioni su consumi e reddito delle famiglie il venerdì.

L’attenzione degli investitori sarà rivolta sui conti trimestrali di Nvidia (mercoledì 28 in after-hour), "importanti per il sentiment dell’intero settore tecnologico", evidenziano gli strategist. Relativamente alle banche centrali, si saranno gli interventi di vari banchieri Bce e Fed, tra cui lunedì uno di Christine Lagarde. Mercoledì avremo i verbali dell’ultima riunione Fed. Ci saranno poi le riunioni della banca centrale neozelandese (martedì) e sudafricana (giovedì), che dovrebbero entrambe tagliare i tassi di 25 punti base.

Petrolio: "ricordiamo che per mercoledì sono in programma una serie di riunioni virtuali tra i Paesi dell’Opec+. I produttori sembrano propensi a valutare l’opzione di un altro rialzo significativo della produzione anche per luglio. Una decisione ufficiale sarà presa nel prossimo incontro del primo giugno”, conclude il team di Mps.

Il greggio WTI tratta a 61,8 dollari il barile, +0,5%. Oro in calo.

ASIA

Nikkei di Tokyo +0,9%, con lo yen poco mosso dopo il forte apprezzamento di venerdì. Peggiora nel finale l’Hang Seng di Hong Kong, -1,1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,7%. Salgono le borse dell’India e della Corea del Sud.

TITOLI

Unicredit, Banco BPM. Dopo che l'Ops di UniCredit su Banco BPM ha aperto anche un fronte giudiziario, la Banca centrale europea (Bce) e Bankitalia hanno acceso un faro alzando il livello di attenzione sulla tutela della stabilità degli intermediari. Lo ha riportato Il Messaggero sabato indicando che le due authority vogliono verificare se sia preservata l'autonomia di Banco BPM, dal momento che l'istituto di credito è costretto a non muoversi da novembre essendo sottoposto alla passivity rule.

Il sottosegretario al Tesoro Federico Freni interpellato sulle condizioni poste dal governo a UniCredit per l'offerta su Banco BPM, ha difeso la posizione presa dall’esecutivo.

"Noi abbiamo fatto un golden power che quello è e quello resta. Siamo convinti di come abbiamo strutturato quel provvedimento," ha detto Freni venerdì.

Pirelli. Lo futuro della società è a rischio se non si troverà un accordo sulla governance tra il produttore di pneumatici e il socio cinese Sinochem. Lo ha dichiarato in una intervista al Corriere della Sera sabato l'Ad di Pirelli.

Camfin, secondo socio per rilevanza nel capitale di Pirelli, è salito a quasi il 27%, arrotondando la quota precedente del 26.4% secondo quanto riportato dai filing regolamentari.

Enel. Serve cautela sullo smantellamento delle centrali a carbone dal momento che la guerra in Ucraina è ancora in corso. Lo ha dichiarato il ministro dell'energia Gilberto Pichetto Fratin sabato citando gli impianti Enel di Civitavecchia e Brindisi, la cui chiusura è stata finora indicata entro la fine dell'anno.

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