Taglio da falco per la Fed? Wall Street attende il responso

Taglio da falco per la Fed? Wall Street attende il responso

Tutte le previsioni indicano che oggi la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse di 25 punti base ma molti ritengono che a gennaio l’istituto guidato da Jerome Powell potrebbe fermare l’allentamento monetario.

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Il taglio della Fed

Un quarto di punto. Gli investitori già scontano che la Federal Reserve taglierà i tassi oggi per chiudere il 2024 con il prezzo del denaro nella fascia compresa tra il 4,25% e il 4,5%: la probabilità che ciò accada è attualmente del 97%, secondo i dati di FedWatch di CME Group.

Se il taglio appare certo, molti ritengono che la Fed alzerà le sue proiezioni sui tassi di interesse a lungo termine. "I mercati si concentreranno su due aspetti. Il messaggio chiave è già stato trasmesso: sicuramente ci sarà un taglio. Ma si tratterà di un taglio 'falco', nel senso che comunicheranno e guideranno per un ritmo di taglio più lento verso un tasso terminale più alto", secondo Samy Chaar, economista di Lombard Odier a Ginevra.

L’analista aggiunge di aspettarsi una revisione del cosiddetto "dot plot" - le proiezioni economiche trimestrali dei responsabili delle politiche della Fed, comprese le previsioni sui tassi - per mostrare un livellamento dei tassi intorno al 4%, piuttosto che il 3,5% che i mercati hanno prezzato, il che significa tagli trimestrali da parte della Fed, piuttosto che tagli riunione per riunione.

"Penso che sia la fine dei tagli consecutivi. La grande domanda è come Jerome Powell lo comunicherà al mercato", secondo Florent Wabont, economista presso Ecofi Investissements.

Rischi futuri

Alcuni analisti mettono in guardia sul rischio che i prezzi continuino ad aumentare, soprattutto quando entreranno in vigore alcune delle politiche annunciate da Donald Trump, come i dazi del 25% su Canada e Messico, due dei principali partner commerciali degli Stati Uniti.

"La materializzazione di una perturbazione futura è quasi certa, sebbene la sua intensità sia sconosciuta: il cambiamento di politica che l'amministrazione repubblicana attuerà a partire dalla fine di gennaio 2025", avverte Gilles Moëc, capo economista di AXA Investment Managers. A suo parere, il "rallentamento del ritmo dei tagli" è praticamente un fatto nel 2025.

Inoltre, gli ultimi dati economici pubblicati negli Stati Uniti non aiutano nemmeno la Federal Reserve nel suo lavoro, con l'inflazione che è aumentata leggermente negli ultimi due mesi, raggiungendo il 2,8% (rispetto al minimo dell'anno del 2,4% registrato a settembre).

"La prospettiva di uno stimolo fiscale tra le altre politiche promesse dal presidente eletto degli Stati Uniti Trump, a nostro avviso, costringerà a ridimensionare i tagli dei tassi previsti inclusi nelle proiezioni dot plot", hanno affermato gli analisti di ING, aggiungendo che si aspettano ancora un taglio di 25 punti base alla riunione.

Nell'ultimo aggiornamento di settembre, la proiezione mediana dei membri della Fed per i tassi era del 3,4% alla fine del prossimo anno e di un tasso neutro di lungo periodo del 2,9%, ben al di sotto delle attuali stime di mercato per un tasso neutro di lungo periodo di circa il 3,8%.

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Wall Street attende

A Wall Street, intanto, i future sui principali indici azionari scambiano di poco sopra la parità, con guadagni dello 0,30% per il contratto sul Dow Jones e dello 0,20% per quelli sul Nasdaq e per quelli sullo S&P500.

Il dollaro scambia intorno la parità nei confronti dell’euro con la coppia EUR/USD intorno quota 1,05, mentre il Bitcoin ritraccia di poco e viene venduto a 104.700 dollari. Fermo anche l’oro, a 2.660 dollari (future) e 2.645 dollari l’oncia (prezzo spot).

Poco movimento anche nei prezzi del petrolio: Brent a 73,80 dollari e greggio WTI a 70,40 dollari al barile.

Notizie societarie e pre market USA

Merck (+1%): ha firmato con la cinese Hansoh Pharma un accordo di licenza globale per il farmaco sperimentale contro l'obesità HS-10535.

General Mills (-3%): prevede un utile annuo rettificato in calo tra l'1% e il 3% rispetto al precedente intervallo tra l'1% e l'1%.

Affirm (-0,3%): ha annunciato ieri il pricing dell'offerta di 800 milioni di dollari di obbligazioni convertibili a 5 anni allo 0,75%.

HEICO Corp (-5%): ricavi nel quarto trimestre per 1,01 miliardi di dollari, mancando le stime degli analisti di 1,03 miliardi (dati LSEG).

Cognition Therapeutics (+76%): il suo farmaco orale sperimentale, CT1812, ha raggiunto l'obiettivo principale di sicurezza e tollerabilità in uno studio di fase intermedia.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

UBS: ‘buy’ e target price alzato da 500 a 525 dollari.

Biontech

JP Morgan: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ancora a 122 dollari.

Pfizer

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 33 dollari.

UBS: ‘neutral’ e target price sempre a 31 dollari.

PayPal Holdings

Barclays: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 92 a 110 dollari.

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