I tech mollano, Wall Street senza i battistrada

02/07/2025 06:15
I tech mollano, Wall Street senza i battistrada

L’indice S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,1%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo dello 0,2%.

Trump ha dichiarato che non sta prendendo in considerazione la possibilità di posticipare la scadenza del 9 luglio per l’introduzione dei dazi più elevati e ha rinnovato la sua minaccia di interrompere i negoziati e imporre penalità su diversi paesi, tra cui il Giappone.

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Le borse hanno iniziato la seconda parte dell’anno con una parziale perdita di spinta. In Europa, il Ftse Mib di Milano ha chiuso in ribasso dello 0,6%, il Dax di Francoforte dell’1%.

Nel corso della notte il verso sembra essere un po’ cambiato, i future anticipano un avvio di seduta in lieve rialzo.

A Wall Street, la rotazione settoriale ha penalizzato i tech, il settore battistrada delle ultime settimane. Nasdaq -0,9% e Bloomberg Magnificent 7 -1,5%. Tra le megacapitalizzazioni, Tesla -5,3% e Nvidia -3%.

Il Dow Jones invece, ha chiuso in rialzo dello 0,9%, grazie alla spinta delle azioni della farmaceutica e dell’industria della sanità.

Wall Street ha vacillato dopo l'approvazione del Senato con un margine risicato della legge fiscale del presidente Donald Trump.

BIG BEAUTIFUL BILL

I leader repubblicani hanno faticato a raccogliere consensi durante una sessione record di 24 ore per la discussione degli emendamenti: i Democratici che hanno sollevato decine di contestazioni sugli aspetti piu' controversi di un pacchetto che aumenta il deficit federale di 3 mila miliardi di dollari. Il testo, di ampie dimensioni, ora passa alla Camera dei Rappresentanti, dove si scontra con l'opposizione democratica unita e con diversi Repubblicani che si oppongono sia all'aumento del passivo di bilancio che ai tagli ai programmi di assistenza sanitaria e ai sussidi per i piu' poveri.

La 'big, beautiful bill' di Trump propone un'estensione di 4,5 trilioni di dollari dei tagli fiscali del suo primo mandato, che verrebbe in parte compensata da 1,2 trilioni di dollari di risparmi ricavati per lo piu' dal programma di assicurazione sanitaria Medicaid e dagli aiuti alimentari federali. I tagli all'assistenza sanitaria potrebbero comportare la perdita della copertura sanitaria per circa 12 milioni di americani a basso reddito e disabili. Il pacchetto riduce anche di miliardi di dollari i crediti d'imposta per l'energia verde, prevedendo al contempo un'iniezione di 350 miliardi di dollari per la sicurezza delle frontiere e il programma di espulsione di massa degli immigrati illegali.

Il presidente ha chiarito che l'obiettivo rimane quello di far approvare il disegno di legge alla Camera nei prossimi giorni e di trasformarlo in legge entro venerdi' 4 luglio, giorno dell'Indipendenza."

Il passo in avanti del disegno di legge non ha portato alcun sollievo al dollaro: l’euro si è apprezzato per la nona seduta consecutiva, a 1,179. Il cambio euro dollaro è sui massimi degli ultimi tre anni.

DAZI

Trump ha dichiarato che non sta prendendo in considerazione la possibilità di posticipare la scadenza del 9 luglio per l’introduzione dei dazi più elevati e ha rinnovato la sua minaccia di interrompere i negoziati e imporre penalità su diversi paesi, tra cui il Giappone.

“No, non sto pensando a una pausa”, ha detto Trump quando gli è stato chiesto se avrebbe prolungato il periodo di negoziazione con i partner commerciali. "Scriverò lettere a molti paesi".

I tassi di rendimento dei Treasury sono leggermente saliti, soprattutto quelli a breve, ne è risultato uno schiacciamento della curva. Il decennale è al 4,24%. Resta nella nebbia la politica monetaria degli Stati Uniti, in attesa del dato sull’occupazione.

FEDERAL RESERVE

Il governatore Jerome Powell si è rifiutato anche ieri di scoprire le carte sulle prossime mosse della banca centrale. “Stiamo procedendo riunione per riunione”, ha detto Powell durante il Forum della Banca centrale europea a Cintra (Portogallo). "Non escluderei nessuna riunione né la metterei direttamente sul tavolo. Dipenderà dall'evoluzione dei dati". Se la banca centrale si trova in questa situazione, non è per incapacità decisionale ma perché le politiche commerciali della Casa Bianca sono qualcosa di completamente imprevedibile.

“In effetti, ci siamo sorpresi quando abbiamo visto l'entità dei dazi e, di conseguenza, tutte le previsioni di inflazione per gli Stati Uniti sono aumentate in modo significativo”, ha detto Powell.

Al forum dei banchieri centrali di Cintra, sono tutti dell’idea che il temporeggiare sia la decisione giusta. “Parlo a titolo personale, ma a nome di tutti i miei colleghi del panel”, ha affermato la presidente della BCE Christine Lagarde. “Penso che faremmo esattamente la stessa cosa del nostro collega Jay Powell”. Il pubblico ha applaudito.

In Europa, tassi di mercato poco mossi. Resta sui minimi lo spread BTP – Bund, a 87 punti base. Il decennale italiano è al 3,44%.

GRAN BRETAGNA

La Camera dei Comuni ha approvato la contestatissima riforma del welfare, 335 voti favorevoli e 260 contrari, tra questi ultimi ci sono 42 deputati delle maggioranza. L’Ansa ricorda che il premier Keir Starmer ha dovuto fare un imbarazzante retromarcia sul provvedimento, il cui obiettivo iniziale era quello di risparmiare 5 miliardi di sterline. La rivolta nel Partito Laburista che era arrivata a contare nei giorni scorsi oltre 120 deputati: un numero tale da condannare l'esecutivo a una sconfitta nel voto parlamentare e affossare la proposta di legge. Il governo ha prima rivisto l'introduzione dei criteri più restrittivi per chi percepisce i sussidi, applicandoli solo ai nuovi richiedenti, per poi arrivare oggi a un rinvio all'entrata in vigore delle modifiche più importanti, in attesa dei risultati di una consultazione.

In Asia Pacifico. Nikkei di Tokyo -0,5%. Dollaro yen a 143,7, sui livelli di ieri. In lieve calo la borsa di Shanghai, sale di poco l’azionario di Hong Kong.

TITOLI

Stellantis potrebbe prendere "decisioni toste", come la chiusura di fabbriche, per via del rischio di multe salate dell'Ue legate alle emissioni di CO2, ha detto martedì il capo per l'Europa Jean-Philippe Imparato. Parlando a un convegno organizzato da Forza Italia alla Camera, Imparato ha anche detto che Stellantis non molla su Maserati, ma che ci vorrà un po' di tempo per un piano di rilancio, possibilmente in cooperazione con Alfa Romeo. La casa ha registrato a giugno una contrazione del 32,8% delle immatricolazioni di auto in Italia, a fronte di un calo del 17,4% del mercato. La quota di mercato del gruppo è scesa lo scorso mese al 24,55% dal 28,06% di maggio. Unicredit ha anticipato al 22 dal 28 luglio la data della riunione del Cda per approvare i risultati del secondo trimestre e del primo semestre dell'anno, e di conseguenza la presentazione dei risultati al mercato si terrà il 23 luglio anziché il 29 luglio.

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