Telecom Italia, Elliot scende al 5,1% e Gubitosi resta cauto per il 2020

Movimenti nel capitale di Telecom Italia con il fondo Elliot protagonista. Secondo quanto comunicato dalla Consob, infatti, il fondo di Paul Singer ha ridotto la sua partecipazione in TIM al 5,127%.

In particolare, lo 0,265% è relativo ai diritti di voto riferibili ad azioni, mentre il restante 4,862% fa riferimento ad altre posizioni long con regolamento in contanti (JPM cash-settled swap), con data di scadenza 30 maggio 2023.

Nel corso di un'intervista a Milano Finanza, il CEO di Telecom Italia, Luigi Gubitosi, ha previsto impatti di breve termine legati al calo del traffico nei negozi, al roaming internazionale e alle difficoltà dei piccoli operatori. “Nel medio termine, invece, la crisi dovrebbe portare a una maggiore richiesta di connettività, di contenuti e di gestione dei dati”, aggiungeva Gubitosi.

In relazione alla rete unica, il CEO di Telecom ha ribadito la razionalità del progetto di costruzione di una rete unica, mentre sono in corso i piani sul 5G che la società punta ad accelerare dopo la creazione della nuova Inwit. Inoltre, Gubitosi ribadiva di non aver interesse ad aggregazioni con Cellnex e non vede spazio per M&A in Italia.

Le parole di Gubitosi sono state accolte con cautela dagli analisti di Equita SIM, in quanto non presentano novità rispetto al passato. “I messaggi invitano a una certa cautela nelle proiezioni 2020 di Ebitda”, spiegano dalla Sim milanese.

“Il CEO, invece, era apparso più fiducioso sul fronte del cashflow, alla luce della difficoltà di realizzare in toto gli investimenti programmati”, aggiungono questi esperti che assegnano al titolo Telecom Italia il rating 'buy'.