Borse europee in rialzo. Bene i bancari


Alla vigilia del meeting della Fed di domani i tassi a due anni Usa sono sui massimi da 15 anni. Bene il settore bancario europeo. Il Giappone riscopre l'inflazione.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Apertura in rialzo per le Borse europee con il FtseMib che guadagna lo 0,6%, a Francoforte il Dax sale dello 0,4% insieme al Cac40 parigino. A Madrid l’Ibex si rafforza dello 0,6%.

Bene anche le Borse asiatiche con Shangai che ha appena chiuso in rialzo dello 0,2%. L’Hang Seng di Hong Kong, arrivato ieri in prossimità dello spartiacque che delimita la discesa nella fase Orso, segna rialzo dell’1,2%.

L’indice Bloomberg APAC guadagna lo 0,7% grazie alla spinta dei grandi nomi del comparto tech della Cina. Nikkei di Tokyo chiude a +0,4%. S&P ASX200 di Sidney +1,3%. BSE Sensex di Mumbai +1,2%.

Dati macro in Giappone

La banca centrale giapponese dovrà ricredersi, l’inflazione colpisce anche il Paese del Sol Levante.

I prezzi al consumo ad agosto hanno toccato il livello più alto da quasi otto anni, al 2,8% su anno, superando per il quinto mese consecutivo il target dell'istituto centrale del 2%. Il dato sarà attentamente valutato dalla Banca del Giappone: il meeting di giovedì dovrebbe confermare l'attuale approccio ultra-accomodante, ma da luglio l'istituto non parla più di inflazione alta "temporanea", possibile segnale di cambiamenti alla politica monetaria giapponese prima del previsto.

Avvertita anche la Cina con un’inflazione, per ora ferma al 2,7%, ma che con la fine dei lockdown potrebbe esplodere, costringendola non più a una politica monetaria espansiva a sostegno dell’economia.

Banca centrale cinese

La Cina ha lasciato invariati i tassi di riferimento sui prestiti benchmark in occasione del fixing mensile, come nelle attese: i Loan prime rate (Lpr) a un anno e a cinque anni restano rispettivamente a 3,65% e 4,30%. Le autorità sembrano intenzionate a non procedere a un immediato allentamento monetario in seguito al rapido calo dello yuan e alle politiche più restrittive adottate da altre banche centrali.

Federal Reserve

Domani sarà la volta della Fed atteso un rialzo dei tassi a 75 punti base. La domanda è: cosa succederà dopo? Rialzi rapidi e aggressivi a un allentamento. Powell sembra guidare per la prima ipotesi. Un sondaggio della Booth School of Business della University of Chicago e del Financial Times ha rilevato che quasi il 70% dei 44 economisti interpellati prevede un picco dei tassi tra 4% e 5%, con un quinto che vede frantumata quella soglia.

"Temiamo che la Fed possa sorprenderci con un altro jumbo hike", ha dichiarato Florian Ielpo, head of macro di Lombard Odier Investment Managers. Gli avvertimenti aziendali della scorsa settimana, ha detto, suggerivano che "potremmo benissimo essere al punto di ingresso della recessione degli Stati Uniti".

Tuttavia, gli analisti di JPMorgan hanno suggerito in una nota di ricerca lunedì che il mercato potrebbe aver toccato il fondo dopo il selloff della scorsa settimana.

A causa della resilienza degli utili societari, del profondo pessimismo nel posizionamento degli investitori e dei segnali che la Fed potrebbe essere riuscita a mitigare le aspettative di inflazione, "qualsiasi ribasso da qui sarebbe limitato", hanno scritto.

Obbligazionario

Riferimenti odierni saranno 4,05% per il tasso del Btp decennale benchmark e 227 punti base per lo spread sul Bund a dieci anni. Il mercato obbligazionario è sotto pressione in vista dei meeting di banche centrali in agenda questa settimana, soprattutto quello della Fed: ieri il rendimento del Bund a 10 anni ha toccato un nuovo massimo da metà giugno e quello a 2 anni, più sensibile ai rialzi dei tassi, si è avvicinato al massimo da 11 anni segnato venerdì.

Record per i due anni Usa con un rendimento sui massimi da 15 anni a 3,945% contro i 3,48% del 10 anni, spread sui livelli massimi toccati ad agosto. Anche il decennale è sui massimi dal 2012.

Banca centrale svedese

La banca centrale svedese dovrebbe annunciare stamani un rialzo dei tassi aggressivo da almeno 75 punti base - il più consistente in 30 anni - mentre il Paese è alle prese con l'inflazione più alta dal giugno 1991.

Cambi

Il dollaro resta vicino ai massimi da vent'anni contro le principali divise, con gli investitori che attendono un'altra mossa aggressiva domani dalla banca centrale Usa. Il cambio euro/dollaro vale 1,0027 (in rialzo di 0,05%); il cambio euro/yen 143,66 (in rialzo di 0,1%) mentre il dollaro scambia a 143,24 su yen (in rialzo di 0,03%).

Il bitcoin, nella scia del Nasdaq, ieri sera è tornato su, annullando quasi del tutto le perdite segnate nel corso della prima parte della seduta. Stamattina le quotazioni sono in lieve calo a 19.350 dollari.

Oil

Prezzi sostanzialmente stabili dopo l'aumento di ieri sui timori che l'atteso rialzo dei tassi da parte della Fed ostacoli la crescita economica e la richiesta di carburanti negli Usa. Il futures sul Brent viaggia in rialzo di 6 cent a 92,07 dollari il barile e quello sul Nymex di 3 cent a 85,76 dollari.

Oro

"Le prospettive per l'oro rimangono vulnerabili fino a quando la Fed non smetterà di alzare i tassi", ha detto Tai Wong, senior trader di Heraeus Precious Metals a New York.

Molti investitori si aspettano che la Fed rallenti il ritmo degli aumenti dei tassi il prossimo anno, il che potrebbe far scendere i rendimenti e il dollaro, aumentando i prezzi dell'oro. Gli analisti di JPMorgan si aspettano che l'oro salga a circa $ 1.820 l'oncia troy entro la fine del prossimo anno.

Oro scambiato a 1.673 dollari l’oncia, -0,1%.

Titoli a Piazza Affari

Apertura in rialzo per i titoli bancari con Unicredit che sale del 2,3%, Intesa SanPaolo dell’1%, Banco Bpm del 2%.

Eni +1,3% rinuncia per il momento all’IPO di Plenitude, lo riporta IlSole24Ore. La quotazione potrebbe essere spostata nel 2023. Le banche d’affari del pool (un gruppo che comprende Goldman Sachs, Credit Suisse, Mediobanca, Unicredit, Barclays, Bank of America, Bnp Paribas, Deutsche Bank ed Equita) stanno comunque continuando a lavorare. La società ha fatto sapere che riceverà solo una parte del gas richiesto al fornitore russo Gazprom per la giornata di oggi e che la situazione dovrebbe rimanere invariata fino al 27 settembre.

StM +0,8%, stamattina in Asia salgono le società dell’high tech.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile rendimento Annuo del 17,16% con il certificate su Deutsche Bank, Société Générale e UniCredit
Sottostanti:
Société GénéraleUniCredit S.p.ADeutsche Bank Aktiengesellschaft
Rendimento p.a.
17,16%
Cedole
4,29% - €42,90
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VV6JKK3
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy