Swatch intimorisce Moncler e tutto il settore del lusso

La semestrale della società famosa per i suoi orologi ha mostrato una riduzione della domanda dei beni di lusso in Cina, con un crollo a doppia cifra per le vendite che indebolisce tutto il comparto.
Moncler e il settore del lusso in difficoltà
Un semestre deludente e ricavi in calo a doppia cifra per Swatch indeboliscono tutto il settore del lusso in Europa questa mattina, già alle prese con le conseguenze dell’attentato a Donald Trump avvenuto nel fine settimana.
Se il titolo Swatch cede l’11% alla Borsa di Zurigo (166,95 franchi svizzeri), a farne le spese soprattutto è soprattutto la britannica Burberry (-14%), seguita da Salvatore Ferragamo (-7%), Prada (-3,91%), Kering (-3,86%), Richemont (-3%), Hugo Boss (-3%), Brunello Cucinelli (-2,39%), Louis Vuitton (-2,10%) e Christian Dior (-1,55%). Su Burberry pesa anche il calo delle vendite dei negozi pari al 21% nelle 12 settimane fino al 29 giugno, con ricavi al dettaglio pari a 458 milioni di sterline per il periodo.
Più limitato il calo di Moncler a Piazza Affari, scesa fino a 56,82 euro per azione, segnando un -1,65% e riducendo i guadagni del 2024 al 2%.
I numeri di Swatch
Il primo semestre di Swatch è stato caratterizzato dalla riduzione del 14,3% delle vendite nette, ridotte a 3,445 miliardi di franchi (3,53 miliardi di euro), con un utile ridotto da 498 a 147 milioni di valuta svizzera. A incidere è stato soprattutto la riduzione della domanda di beni di lusso in Cina, compresi Hong Kong e Macao, con un impatto valutario negativo di 145 milioni di franchi. Il solo marchio Swatch è riuscito a contrastare questo trend negativo con un aumento delle vendite del 10% in Cina, quelle fuori dalla Cina sono rimaste stabili.
Tra gli altri dati, l’utile è sceso a 147 milioni di franchi da 498 milioni con un margine del 4,3% dal 12,4% dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre quello operativo del gruppo crolla da 686 milioni a 204 milioni di franchi con un margine del 5,9% dal 17,1%, anche se già a giugno questo risulta in recupero, superando il 15%, rappresentando un segnale positivo per il secondo semestre.
Le previsioni di JP Morgan
Già la scorsa settimana gli analisti di JP Morgan avevano previsto risultati del primo semestre “deboli” per il settore europeo del lusso, in linea con quanto osservato nel primo trimestre 2024. Il broker anticipava una crescita moderata e margini sotto pressione per la maggior parte delle aziende, ad eccezione di Moncler e del gruppo di lusso Prada, grazie a tempistiche di marketing differenti. Negative, invece, le previsioni per Swatch, Hugo Boss e in misura minore per LVMH, Burberry e Kering.
La vera protagonista in termini di margini secondo gli esperti della banca sarà Prada, considerano “l'unico nome” per cui continua a vedere un significativo rialzo rispetto al consenso in vista del secondo semestre. Tuttavia, le revisioni degli utili per il secondo semestre sono ancora orientate al ribasso, a causa di una ripresa più lenta di quanto previsto dal consenso attuale.
“Pensiamo che i commenti dei banchieri sui livelli finali dei tassi di interesse della Fed saranno probabilmente un punto focale molto importante, dato il confronto più facile a partire da giugno e la necessità di segnali di accelerazione per sostenere le attuali aspettative per il secondo semestre”, prevedono da JP Morgan.
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